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Da qualche giorno vi sono nuove regole sulla proclamazione e gestione dello sciopero nelle scuole. Con la pubblicazione della Nota ministeriale 1275 del 13 gennaio e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono infatti state adottate le nuove modalità di garanzia dei servizi pubblici essenziali in caso di sciopero del personale del Comparto Istruzione e Ricerca.
L’Accordo contiene diverse novità. In occasione di ogni sciopero, il prossimo nella scuola è per il 29 di gennaio, i dirigenti scolastici dovranno:
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A partire dall'anno scolastico 2020/21 torna nella scuola primaria la valutazione periodica e finale degli apprendimenti espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione, compresa la valutazione dell'educazione civica.
I giudizi descrittivi sono riferiti agli obiettivi che sono stati definiti all'interno del curricolo di istituto. Ricordiamo infatti che nel curriculo di istituto vengono individuati per ciascun anno e per ciascuna disciplina gli obiettivi di apprendimento che sono poi oggetto della valutazione. Questi obiettivi fanno ovviamente riferimento alle indicazioni nazionali.
Il Documento di valutazione attesterà i risultati del percorso formativo di ciascun alunno mediante la descrizione dettagliata dei comportamenti e delle manifestazioni dell'apprendimento rilevati in modo continuativo. Nella valutazione periodica e finale, il livello è riferito agli esiti raggiunti dall'alunno relativamente ai diversi obiettivi della disciplina: ciò consente di elaborare un giudizio descrittivo elaborato, che rispetta il percorso di ciascun alunno e consente di valorizzare i suoi apprendimenti, evidenziandone i punti di forza e quelli sui quali intervenire per ottenere un ulteriore miglioramento.
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- Scritto da Redazione PSN
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Dopo l'emanazione delle recenti disposizioni che hanno introdotto l'obbligo dell’utilizzo delle mascherine nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e in tutti i luoghi all’aperto, il Ministero dell'Istruzione con specifica nota n. 1813 dell'8-10-2020, a firma del capo Dipartimento dr. Bruschi ha fornito precisazioni sull’uso delle mascherine nelle scuole.
La nota sostanzialmente conferma quanto già chiarito dalla ministra Azzolina nell'intervista al TG de La7 di Mentana in cui aveva spiegato che i rigidi protocolli anti-covid a scuola, a differenza di quanto avviene all'aperto ed in altri locali pubblici, consentono di rimuovere la mascherina in aula se in condizioni di staticità.
Questo quanto prcisato nella nota emanata:
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- Scritto da Redazione PSN
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Con l'approvazione del D.L. 111/2020, recante “Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, è stata introdotta, all'art. 5, a favore dei genitori lavoratori dipendenti, un congedo indennizzato (c.d. congedo COVID-19 per quarantena scolastica dei figli) da utilizzare per astenersi dal lavoro, in tutto o in parte, in corrispondenza del periodo di quarantena del figlio convivente e minore di anni quattordici, disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico. Tale congedo può essere fruito nei casi in cui i genitori non possano svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile e comunque in alternativa a tale tipologia di svolgimento dell’attività lavorativa. Il congedo Covid- 19 - può essere fruito da uno solo dei genitori conviventi con il figlio oppure da entrambi, ma non negli stessi giorni, per periodi di quarantena scolastica dei figli ricompresi tra il 9 settembre 2020 (data di entrata in vigore del citato decreto-legge) e il 31 dicembre 2020.
L'INPS con la circolare n. 116 del 2/10/2020 ha fornito istruzioni amministrative in merito alla modalità di fruizione del congedo COVID-19 per la quarantena scolastica dei figli da parte dei lavoratori dipendenti del settore privato. La circolare da indicazioni anche per i dipendenti del settore pubblico che dovranno fare riferimento alla propria amministrazione.
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- Scritto da Salvatore Longobardi
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Il Ministero dell'Istruzione ha emanato la circolare n. 1585 dell'11-9-2020 con cui ha fornito istruzioni e indicazioni operative in materia di lavoratori e lavoratrici “fragili”, nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Nella nota si evidenzia che la condizione di fragilità è da intendersi temporanea ed esclusivamente legata all’attuale situazione epidemiologica. La stessa circolare, considerando fondamentale la sorveglianza sanitaria, attribuisce al medico competente, nominato ai sensi dell’art. 25 del DLgs 81/08, il compito di supportare il datore di lavoro nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione, di particolare rilievo nel periodo attuale.
Concetto di fragilità del lavoratore
Nella nota è meglio esplicitato il concetto di fragilità che va individuato “in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto e può evolversi sulla base di nuove conoscenze scientifiche sia di tipo epidemiologico sia di tipo clinico” (Circolare del Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 settembre 2020, n. 13).
Con specifico riferimento all’età, va chiarito che tale parametro, da solo, non costituisce elemento sufficiente per definire uno stato di fragilità. La maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate va intesa sempre congiuntamente alla presenza di comorbilità che possono integrare una condizione di maggiore rischio (Rapporto N. 58 28.8.2020 - ISS Covid-19).
Di seguito sono riportati gli aspetti procedurali illustrati nella nota ministeriale appena emessa ed il modello per poter richiedere la visita straordinaria al medico competente:
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- Scritto da Linda Tramontano
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Lo scorso 19 maggio nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto Rilancio per ovviare alla crisi economica causata dal Covid-19 e il 4 giugno è scaduto il termine per presentare le proposte di modifica alla legge di conversione in discussione alla Commissione Bilancio della Camera. Da una prima ricognizione sembrerebbe che siano stati presentati sia dai partiti di maggioranza che da quelli di opposizione circa 10 mila emendamenti di modifica al testo, contenente le misure economiche previste dal governo durante l'emergenza coronavirus. Di alcuni di essi si dovrà verificare l’ammissibilità. Il termine fissato per l’avvio delle votazioni sulle proposte di modifica è il 15 giugno, al fine di terminare i lavori e far sì che i relatori possano riferire in Aula a partire dal 24 giugno.
Ricordiamo che il Decreto Rilancio ha previsto degli interventi anche a favore della scuola e fra questi lo stanziamento di circa 331 milioni di euro alle 8.300 scuole pubbliche italiane per iniziare l’anno scolastico in sicurezza e circa 70 milioni di euro per le scuole paritarie primarie e secondarie a compensazione delle rette non versate durante i mesi di chiusura delle scuole a causa dell’epidemia e 65 milioni per i servizi educativi e per le scuole dell’infanzia.
Tra le proposte di modifica al Decreto Rilancio, molte riguardano la scuola su tematiche di DAD, Carta docente, posti di sostegno, didattica all'aperto, concorso straordinario su sostegno. Qui di seguito riassumiamo alcune delle proposte presentate:
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- Scritto da Linda Tramontano
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Finalmente si è giunti alla fine di questo tortuoso iter, con 145 voti a favore e 122 contrari e dopo accese discussioni il decreto è stato approvato anche alla Camera, domani sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Vittoria Casa (M5S) dal suo profilo Facebook annuncia:” La Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il Decreto Scuola. Sono stati giorni di lunghissime discussioni, con toni accessi e poco adatti al dibattito costruttivo. Se questo provvedimento fosse stato bloccato, non sarebbe stato possibile aggiornare le graduatorie, prevedere la nuova prova per il concorso straordinario, stabilire le definitive disposizioni per gli esami di maturità, avviare i tavoli di confronto per i percorsi abilitanti e introdurre altre importanti misure”.
Anche la Ministra Azzolina si è espressa: “Il decreto Scuola approvato definitivamente alla Camera è un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l’anno scolastico in corso. Il testo è stato migliorato durante l'iter parlamentare grazie al lavoro responsabile della maggioranza di governo. Con l’obiettivo di mettere al centro gli studenti e garantire qualità dell'istruzione. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola, in presenza e in sicurezza."
Rivediamo quindi quali sono i principali punti contenuti nel Testo tanto attesi e determinanti per lo svolgimento degli appuntamenti calendarizzati per l’immediato e per prossimi mesi:
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- Scritto da Linda Tramontano
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L’iter del Decreto scuola 22 /2020, approdato alla Camera dei Deputati lo scorso 3 giugno, dopo la fiducia ottenuta in Senato con 148 voti a favore e 77 contrari, sta incontrando non poche forme di ostruzionismo da parte delle opposizioni, in particolare dalla Lega e Fratelli d’Italia. Ieri infatti i deputati della Lega hanno creato una bagarre innalzando uno striscione con la scritta “Azzolina bocciata”. La seduta fiume, che era andata avanti tutta la giornata proprio per far sì che si arrivasse all’approvazione del decreto ad evitare la decadenza dello stesso nel caso non venisse approvato entro il 7 giugno, è stata sospesa e rinviata a oggi.
La mancata conversione in legge alla Camera del decreto, renderebbe vani tutti gli sforzi fatti al Senato, in piena emergenza Covi 19, e annullerebbe tutti gli emendamenti proposti per ovviare al lockdown che ha paralizzato il normare svolgimento dell’anno scolastico.
E così come un vortice tutto si metterebbe nuovamente in discussione con le coseguenze di seguito elencate: