Restaurazione impossibile

 

1) Dopo la sconfitta di Napoleone nella "Battaglia delle Nazioni" (Lipsia, ottobre 1813), fu programmato un Congresso che si sarebbe tenuto a Vienna dagli ultimi mesi del 1814 al 9 giugno 1815 allo scopo di fissare l'assetto politico europeo sulla base dei rapporti di forza fra le potenze vincitrici (Inghilterra, Russia, Austria e Prussia), che tuttavia cercarono di operare tenendo presente un quadro più complessivo.

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2) Per questo motivo alle trattative parteciparono ben 216 delegazioni in rappresentanza non solo degli Stati, ma anche dei più svariati interessi, e non fu esclusa la Francia, il cui delegato Charles-Maurice de Talleyrand (1754-1838) fu anzi promotore di uno dei criteri che il Congresso decise di seguire nella riorganizzazione dell'Europa: il cosiddetto principio di legittimità, in base al quale bisognava sforzarsi di ricostruire la situazione politica esistente prima dello scoppio della Rivoluzione francese, riportando sui troni i numerosi sovrani deposti da Napoleone e azzerando tutte le modifiche apportate ai confini dei vari Stati.

3) Per quanto da tale intento "restauratore" sarebbe derivata la denominazione del trentennio successivo, la sua concretizzazione più rilevante fu quella di evitare il peraltro pericoloso smembramento della Francia, non potendo certo ostacolare l'espansione dei suoi vincitori, sia pur temperata da un altro principio tutto sommato ugualmente tradizionale, quello dell'equilibrio, propugnato dall'Inghilterra per impedire che l'uno o l'altro di essi diventasse preponderante, e accettato per i rischi connessi ad un possibile conflitto intereuropeo...

 

 

 

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