Normativa

PSN Esame di statoL’espressione “Rivoluzione copernicana” descrive bene le novità introdotte per l’anno scolastico 2018/2019 in tema di esame di Stato. Tale “rivoluzione”, che investe soprattutto le commissioni, sembra aver anticipato di gran lunga le notti, “insonni”, prima degli esami, mettendo al centro di un lavoro del tutto inedito il team dei docenti. Se la parola d’ordine sembra essere “condivisione” al fine di valorizzare l’aspetto comunitario del consiglio di classe, è tuttavia opinione diffusa che, per quest’anno, vi sia qualche difficoltà nella rimodulazione dei percorsi interdisciplinari già predisposti o nella costruzione di nuovi per gli istituti che non hanno ancora adottato le programmazioni modulari, sebbene le prime indicazioni ministeriali sulla didattica per competenze siano vecchie di qualche decennio. Al di là delle indicazioni dei vari dicasteri che si sono susseguiti, la classe docente non ha ancora chiarito a sé stessa se le competenze possano essere identificate tout court come il fine della didattica, a scapito delle “conoscenze” ascrivibili ai vecchi “programmi”.

D’altro canto gli stessi insegnanti lamentavano frequentemente l’inadeguatezza delle “tesine” e delle “mappe concettuali”… ciò ha reso necessario un ulteriore ripensamento della ”maturità” (termine non più riferibile all’esame di Stato conclusivo del ciclo di istruzione superiore, ma difficile da cancellare dal linguaggio ordinario…) che costringa a fare i conti col PECUP ed in generale con un sapere non nozionistico, probabile causa del divario tra docenti e studenti e famiglie sempre più esigenti.

Tra le competenze cui è stato attribuito un ruolo ben definito nel colloquio vi sono quelle riferibili ai percorsi di Cittadinanza e Costituzione, ed anche per esse la trasversalità e la permeabilità con le discipline rappresenta una priorità del MIUR. Siamo sicuri che la formazione del cittadino consapevole e ben orientato nel mondo sia una novità ?

Esame di stato 2019Pubblicato sul sito del Miur è stata pubblicata l’ordinanza ministeriale 205/2019 relativa all’esame di stato conclusivo del II ciclo di Istruzione in cui sono date indicazioni ai presidenti, commissari e docenti nelle tappe di avvicinamento alle prove di giugno e nello svolgimento delle stesse.
L’ordinanza, che recepisce le novità che entrano in vigore per effetto del decreto legislativo 62 del 2017, quest’anno viene pubblicata con largo anticipo rispetto al passato.
Entro il prossimo 15 maggio ogni consiglio di classe elaborerà un documento che espliciterà “i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo” seguito dagli studenti e anche “i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti”. 

Il documento illustrerà, poi, le attività, i percorsi e i progetti eventualmente svolti nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione” ai fini della prova orale. I commissari condurranno il colloquio tenendo infatti conto di quanto previsto dal documento elaborato dai docenti della classe.

La prima riunione plenaria delle commissioni si terrà il prossimo 17 giugno alle 8.30. La prima prova, italiano, è calendarizzata per il 19 giugno, alle 8.30. il giorno dopo, giovedì 20 giugno, sempre alle 8.30, ci sarà la seconda prova, diversa per ciascun indirizzo di studi.

SenatoCon la presentazione ufficiale del disegno di legge a firma del senatore Pittoni sono stati in molti a chiederci chiarimenti in redazione per un testo che si prestava a equivoci sulla possibilità di ottenere quale sede di titolarità la suola in cui si sta prestando servizio in assegnazione provvisoria. Una possibilità, data per scontata da qualche testata specialistica, e su cui PSN poneva l'interrogativo a proposito della reale possibilità e correttezza giuridica. In merito arriva a stretto giro di posta il “chiarimento” del senatore Pittoni relativamente al comma 73 bis che si appresta a introdurre nella legge 107 .
Un chiarimento però che, letto con attenzione, non chiarisce affatto i dubbi espressi dalla nostra redazione e che potrebbe portare comunque a nuovi contenziosi nel caso non fossero chiariti durante l'iter di approvazione del ddl.

Scrive, infatti sulla sua pagina FB, il senatore Pittoni: APPROFONDIMENTI DDL PITTONI "ABOLIZIONE DELLA CHIAMATA DIRETTA DEI DOCENTI"

E' stato reso noto il testo del disegno di legge a firma del senatore Pittoni, in discussione in Commissione al Senato, che intende abolire definitivamente la chiamata diretta prevista dalla legge 107 sia per le operazioni future di mobilità e immissioni in ruolo e che restituirà la titolarità su scuola ai docenti già assunti che hanno attualmente la titolarità su ambito territoriale.

Ricordiamo che durante l’estate, era stato raggiunto l'accordo con le OO.SS. del comparto per evitare la procedura della chiamata diretta allo scopo di rendere più razionali e spedite le operazioni relative all'apertura dell'anno scolastico. Ora con questo disegno di legge le intenzioni diventano concrete e operative in modo definitivo.

Ma si sa che non tutte le ciambelle escono con il buco. Anzi, per fare delle ottime ciambelle, sono necessari provetti maestri pasticcieri che conoscano molto bene sia le materie prime sia le tecniche di cottura, oltre che saper leggere le ricette.

Evidentemente, coloro che hanno redatto il disegno di legge non hanno una grande dimestichezza con la complessa organizzazione legislativa che riguarda il mondo della scuola. Infatti, il ddl contiene un paragrafo che ha scatenato una ridda di dubbi, ipotesi e speranze che alla lunga potrebbero creare non pochi problemi.

Ma andiamo per gradi.

Il disegno di legge apporta modifiche al testo della legge 107, in particolare ai commi 66 e 68, e abroga tout court i commi relativi alla chiamata diretta. Fin qui, niente di particolare.

Ecco come risulterà il testo della legge, una volta applicate le modifiche:

107 modifica Pittoni

Tutto chiaro? Tutto a posto? Non proprio. Andiamo a leggere con attenzione il comma 73 bis, introdotto nuovo di zecca dal ddl:

Senato 1Approvato definitivamente dal Senato il "decreto dignità" che presenta diverse novità che riguardano la scuola e che prosegue l'opera di smantellamento della cosiddetta "Buona Scuola" con l'abrogazione del comma 131 della legge 107. Una disposizione, introdotta dal Governo Renzi, che prevedeva il divieto di supplenze conferite ai precari per oltre 36 mesi sui posti vacanti e disponibili, interpretando in maniera punitiva la sentenza europea senza alcun percorso utile alla stabilizzazione per i precari.
Un "orrore giuridico", come lo aveva definito anche l'ispettore del Miur, Max Bruschi, che già da tempo si augurava la soppressione del comma 131, con il quale il Governo PD, 
evitando di assegnare supplenze su posti liberi, aveva pensato di bloccare sul nascere qualsiasi pretesa di immissioni in ruolo tramite i tribunali: i precari, docenti e Ata, avrebbero infatti potuto continuare ad ottenere supplenze, ma solo di breve durata, quindi su posti in realtà occupati e liberi solo per motivi di forza maggiore attribuibili quindi soltanto con contratti fino al 30 giugno.
Questo il post dell'ispettore Bruschi, che partendo dalla sentenza europea, dimostra come il comma 131 pensato e voluto dall'allora Governo Renzi, fosse un orrore giuridico con l’effetto paradossale di punire l’incolpevole precario nel voler evitare un abuso di contratto a tempo determinato senza necessariamente provvedere ad attivare le procedure concorsuali o a coprire quei posti attraverso procedure in essere:

bambiniQuindi… tutti contenti? L’emendamento ha colmato, con un colpo di bacchetta magica, il baratro aperto dalla Cassazione? Gli alunni della scuola secondaria (e non solo…!!) di primo grado possono tornare a casa liberamente, senza  che i genitori li vadano a prendere? E la scuola, è davvero esonerata da ogni responsabilità?

Partiamo dall’inizio: una ordinanza (e non sentenza come erroneamente viene riportato nelle notizie apparse sia sulla stampa sia su molti siti internet) della Corte Suprema di Cassazione, n. 21593/2017 della terza sezione civile, riguardante un evento risalente al 2002, a seguito del quale un alunno di scuola media aveva perso la vita venendo investito da un autobus di linea all’uscita dalla scuola, aveva scatenato un vero e proprio caso mediatico. Del resto, in campagna elettorale, ogni pretesto è buono per aprire crociate che possano rendere popolare uno schieramento e impopolari gli avversari.

Chiariamo i fatti, perché in effetti non tutto è come sembra.


esame I gradoLa Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato il decreto che rende operative le nuove regole dell'Esame di Stato della scuola secondaria di I grado disegnato da uno dei decreti attuativi della legge 107 del 2015 (Buona Scuola) approvati lo scorso aprile.

Valutazione nel I ciclo
Le nuove modalità di valutazione mettono al centro l’intero processo formativo e i risultati di apprendimento, con l’obiettivo di dare più valore al percorso fatto dalle alunne e dagli alunni, e sono improntate ad una loro presa in carico complessiva per contrastare le povertà educative e favorire l’inclusione, attivando tutte le strategie di accompagnamento necessarie.

valeria fedeli

Ad anno scolastico appena iniziato, a Viale Trastevere sono già in fibrillazione per finire di approvare tutti i decreti più importanti della Buona scuola (lex 107/2015) entro il prossimo dicembre.Parliamo di circa quaranta provvedimenti tra cui: