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Il decreto legge n. 95 del 6 Luglio 2012, all’art. 7 commi 27 e 31 introdusse l’adozione e uso del registro elettronico nelle istituzioni scolastiche e che a partire dall’anno scolastico 2012/2013 i docenti lo avrebbero dovuto adottare e coinvolgere le famiglie degli studenti che tramite una password, avrebbero potuto consultare il registro elettronico ed entrare nella classe virtuale dei loro figli seguendone l’andamento didattico disciplinare.
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Scuola Digitale 2019 circa il 90% delle scuole adotta il registro elettronico anche se la querelle registro elettronico o registro cartaceo continua. In molte scuole si usano entrambi così come ci sono i docenti sostenitori dell’uso del solo registro elettronico e chi invece afferma che vanno usati entrambi. In effetti l’introduzione dell’uso del registro elettronico non ha di fatto abolito l’uso di quello cartaceo, almeno fino a quando non verrà approvato, dal Garante per la privacy, il piano di dematerializzazione. Sappiamo che il registro personale è un atto pubblico (V Sezione Penale della Corte di Cassazione: 12726/2000; 6138/2001; 714/2010), per cui il docente è soggetto, nella compilazione di tale registro, alle sanzioni penali previste dall’art. 476 (falso ideologico in atto pubblico) e dall’art. 479 (falso materiale in atto pubblico) del codice di procedura penale. Questa è la ragione per la quale sia la compilazione del registro elettronico personale del docente che quello cartaceo di classe debbano avvenire contemporaneamente e non fatto successivamente ad esempio al di fuori della classe o a casa, se non si vuole incorrere in sanzioni penali in quanto, il registro di classe è un atto amministrativo ufficiale da tenere aggiornato in tempo reale.
Ma il registro elettronico è obbligatorio ?
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- Scritto da Redazione PSN
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Oggi è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, un evento che si ripete da quando fu istituita tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo ma ancora "molto resta ancora da fare" e "ogni donna deve sentire le istituzioni vicine" come ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha anche dichiarato in merito: "La violenza sulle donne non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da persone conosciute".
La scelta della data fu legata al 25 novembre del 1960, giorno in cui , nella Repubblica Dominicana di Trujillo, fu compiuto un brutale assassinio di tre sorelle considerate rivoluzionarie, le sorelle Mirabal, che furono torturate e strangolate. Dopo l’uccisione venne simulato un incidente e furono ritrovate in fondo ad un burrone. La matrice della violenza permane ancora oggi in ogni parte del mondo ed in Italia, come registra il report 2019 della Polizia di Stato, in base al quale ogni 15 minuti si verificano reati di violenza contro il genere femminile. In alcuni luoghi le donne bambine vengono date in spose, in altri ve
Anche il premier Giuseppe Conte su twitter è intervenuto: "Abbiamo approvato norme, sbloccato fondi, avvisto confronti: la violenza contro le donne rimane un'emergenza. Lavoriamo per una svolta culturale, che parta dai giovani. Domani ne parlerò in una scuola a Roma insieme alla commissione d'inchiesta sul femminicidio #stopviolenzasulledonne".
Queste invece le parole di Virginia Villani - Deputata MoVimento 5 Stelle membro della Commissione Lavoro e Commissione Cultura:
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- Scritto da Ciro Agizza
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Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi del Ministro Fioramonti sulle prossime novità per l'Esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, il Miur ha pubblicato la nota n. 2197 del 25 novembre 2019, che fornisce indicazioni sullo svolgimento.
L’attribuzione del credito scolastico
L’art. 15 del d.lgs. n° 62/2017 prevede, con norma transitoria, che per gli studenti che sostengono l’esame di Stato nell’anno scolastico 2019/2020 il credito scolastico conseguito nel terzo anno di corso, sulla base della previgente normativa, sia convertito secondo la specifica tabella (terza tabella) inserita nell’allegato A.
Pertanto, il punteggio totale del credito scolastico da attribuire a ciascuno studente ammesso all’esame di Stato nel corrente anno scolastico sarà determinato dalla somma del credito già attribuito per il terzo anno di corso, convertito sulla base della tabella di cui sopra, e il credito attribuito per il quarto e il quinto anno di corso utilizzando la tabella denominata “Attribuzione credito scolastico”.
Requisiti di ammissione all’esame
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- Scritto da Ciro Agizza
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In arrivo la seconda novità per il prossimo esame di Stato dopo la reintroduzione del tema di storia. È stato eliminato il sorteggio tra le tre buste chiuse contenenti i materiali (testi, documenti, esperienze, progetti e problemi) che il Presidente della Commissione proponeva ai candidati. Il colloquio partirà, comunque, dall'analisi da parte dello studente dei materiali preparati dalla Commissione d'esame in un'apposita sessione di lavoro e proposti dal Presidente. Non sarà più il sorteggio a determinare la scelta dei materiali da somministrare a ciascun candidato per l’analisi che costituisce l’avvio del colloquio.
“Aboliremo le buste. Manterremo i materiali ma le buste saranno eliminate. Non vogliamo che l’esame di Stato sia un motivo di stress... questa è stata la dichiarazione del Ministro Fioramonti in un video pubblicato sulla sua pagina Fb:
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- Scritto da Imma Paone
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In occasione dell’incontro con i giornalisti della stampa estera, Fioramonti ha illustrato la proposta di rimodulare l’educazione civica in direzione dello sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi della Agenda 2030.
L’Italia può diventare un’avanguardia educativa, il primo paese al mondo a studiare il cambiamento climatico. Esistono in altri paesi moduli di educazione ambientale non obbligatori, è la prima volta che un paese dà centralità al tema dello sviluppo sostenibile.
Partendo dalla rimodulazione dell’educazione civica, reinserita nei programmi scolastici per legge con 33 ore annuali, si punterà ai 17 obiettivi della Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile ( i cui temi principali sono economia, società e ambiente)
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- Scritto da Imma Paone
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Sono sempre più preoccupanti i casi di ragazzi che vengono offesi, oltraggiati, umiliati, bullizzati, per lo più a scuola. Molte delle loro storie purtroppo non hanno un lieto fine e talvolta le conseguenze del bullismo sono tragiche
La commissione Giustizia della Camera oggi ha approvato una nuova legge antibullismo, che in alcuni casi potrebbe prevedere l’allontanamento del minore dalla famiglia, se non correttamente riabilitato.
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- Scritto da Linda Tramontano
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Lo studio delle lingue straniere rappresenta una delle tematiche fondamentali su cui la Commissione Europea ha centrato il suo interesse, infatti nell'incontro tenutosi a Bruxelles nel novembre 2017,”Rafforzare l’identità europea grazie all'istruzione e alla cultura” si pone appunto l’attenzione sull'istruzione e la cultura in quanto esse vengono considerate due punti cardini per poter fornire alle persone le competenze necessarie sul mercato del lavoro per potersi adeguare e saper fronteggiare le circostanze mutevoli che caratterizzano la nostra società in continua metamorfosi.
Essere cittadini europei significa conservare la propria identità culturale, i propri valori comuni ma significa anche sapersi rapportare e integrarsi con le altre culture, e in questa fase l’apprendimento delle lingue straniere rappresenta una priorità, infatti il processo di integrazione europea richiede l’acquisizione di buone competenze linguistiche, e oggi la conoscenza di un’altra lingua oltre a quella madre, rappresenta una vera sfida in quanto circa la metà dei cittadini dell’UE parla e capisce solo la propria lingua madre mentre al contempo un’ampia maggioranza di Stati membri ha reso obbligatorio l’apprendimento di due lingue straniere per tutti gli studenti del sistema d’istruzione generale. La raccomandazione dell’U.E. è quella di migliorare l’apprendimento delle lingue in Europa, in cui si stabilisca che entro il 2025, tutti i giovani europei che concludono un ciclo di studi secondari dovranno avere una buona conoscenza di due lingue oltre a quella della propria lingua madre (o delle proprie lingue madri).
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- Scritto da Imma Paone
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Con la nota MIUR prot n° 4834 del 31-10-2019, relativa al progetto Sport di Classe 2019/2020, si da il via alla nuova edizione di “Sport di Classe”, il progetto promosso da MIUR e CONI, che ha come obiettivo la valorizzazione dell’educazione fisica nella scuola primaria per le sue valenze trasversali e per la promozione di stili di vita corretti e salutari.
“Sport di Classe” è aperto a tutte le classi IV e V delle scuole primarie d'Italia che vogliano aderire, requisito di partecipazione è l’inserimento da parte della scuola di due ore settimanali di attività motoria nel piano orario scolastico.