L’iter del Decreto scuola 22 /2020, approdato alla Camera dei Deputati lo scorso 3 giugno, dopo la fiducia ottenuta in Senato con 148 voti a favore e 77 contrari, sta incontrando non poche forme di ostruzionismo da parte delle opposizioni, in particolare dalla Lega e Fratelli d’Italia. Ieri infatti i deputati della Lega hanno creato una bagarre innalzando uno striscione con la scritta “Azzolina bocciata”. La seduta fiume, che era andata avanti tutta la giornata proprio per far sì che si arrivasse all’approvazione del decreto ad evitare la decadenza dello stesso nel caso non venisse approvato entro il 7 giugno, è stata sospesa e rinviata a oggi.
La mancata conversione in legge alla Camera del decreto, renderebbe vani tutti gli sforzi fatti al Senato, in piena emergenza Covi 19, e annullerebbe tutti gli emendamenti proposti per ovviare al lockdown che ha paralizzato il normare svolgimento dell’anno scolastico.
E così come un vortice tutto si metterebbe nuovamente in discussione con le coseguenze di seguito elencate:
- Oltre un milione di studenti dovrebbero rientrare in classe e sostenere sia la prova scritta che orale dell'Esame di Stato e insieme a loro tutto il personale scolastico;
- Le graduatorie d’istituto non sarebbero provincializzate né aggiornate;
- Ritardi nell’impiego dei fondi stanziati per l’edilizia scolastica;
- Perdita degli ulteriori 16 mila posti messi a disposizione per le immissioni in ruolo;
- Concorso Straordinario, ripristino della prova scritta computer based di 80 quesiti a risposta multipla.
Vittoria Casa (M5S) In qualità di relatrice del Decreto Scuola alla Camera dei Deputati, ha dichiarato: “Sono intervenuta per prima durante la discussione generale del provvedimento. Ho cercato di riassumere i caratteri generali del Decreto e il suo iter, soffermandomi con brevi riflessioni sugli aspetti che hanno maggiormente interessato il dibattito pubblico. Come sempre, preferisco dire quello che penso con sincerità. Comprendo le grandi aspettative che si erano create intorno a questo Decreto. I concorsi sono attesi da tanti anni e il fatto che l'emergenza abbia rallentato un percorso già tracciato ha contribuito ad aumentare questa stessa attesa. Il Concorso Straordinario permetterà di assumere 32000 docenti. Sono sufficienti per la copertura di tutte le cattedre in Italia? Ovviamente no. Ma questo lo sapevamo giù tutti a dicembre, quando questa procedura straordinaria era stata salutata con grande entusiasmo. In una situazione di emergenza, sono state individuate le risorse per ampliare i posti a disposizione che può sembrare un risultato scontato ma non lo è affatto. Ve lo garantisco.
Con il Concorso Ordinario verranno, poi, assunti altri 32000 docenti. Anche in questo caso, serviranno ancora insegnanti e dovremo impegnarci per avviare nuove procedure di reclutamento. Nel frattempo, verranno riaperte le graduatorie e trasformate in provinciali, in modo da assegnare le supplenze con criteri chiari e oggettivi.
Il futuro del nostro paese passa dalla scuola. Lo ripeto fin dal giorno del mio insediamento e non ho mai cambiato idea. Soprattutto ora che c'è tanto bisogno di ricostruire, gli investimenti in istruzione sono investimenti per il futuro. Questo implica la necessità di lavorare incessantemente sul tema, senza cadere in polemiche o liti che non fanno bene a nessuno.
Spero che questo Decreto sia un punto d'inizio per scrivere una nuova pagina per la scuola italiana.
Si auspica che le parti politiche coinvolte possano giungere ad una definitiva approvazione del decreto, in modo da non disattendere le speranze di tutti coloro che non aspettano altro che poter finalmente tirare un sospiro di sollievo.