Paesi Bassi

 

1) La prima fortuna economica dei Paesi Bassi si era sviluppata dall'attività apparentemente modesta della pesca delle aringhe nel mare del Nord, non praticata da "semplici" pescatori, ma su vere e proprie "navi-fabbrica" che, oltre a pescare, preparavano anche il prodotto finito, salato e stivato in barili pronti per la vendita in tutt'Europa.

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2) Tale primato commerciale si estese col tempo alla totalità del settore della produzione alimentare, e i Paesi Bassi, sostituendosi alle città tedesche dell'Hansa, divennero il tramite principale della distribuzione dei cereali (grano, riso, granturco, orzo) che, prodotti nell'Europa orientale "rifeudalizzata" dalla domanda occidentale, essi acquistavano nei paesi baltici e rivendevano in tutt'Europa, compresi la Spagna e gli Stati italiani, che ad essi si rivolsero durante la crisi cerealicola della fine del '500, attratti anche dai prezzi di noleggio delle sue navi, più bassi di quelli veneziani.

 

3) La possibilità di soddisfare allo stesso modo la propria domanda interna consentì ai Paesi Bassi di destinare i propri terreni all'allevamento e alla coltivazione di piante da frutta o necessarie all'industria tessile, alla quale fornivano sia lino e canapa che coloranti, utilizzati per impreziosire e rivende-re i bianchi ed economicissimi "new draperies" inglesi ad un prezzo più elevato ma capace di contendere ai migliori, ma costosi, prodotti italiani non solo il mercato internazionale ma anche quello interno...

 

 

 

Per la lezione completa in PDF: L'impero commerciale mondiale dei Paesi Bassi

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