Rivoluzione protestante1

1) Dal tempo della cattività avignonese il Papato aveva cercato di reagire al proprio lento tramonto come istituzione universalistica non tanto rilanciando la religione cristiana in maniera tale da andare incontro alle esigenze di un'epoca nuova, ma soltanto ridefinendosi come moderno Stato territoriale, ovviamente al prezzo di una crescente mondanizzazione, cioè dell'attribuzione di un sempre maggior peso alle esigenze della gestione del potere.

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2) La conseguente necessità di denaro aveva reso possibile, oltre ad una notevolissima rapacità fiscale, la separazione tra l'ufficio e il beneficio, consistente nella possibilità di vendere cariche ecclesiastiche a persone unicamente interessate ai privilegi ad esse connesse, che si sottraevano sistematicamente a tutti gli obblighi pastorali, grazie anche alla concessione – ancora una volta a pagamento – di dispense che consentivano persino il matrimonio e l'esenzione dai digiuni.

 

3) Se questa era la situazione dell'alto clero, d'altronde, ai livelli più bassi le cose non andavano meglio: quella sacerdotale era ormai spesso diventata soltanto una "carriera" esercitata da ignoranti che aspiravano alla promozione sociale...

 

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