Il diritto allo studio è un principio sancito dalla nostra Costituzione e nel rispetto di essa, martedì 21 gennaio è stato siglato il Protocollo d’Intesa tra il Ministero d’Istruzione, Dipartimento Pari Opportunità e Famiglia-Comuni (ANCI), rispettivamente rappresentati dalla Ministra Lucia Azzolina, la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), Antonio Decaro. Due sono gli obiettivi che questa intesa si prefigge:
- Diritto allo studio di tutti gli studenti
- Contrastare la dispersione scolastica
Due obiettivi determinanti per il sistema scolastico, come evidenziato anche dalla Ministra Azzolina che riguardo al diritto allo studio ha dichiarato:
” Nasce una task force nazionale che mette al centro i diritti degli studenti. Saremo al loro fianco e al fianco delle scuole. Noi vogliamo garantire a tutti le stesse opportunità di utilizzare la mensa scolastica. Vogliamo fornire i necessari sussidi didattici ad alunni e alunne con disabilità perché possano studiare al pari degli altri, vogliamo garantire uguali servizi per tutti”.
La Ministra Bonetti ha riferito che investire nell’educazione garantendo pari opportunità e mettendo al centro la persona con i suoi talenti è cruciale per liberare il protagonismo dei giovani e formare cittadini più consapevoli e maturi. Soddisfatto anche Antonio Decaro, Presidente dell’ANCI che dichiara:” Questo Protocollo che firmiamo è davvero importante perché i Comuni avranno l’opportunità di lavorare con il Ministero dell’Istruzione e il Dipartimento per le Pari Opportunità e la Famiglia per contrastare la dispersione scolastica e promuovere il diritto allo studio.
La volontà di creare delle sinergie che operino insieme per essere accanto ai giovani , la creazione di ambienti favorevoli all’apprendimento e motivare tutti gli alunni senza differenze di genere o stato sociale rappresentano delle priorità in virtù anche degli ultimi dati Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) e gli ultimi dati OCSE che rilevano il forte divario tra gli studenti del Nord, del Centro , del Sud e Isole (qui i livelli di competenze acquisite sono molto bassi rispetto al resto d’Italia).
La creazione di ambienti favorevoli all’apprendimento e gli interventi in quelle scuole che si trovano in territori definiti “a rischio” ove la platea è costituita da studenti con disagio negli apprendimenti, status socio-economico della famiglia di origine, alto tasso di dispersione scolastica, è la giusta strada da intraprendere soprattutto se non si vuol far aumentare la dispersione scolastica anche se i dati dello scorso luglio del Miur evidenziano che il fenomeno appare in calo sia alle medie che alle superiori. La maggiore propensione all’abbandono scolastico è riscontrata nelle aree più disagiate del paese in particolare al Sud.
Il Protocollo d’Intesa avrà quindi il compito di raggiungere gli obiettivi prefissati prendendo in considerazione questi dati e come ha affermato anche il Presidente dell’ANCI “Mandela diceva che l’istruzione è l’arma più potente, che può cambiare il mondo. Attraverso la rete delle 8.000 amministrazioni comunali del nostro Paese potremo lavorare affinché il diritto allo studio sia assicurato in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, nelle realtà più grandi come in quelle più piccole”.