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PSN Strategie contro bullismoDalla “Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola”, tenutasi il 7 febbraio 2017, è trascorso un po’ di tempo e tantissime sono state le iniziative per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo . Si è detto e fatto tanto, lo stesso Miur a partire dalla nota n°2519/2015 che dettava le Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e cyberbullismo ha iniziato un percorso per coinvolgere il mondo della scuola e le famiglie. La legge del 29 maggio 2017, n° 71 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, dispone che tutto il personale scolastico si impegni in una costante osservazione  del comportamento degli alunni e degli studenti nominando fra i docenti un  referente per il coordinamento, la prevenzione e il contrasto del bullismo e cyberbullismo, due fenomeni che hanno in comune atti di violenza, prevaricazione, e molestie con la sola differenza che mentre il primo avviene in spazi limitati e agisce sempre dinanzi ad un pubblico, il secondo tramite mezzi elettronici come le e- mail, le chat, i blog, i telefoni cellulari, i siti web o qualsiasi altra forma di comunicazione riconducibile al web, garantisce un anonimato, permane nel tempo ed è rivolto ad un pubblico privato. Chi vive la scuola, sa che è un pullulare di emozioni, ma è anche come una bomba ad orologeria che potrebbe scoppiare da un momento all’altro.

Hate SpeechFanno davvero male le offese di questi giorni a Liliana Segre, la senatrice a vita, che da bambina fu espulsa da scuola per le leggi razziali e poi deportata al campo di concentramento di Auschwitz da decenni impegnata per conservare la memoria dell’Olocausto nelle nuove generazioni. Nonostante il suo impegno ad incontrare studenti cui racconta la sua odissea da sopravvissuta ad Auschwitz, la persecuzione e l’indifferenza vissuta dopo l’emanazione delle leggi razziali, gli insulti si sono intensificati dopo aver presentato una sua proposta di legge in Senato contro l'incitamento all'odio ("hate speech"). 
Forse tutto è cominciato da Goebbels. Forse è da allora che non si fa più Politica (“La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica” cit. Vocabolario Treccani), ma propaganda (Azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi, e l’insieme dei mezzi con cui viene svolta” cit. Vocabolario Treccani). Per chi fa propaganda, la Cultura è spazzatura, e di riflesso lo sono tutti i luoghi (la scuola in primis) dove la Cultura dovrebbe crescere.

PSN Protesta DSI dirigenti scolastici oggi, 30 ottobre, si sono riuniti a Roma per protestare contro l'impossibilità di garantire la sicurezza negli edifici scolastici da loro diretti secondo quanto prescritto dal D.Lgs.81/2008. Si tratta della protesta di Dirigenti dello Stato che esercitano la loro attività in edifici scolastici di proprietà degli Enti Locali (Comuni per le scuole del primo ciclo e Province o Città metropolitane per le scuole del secondo ciclo) e cioè degli Enti pubblici che ai sensi dell'art.3 della Legge 23/1996, hanno la competenza di provvedere alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici italiani.
Circa 700 presidi da tutta Italia con caschetti "simbolici" e striscioni si sono riuniti in piazza Bernardino da Feltre a Roma, a due passi dal Miur, per ribadire che servono scuole più sicure e per richiamare l'attenzione sulla grande responsabilità gestionale dei dirigenti scolastici davanti alla legge in senso penale, civile e patrimoniale, di quello che può accadere nelle strutture di proprietà di Comuni e Province. Una protesta scatenata dalla condanna in Cassazione e dalla sospensione dallo stipendio di Franca Principe, dirigente dell'istituto Pisacane di Sapri. Un caso arrivato al terzo grado di giudizio che risale al 2011 quando un suo studente nei giorni degli orali della Maturità cadde da un lucernaio ferendosi gravemente.

maturitaLa traccia di storia torna tra i temi proposti allo scritto della maturità. Il ministro Fioramonti aveva più volte dichiarato di voler reinserire la materia agli esami e oggi ha dato l’ufficialità in un’intervista a “La Repubblica”.

maturita2020

Secondo il Miur, gli studenti che quest’anno affronteranno la maturità dovrebbero essere 463.133:

  • 226.909 mila vengono dagli indirizzi liceali
  • 144.087 dai tecnici
  • 92.137 dai professionali

Tra i liceali distinguiamo:

  • 65.703 dell'indirizzo scientifico tradizionale,
  • 30.479 dell'indirizzo scienze applicate,
  • 3.867 dell'indirizzo sportivo,
  • 40.299 del linguistico,
  • 26.122 del classico.

villani ok 2Condivido pienamente il pressing dei Dirigenti Scolastici che negli ultimi giorni chiedono con insistenza la modifica del D.Lgs. 81/2008, sulle loro responsabilità e sollecitano maggiore supporto per garantire la sicurezza nelle scuole. Ho apprezzato molto anche l’intervento del Ministro Lorenzo Fioramonti che illustrando le linee programmatiche del suo Ministero, ha posto al primo posto il problema della sicurezza nelle scuole. Non si può avere qualità dell’istruzione se prima non si garantisce agli studenti e a tutti gli operatori del settore scolastico la vivibilità e la sicurezza delle aule”.

Ai professionisti della scuola, la Deputata della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, già dirigente scolastica Virginia Villani esprime la propria solidarietà e promette tutto l’impegno possibile per risolvere l’annosa questione. “Hanno pienamente ragione i dirigenti scolastici a sollecitare interventi legislativi in tal senso. In Italia la fotografia della situazione relativa all'edilizia scolastica è disastrosa: 22.000 scuole su 42.000 sono state costruite prima del 1970 con criteri non antisismici e sono prive di certificazioni. Il 59% degli istituti non ha il certificato di Prevenzione degli Incendi.

sonno studentiGli studenti californiani non potranno entrare in classe prima delle 8. Il governatore dello stato della California, Gavin Newsom, ha firmato domenica una nuova legge con l’intento di permettere a bambini e adolescenti di dormire di più. La misura impone alle scuole di far suonare la campanella alle 8.30. Le scuole avranno tempo fino al 1 luglio del 2022 per adeguarsi.

La California diventa così il primo stato ad accogliere l’appello di genitori ed esperti che sostengono che una campanella troppo mattutina priva gli adolescenti di un sonno profondo. Nel 2014, l'American Academy of Pediatrics, che ha sostenuto il disegno di legge, ha fatto sapere che dormire troppo poco mette a rischio la salute fisica e mentale degli adolescenti, così come il loro rendimento scolastico.

Recenti ricerche dimostrano che i cambiamenti biologici nella pubertà rendono difficile all'adolescente medio addormentarsi prima delle 23:00 e che gli adolescenti hanno bisogno tra le 8,5 e le 9,5 ore di sonno per rendere al meglio.

Ruolo

L'incontro del 1 ottobre 2019 tra le organizzazioni sindacali e il Ministro dell’Istruzione e Ricerca, ha delineato l’impegno già assunto lo scorso 24 aprile dal Premier Conte in merito alla stabilizzazione dei Precari. La trattativa del ministro Fioramonti, ha dato ampio spazio a quelle che sono le problematiche “hot” dei precari, in primis la stabilizzazione di tutti coloro che vivono la scuola e che rappresentano la forza portante alla stessa stregua dei docenti di ruolo ma che purtroppo non sono abilitati all’insegnamento. Il ministro , ha quindi previsto dei percorsi per il conseguimento dell’abilitazione, in alternativa al superamento di un concorso ordinario che oggi rappresenta, per la secondaria, l’unico canale attraverso il quale ci si abilita. Il decreto legge, che Fioramonti ha promesso di di presentare quanto prima al Consiglio dei Ministri, contiene tutte le misure affinchè molti docenti possano avere la possibilità di regolarizzare la loro posizione. Misure condivise ampiamente dalle organizzazioni sindacali che hanno dimostrato pieno consenso alla volontà e all’attenzione posta dinanzi alla condizione in cui gravano migliaia di lavoratori. 

Ma non sono mancate a quest’accordo diverse critiche.