Destra storica

  

1) Al momento dell'unificazione gli italiani ammontavano a 22 milioni, con una media di analfabeti pari al 78% (ma oscillazioni che andavano dal 50% della Lombardia al 90% nel centro-sud), contro il 40% della popolazione francese e, in Inghilterra, del 25% degli uomini e del 50% delle donne.

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2) Dei cinque milioni che avevano frequentato un corso di istruzione elementare, solo metà, tuttavia, era effettivamente in grado di leggere e scrivere. Pochissimi – non più di 200.000 se si eccettuano i toscani e i romani – facevano uso corrente della lingua italiana. Tutti gli altri, compresi i maestri nelle scuole, comunicavano attraverso i dialetti, di cui la stessa minoranza colta si serviva nelle conversazioni familiari e nei rapporti con la gente del popolo.

 

3) Intorno al 1860 l'Italia era, com'era sempre stata, uno dei paesi europei con il maggior numero di città. Una decina erano i centri con più di 100.000 abitanti (il più grande era Napoli con 450.000, seguivano Torino, Palermo, Milano e Roma con circa 200.000) e la popolazione urbana propriamente detta – quella che viveva in comuni con oltre 20.000 abitanti – era pari al 20% del totale, rendendo quella rurale decisamente maggioritaria...

 

 

 

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