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Il presidente Conte nella Conferenza stampa di fine anno, ha annunciato di aver separato il comparto scuola da quello di ricerca e università, indicando per la nomina la sottosegretaria Lucia Azzolina ministra dell'Istruzione e il presidente della Crui (Conferenza rettori universitari italiani), nonché rettore dell’ Università Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi, ministro dell’Università e della Ricerca”.
"Ritengo che la cosa migliore sia separare il comparto scuola da ricerca e università. Mi farò latore di un nuovo ministero". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno a Villa Madama, a Roma, ha annunciato i due nuovi ministri aggiungendo "Ringrazio il ministro Fioramonti. Dobbiamo fare dei passi avanti per la ricerca e l’università e non è vero che non ne abbiamo fatti, abbiamo lanciato l’agenzia per la ricerca. Dobbiamo fare di più, rilanciare un piano straordinario per i ricercatori, incrementare i fondi per il diritto allo studio", ha sottolineato Conte.
Chi sono i due nuovi ministri nominati dal presidente del consiglio Conte
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- Scritto da Imma Paone
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Le dimissioni di Fioramonti hanno suscitato molte polemiche in questi giorni. L’ex ministro non si è risparmiato sui social con post al veleno per spiegare le sue motivazioni e contestare le critiche ricevute anche all’interno del suo stesso partito.
Anche oggi infatti, con un nuovo post, l’ex ministro scrive: «Mi stupisce che tante voci della leadership del M5s mi stiano attaccando. Credo che sia la prima volta nella storia del nostro Paese che un ministro venga criticato perché ha fatto ciò che aveva annunciato. Non da giorni, ma da mesi. Io sono così: se una cosa la dico poi la faccio e per questo ho lottato senza sosta, anche da ministro, per porre la questione nel governo» dice Fioramonti ricordando le prime interviste in cui annunciò che si sarebbe dimesso se non avesse trovato almeno un miliardo per la ricerca.
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Nelle ultime ore è arrivata l'ufficialità: il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti ha dato le dimissioni tramite una lettera inviata al premier Giuseppe Conte. Secondo indiscrezioni, il Ministro doveva dimettersi il 23 Dicembre, dopo l'approvazione della manovra finanziaria alla Camera, ma solo stasera è arrivata l'ufficialità.
Nella lettera Fioramonti avrebbe spiegato che secondo lui bisognava rivedere l’IVA, anche lasciando l’aumento, per incassare i 2-3 miliardi che chiedeva per il suo ministero e che di fronte al blocco dell’aumento ha capito che non c’era volontà di fare maggiore gettito e dunque non ci sono più le condizioni per andare avanti.
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- Scritto da Ciro Agizza
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Sta creando non poche ansie la notizie di queste ore dell'attacco phishing per le utenze NoiPA che può mettere a rischio stipendi e tredicesime dei dipendenti pubblici.
Riportiamo avviso NoiPA
“Si stanno diffondendo in queste ore notizie relative ad attività di phishing su utenze NoiPA. Queste azioni avvengono in genere per carpire le credenziali di accesso ai sistemi e, attraverso ciò, porre in essere azioni fraudolente. In effetti sono stati rilevati limitati e circoscritti casi (15 su un totale di oltre due milioni di amministrati) di modifiche dell’IBAN non confermati dal dipendente beneficiario. Tali casi sono stati prontamente gestiti, anche grazie all’intervento della Polizia Postale.
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- Scritto da Linda Tramontano
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Il 19 dicembre 2019 si è svolta la riunione al Ministero dell’Istruzione, con la presenza del Ministro Fioramonti, allo scopo di trovare un accordo a seguito della proclamazione dello stato di agitazione in tutti i settori del comparto “Istruzione e Ricerca” da parte dei sindacati rappresentativi FLC CGIL, FSUR CISL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams. Al termine dell’incontro è stato sottoscritto il Verbale di conciliazione con l’impegno da parte del Miur di rispettare l’accordo evidenziando anche i tempi entro i quali volerlo espletare. Le parti hanno convenuto la necessità di dare priorità e valore a tutto il personale del Comparto Istruzione e Ricerca in piena attuazione dell’articolo 24 del CCLN 19 aprile 2018: “La scuola è una comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, improntata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i princìpi sanciti dalla Costituzione”.
I punti affrontati sono i seguenti:
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- Scritto da Linda Tramontano
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Siamo arrivati quasi alla fine della prima fase dell’anno scolastico, le vacanze natalizie sono alle porte e gli alunni della scuola secondaria di secondo grado dedicano solitamente questo periodo all’assemblea di Istituto e ad eventuale autogestione. Situazioni molto frequenti in questo periodo con i dirigenti scolastici che richiedono ai docenti di prestare vigilanza agli studenti spesso andando anche oltre gli obblighi previsti. Ma quali sono realmente gli obblighi degli insegnanti in questi casi e come devono comportarsi ? Vediamo cosa dice la normativa in ciascuna circostanza:
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- Scritto da Linda Tramontano
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Il decreto legge n. 95 del 6 Luglio 2012, all’art. 7 commi 27 e 31 introdusse l’adozione e uso del registro elettronico nelle istituzioni scolastiche e che a partire dall’anno scolastico 2012/2013 i docenti lo avrebbero dovuto adottare e coinvolgere le famiglie degli studenti che tramite una password, avrebbero potuto consultare il registro elettronico ed entrare nella classe virtuale dei loro figli seguendone l’andamento didattico disciplinare.
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Scuola Digitale 2019 circa il 90% delle scuole adotta il registro elettronico anche se la querelle registro elettronico o registro cartaceo continua. In molte scuole si usano entrambi così come ci sono i docenti sostenitori dell’uso del solo registro elettronico e chi invece afferma che vanno usati entrambi. In effetti l’introduzione dell’uso del registro elettronico non ha di fatto abolito l’uso di quello cartaceo, almeno fino a quando non verrà approvato, dal Garante per la privacy, il piano di dematerializzazione. Sappiamo che il registro personale è un atto pubblico (V Sezione Penale della Corte di Cassazione: 12726/2000; 6138/2001; 714/2010), per cui il docente è soggetto, nella compilazione di tale registro, alle sanzioni penali previste dall’art. 476 (falso ideologico in atto pubblico) e dall’art. 479 (falso materiale in atto pubblico) del codice di procedura penale. Questa è la ragione per la quale sia la compilazione del registro elettronico personale del docente che quello cartaceo di classe debbano avvenire contemporaneamente e non fatto successivamente ad esempio al di fuori della classe o a casa, se non si vuole incorrere in sanzioni penali in quanto, il registro di classe è un atto amministrativo ufficiale da tenere aggiornato in tempo reale.
Ma il registro elettronico è obbligatorio ?
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- Scritto da Redazione PSN
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Oggi è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, un evento che si ripete da quando fu istituita tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo ma ancora "molto resta ancora da fare" e "ogni donna deve sentire le istituzioni vicine" come ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha anche dichiarato in merito: "La violenza sulle donne non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere. Le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso dentro le famiglie o perpetrati da persone conosciute".
La scelta della data fu legata al 25 novembre del 1960, giorno in cui , nella Repubblica Dominicana di Trujillo, fu compiuto un brutale assassinio di tre sorelle considerate rivoluzionarie, le sorelle Mirabal, che furono torturate e strangolate. Dopo l’uccisione venne simulato un incidente e furono ritrovate in fondo ad un burrone. La matrice della violenza permane ancora oggi in ogni parte del mondo ed in Italia, come registra il report 2019 della Polizia di Stato, in base al quale ogni 15 minuti si verificano reati di violenza contro il genere femminile. In alcuni luoghi le donne bambine vengono date in spose, in altri ve
Anche il premier Giuseppe Conte su twitter è intervenuto: "Abbiamo approvato norme, sbloccato fondi, avvisto confronti: la violenza contro le donne rimane un'emergenza. Lavoriamo per una svolta culturale, che parta dai giovani. Domani ne parlerò in una scuola a Roma insieme alla commissione d'inchiesta sul femminicidio #stopviolenzasulledonne".
Queste invece le parole di Virginia Villani - Deputata MoVimento 5 Stelle membro della Commissione Lavoro e Commissione Cultura: