Ad anno scolastico appena iniziato, a Viale Trastevere sono già in fibrillazione per finire di approvare tutti i decreti più importanti della Buona scuola (lex 107/2015) entro il prossimo dicembre.Parliamo di circa quaranta provvedimenti tra cui:
il nuovo percorso di formazione e reclutamento dei docenti
Ricordiamo che è previsto un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale; un successivo percorso triennale di formazione iniziale e tirocinio, differenziato fra posti comuni e posti di sostegno, destinato ai soggetti vincitori del concorso; una procedura di accesso ai ruoli a tempo indeterminato, previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del percorso formativo di cui alla lettera).
Del percorso fanno parte:
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il dpr sul regolamento dell'accesso al Fit
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il decreto ministeriale che disciplinerà il concorso
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il decreto per l'aggiornamento delle classi di concorso
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la proposta di contratto per definire le condizioni economiche dei docenti che nell'ambito della nuova formazione arriveranno a svolgere il tirocinio.Al riguardo ricordiamo che le attività di tirocinio sono svolte sotto la guida di un tutor scolastico e di un tutor universitario. Il tirocinio diretto si volge presso le istituzioni scolastiche accreditate dal MIUR con il coordinamento di una scuola polo all'interno dell'ambito territoriale di riferimento, e consta di attività di osservazione, analisi, progettazione e successiva realizzazione di attività di insegnamento e funzionali all'insegnamento, sotto la guida del tutor scolastico e alla presenza del docente della classe. Il tirocinio indiretto si svolge invece presso l'università o l'istituzione dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e consta di attività di progettazione, discussione e riflessione valutativa sulle attività svolte nel tirocinio diretto, sotto la guida del tutor universitario.La valutazione finale del tirocinio tiene conto del grado di sviluppo delle competenze professionali, in relazione agli aspetti metodologici, didattici, progettuali e l'elazionali, sia all'interno della classe che dell'istituzione scolastica
Inoltre vi sono:
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i decreti per ampliare l'educazione e istruzione per la fascia 0-6 anni, per definire l'implementazione della cultura umanistica (Decreto Legislativo 65 del 13 aprile 2017 Sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6).
Nello specifico, il Sistema integrato di educazione e di istruzione: a) promuove la continuità del percorso educativo e scolastico, con particolare riferimento al primo ciclo di istruzione, sostenendo lo sviluppo delle bambine e dei bambini in un processo unitario, in cui le diverse articolazioni del Sistema integrato di educazione e di istruzione collaborano attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni; b) concorre a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali e favorisce l'inclusione di tutte le bambine e di tutti i bambini attraverso interventi personalizzati e un'adeguata organizzazione degli spazi e delle attività; c) accoglie le bambine e i bambini con disabilita' certificata ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nel rispetto della vigente normativa in materia di inclusione scolastica; d) rispetta e accoglie le diversità ai sensi dell'articolo 3 della Costituzione della Repubblica italiana; e) sostiene la primaria funzione educativa delle famiglie, anche attraverso organismi di rappresentanza, favorendone il coinvolgimento, nell'ambito della comunità educativa e scolastica; f) favorisce la conciliazione tra i tempi e le tipologie di lavoro dei genitori e la cura delle bambine e dei bambini, con particolare attenzione alle famiglie monoparentali; g) promuove la qualità dell'offerta educativa avvalendosi di personale educativo e docente con qualificazione universitaria e attraverso la formazione continua in servizio, la dimensione collegiale del lavoro e il coordinamento pedagogico territoriale. 4. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nel rispetto delle funzioni e dei compiti delle Regioni, delle Province autonome di Trento e di Bolzano e degli Enti locali, indirizza, coordina e promuove il Sistema integrato di educazione e di istruzione su tutto il territorio nazionale.
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i piani per l'inclusione scolastica (ne abbiamo parlato in un predente articolo)
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edilizia:al riguardo la ministra Fedeli ha dichiarato: sul fronte dell'edilizia scolastica negli ultimi anni c'è stata una vera svolta, come testimoniano i dati che il Ministero ha fornito e che sono stati illustrati in Conferenza stampa a Palazzo Chigi lo scorso 18 luglio". (...)"Abbiamo oltre 9 miliardi a disposizione per migliorare il patrimonio edilizio e rendere le scuole più belle e sicure. Non sono mai state stanziate tante risorse. Molte di queste sono già state spese, le altre sono tutte già impegnate e saranno utilizzate per migliorare e mettere in sicurezza gli edifici scolastici. Questo grazie ad una precisa programmazione. La sicurezza e l’accessibilità delle nostre scuole sono funzionali all’apprendimento delle nuove generazioni. La scuola è per le nostre ragazze e i nostri ragazzi una seconda casa. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo. E l'azione messa in campo in questi anni dimostra che c'è una grande e rinnovata attenzione alle esigenze e ai diritti delle studentesse e degli studenti".(...) Anche avere un Fondo unico per l’edilizia scolastica ci aiuta a lavorare più velocemente e a scorrere le priorità senza dover ricominciare daccapo ogni volta che si apre una fonte nuova di finanziamento. Potremmo dire di aver fatto abbastanza, ma sappiamo che la scuola ha ancora bisogno di molte attenzioni. E che queste vanno messe in campo rapidamente. Anche per questo a luglio abbiamo annunciato un'accelerazione nell'attuazione e abbiamo mobilitato altri 2, 6 miliardi con importanti risorse per l'antisismica e ripartendo, fra l'altro, 150 milioni per la costruzione di nuovi poli per l'infanzia. Un'attenzione particolare viene naturalmente riservata ai territori colpiti dal sisma del Centro Italia e due settimane fa abbiamo stanziato 6 milioni per strutture provvisorie a Ischia in attesa di intervenire sulle scuole danneggiate. Il governo ha ben presenti i propri obiettivi e le proprie responsabilità. Le risorse e gli strumenti ci sono. Oggi come mai prima d’ora. E consentono agli Enti Locali di agire rapidamente e ad ampio raggio. Lavorando tutti insieme, ognuno per la propria parte, possiamo davvero garantire a ragazze e ragazzi edifici sicuri, belli e innovativi".
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progetti per la creatività
Come fa sapere Oggiscuola, Valeria Fedeli, ha chiesto al Ministero un calendario serrato per il varo dei provvedimenti attuativi della riforma della scuola, in quanto l'obiettivo è chiudere definitivamente tutto entro marzo 2018, ultima data utile, stando agli andamenti attuali del dibattito parlamentare, per il governo in carica prima del passaggio di consegne che sarà decretato dalle prossime elezioni. Il cronoprogramma fissato dal Miur arriva fino a dicembre 2018, ma è un puro esercizio accademico. (...). L'importante, è l'input che arriva anche dal partito democratico, è che per la sfida elettorale il nuovo di reclutamento dei docenti sia definito. Un progetto ambizioso, coltivato dalla Buona scuola, che rappresenterebbe la versa svolta della lotta al precariato. In sostanza, l'ultima fase della Buona scuola si delinea come un percorso impegnativo nel quale gli imprevisti sono dietro l'angolo. È capitato con il regolamento sulla contabilità, e pure con quello delle supplenze agli alunni disabili. Per entrambi c'è il parere molto critico del Cspi che ha sottolineato le manchevolezze del primo, e ha rinviato al ministero il secondo.
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