Gran Bretagna Oliver Cromwell statua St. Ives in Cambridgeshire

1) A differenza che in Francia, in Spagna e nei principati tedeschi, in Inghilterra il progetto monarchico di centralizzazione del potere aveva trovato un formidabile ostacolo sin dai tempi della Magna Charta Libertatum (1215), un documento imposto dall'antica nobiltà baronale fra i cui punti principali figuravano il rispetto delle prerogative tradizionali dei sudditi, la necessità del loro consenso all'imposizione di nuove tasse sul reddito e la legittimità della resistenza armata in caso di abusi del sovrano. 

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2) Dopo la fine della Guerra delle Due Rose (1455-85), la nuova dinastia Tudor (con Enrico VII, Enrico VIII ed Elisabetta la Grande), pur favorendo il più possibile le classi imprenditoriali inglesi (mercantili, artigiane, agricole), ormai nerbo della società inglese, aveva cercato di ridimensionare il ruolo del Parlamento, nel quale quelle erano peraltro ben rappresentate.

 

3) Ciò era stato possibile grazie sia ad occasionali situazioni di emergenza sia alla sintonia con le suddette esigenze economiche: non a caso, la poi esecratissima "Camera stellata" era stata istituita da Enrico VII al termine della guerra delle Due Rose per perseguire quei nobili che spesso mantenevano nei propri territori piccoli eserciti personali e che commettevano abusi di ogni genere nei confronti delle popolazioni locali.

 

4) Quest'armonia terminò con il successore cattolico di Elisabetta, figlio di sua cugina Maria Stuart e re di Scozia, Giacomo I (1566-1625; in carica dal 1603), che ne praticò esplicitamente l'assolutismo, pretendendo di costituire tribunali sotto il proprio controllo e di imporre tasse a piacimento...

 

 

Per la lezione completa in PDF: Le rivoluzioni inglesi

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