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- Scritto da Imma Paone
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Ancora una volta, la ministra Azzolina utilizza il web per comunicare informazioni importanti. Oggi in un video,in merito alla maturità 2020, annuncia:
"Ragazze e ragazzi, ci siamo! Mi avete scritto in tanti e finalmente posso dirvelo: oggi ultimeremo i lavori sul Decreto e domani vi comunicheremo le materie sui canali social del Ministero dell’Istruzione. Seguiteci!".
Domani quindi, sui canali social del ministero conosceremo le materie della seconda prova della maturità 2020.
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- Scritto da Barbara Bianchessi
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La legge di Bilancio 2020, recentemente approvata, all'art. 1 commi 389-392 prevede un contributo diretto alle scuole e agli studenti che si abboneranno a riviste, giornali, periodici.
Lo scopo del Governo è quello di stimolare i giovani alla lettura, al senso critico e offrire loro supporto al fine di fornire gli strumenti adatti per poter discernere e selezionare meglio le fonti autorevoli e distinguerle dalle fake news che ormai imperversano sempre più nel panorama dell’informazione nazionale e mondiale. Sicuramente i social network hanno cambiato profondamente il mondo dell’informazione ma, se da un lato ci permettono di accedere alle informazioni in tempo reale, dall’altro spesso mettono a rischio soprattutto i più giovani da notizie false che però hanno una patina di verosomiglianza.
Nello specifico, le categorie riconosciute dalla legge che potranno usufruire di rimborsi fino al 90% sono:
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- Scritto da Linda Tramontano
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Con la circolare n. 6 del 22 gennaio 2020 diffusa dall’INPS, si chiariscono i dubbi relativi al decreto legge 4/2019 che aveva introdotto la possibilità di recuperare gli anni di studi universitari, nel conteggio del periodo di tempo necessario alla pensione, pagando una cifra annua agevolata (pari a 5.260 euro). La novità chiarita dalla suddetta circolare consente al lavoratore di richiedere il riscatto della laurea agevolato anche a coloro che frequentavano un corso di studi negli anni antecedenti al 1° gennaio 1996, prima previsto solo per gli periodi successivi a tale data, pur avendo superato i 45 anni di età a condizione che opti per la liquidazione dell’assegno pensionistico con il sistema contributivo.
Il riscatto dei periodi di studio universitario svolti entro il 1995 può essere fatto con il metodo contributivo se l’interessato prima (o contestualmente) chiede che tutta la pensione sia calcolata con questo sistema. L’opzione al contributivo può essere esercitata a condizione che il lavoratore abbia meno di 18 anni di contributi entro il 31 dicembre 1995, ma almeno 15 anni di contributi di cui cinque ricadenti in un sistema contributivo.
A chi è rivolto e quali sono i titoli che è possibile riscattare
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- Scritto da Barbara Bianchessi
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Al vaglio del Governo, nei prossimi giorni, sembra esserci l’ipotesi di mettere mano alla legge Fornero. La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo (Movimento 5 Stelle), ha affermato sui social che una delle priorità massime è dare all’Italia un sistema pensionistico più equo e flessibile. E a conclusione afferma: “l’obiettivo è superare la legge Fornero, come lo decideremo sulla base dei dati e di uno studio concreto e reale”.
Per questo motivo i sindacati sono stati convocati al ministero del Lavoro lunedì 27 gennaio allo scopo di riprendere il confronto sulla riforma delle pensioni.
Con la legge di Bilancio sono state istituite due commissioni:
- la prima commissione dovrà valutare la gravosità dei lavori al fine di individuare le professionalità che consentono di essere collocati in pensione anticipatamente;
- la seconda dovrà occuparsi della spesa pensionistica e assistenziale.
A destare interesse e al contempo preoccupazione per i docenti sono i possibili risultati e gli interventi della prima commissione. A tal proposito ricordiamo che attualmente nell’elenco degli undici lavori gravosi troviamo, per quanto concerne il mondo scuola, solo le “maestre di asilo nido/scuola dell’infanzia”. E gli altri docenti? Forse lo stress di un docente di scuola secondaria di primo o secondo grado è inferiore a quello dei docenti di scuola dell’infanzia? Esistono docenti di serie A e docenti di serie B? Sicuramente, dal punto di vista fisico, può ritenersi più gravoso gestire ad esempio una classe di bambini di 2 anni da quella di ragazzi di 11 anni ma lo stress di cui parliamo noi e di cui i docenti rivendicano il riconoscimento nulla ha a che fare con il semplice stress fisico.
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- Scritto da Imma Paone
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Quota 100 giunge ormai quasi alla fine del triennio di sperimentazione, prevista per il 2021. Molte le proposte pensionistiche fatte in questi giorni per superare il tetto dei 67 anni imposto dalla riforma Monti-Fornero dal lontano 2011 ormai.
In previsione della ripresa della confronto sulla riforma delle pensioni, che si formalizzerà lunedì 27 gennaio alle ore 11, quando i sindacati si incontreranno con la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo nella sede del ministero del Lavoro, va segnalata la proposta della sottosegretaria al ministero del lavoro e delle politiche sociali,Francesca Puglisi.
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- Scritto da Ciro Agizza
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Molti utenti stanno lamentando in questi giorni un cambio forzato della password all'accesso di NoiPA, tutto è stato chiarito tramite un messaggio pubblicato sul sito che precisa si tratta di una misura precauzionale, il tutto riconducibile ai fatti di dicembre quando furono messe sotto attacco phishing le utenze NoiPA. Link: Hacker attaccano NoiPA: a rischio stipendi e tredicesime dei dipendenti pubblici. Come difendersi?
Sicuramente alla luce di questo nuovo avviso, non sembra che la problematica sia di poco conto in quanto risulta anche sospesa l’operatività del self service “Gestione modalità di pagamento”. Gli amministrati che avessero la necessità di modificare le proprie modalità di riscossione possono rivolgersi ai rispettivi uffici responsabili del trattamento economico o, nel caso del personale della scuola, alle segreterie scolastiche.
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- Scritto da Imma Paone
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La neo ministra Azzolina ha annunciato che non ci saranno cambiamenti alla maturità 2020 rispetto a quanto annunciato dall'ex Ministro Fioramonti.
Via le buste all'orale e la storia di sicuro presente tra le opzioni possibili alla prima prova scritta di Italiano.
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- Scritto da Linda Tramontano
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Il diritto allo studio è un principio sancito dalla nostra Costituzione e nel rispetto di essa, martedì 21 gennaio è stato siglato il Protocollo d’Intesa tra il Ministero d’Istruzione, Dipartimento Pari Opportunità e Famiglia-Comuni (ANCI), rispettivamente rappresentati dalla Ministra Lucia Azzolina, la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), Antonio Decaro. Due sono gli obiettivi che questa intesa si prefigge:
- Diritto allo studio di tutti gli studenti
- Contrastare la dispersione scolastica
Due obiettivi determinanti per il sistema scolastico, come evidenziato anche dalla Ministra Azzolina che riguardo al diritto allo studio ha dichiarato: