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- Scritto da Linda Tramontano
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In un’Italia in emergenza, dove ci si disorienta tra fake news e iniziative non condivise, ieri è stato approvato alla Camera il decreto legge sull’emergenza Coronavirus, con 462 voti a favore e due contrari, che ora passa al Senato. Il governo con questo decreto si pone il fine di adottare delle misure per evitare il diffondersi dell’epidemia del Coronavirus assumendo degli atteggiamenti sincronici e omogenei in tutti i territori e non solo in quelli coinvolti dall’emergenza. Un pensiero che si riflette anche nel mondo della scuola, così come si è evidenziato nell'incontro tenutosi al Ministero il 26 febbraio tra la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, la Vice Ministra Anna Ascani , il Sottosegretario Giuseppe De Cristofaro, e le Organizzazioni Sindacali della scuola e della dirigenza scolastica, per meglio delineare le misure da adottare nelle istituzioni scolastiche e per fare il punto sulla gestione del coronavirus con riferimento specifico al mondo dell’istruzione.
Nell’incontro si sono affrontate tutte le problematiche inerenti allo stato di emergenza con riferimento ai contesti scolastici soprattutto nelle zone in cui si è diffuso il contagio. Si sono poi analizzati alcuni punti del DPCM quali:
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- Scritto da Barbara Bianchessi
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Continua l’emergenza Coronavirus. Purtroppo il numero dei contagiati in Italia sale di ora in ora.
Ansia e panico sono ormai diffusi nonostante le autorità costantemente dichiarano che la situazione è sotto controllo.
La paura di una pandemia ha portato alla proliferazione di fake news, riguardanti in particolare il mondo scuola, soprattutto sui social network non ultimo la chiusura delle scuole per altri giorni, la sospensione dei prossimi concorsi, la sospensione delle prove preselettive per il TFA sostegno V Ciclo previste per il 2 e 3 aprile, l’abolizione delle prove Invasi attese per il 2 marzo.
Prove Invalsi:
Per quanto concerne le prove Invalsi per le classi dell’ultimo anno di scuola, ricordiamo, che sono obbligatorie per l’ammissione agli Esami di Stato, come previsto dalla Legge 62/17 (“Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”), anche se i risultati delle prove saranno utilizzati solo a livello di scuola e non andranno a confluire nel curriculum dello studente, pertanto, non incideranno né sulla promozione né sul voto finale.
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- Scritto da Ciro Agizza
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Firmato ieri sera il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con ulteriori misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus, comprese quelle per il mondo della scuola.
Per effetto del provvedimento, sono sospesi fino al 15 marzo 2020 i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche. È possibile esercitare il diritto di recesso come previsto dal codice del turismo.
Fino al prossimo 15 marzo la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a cinque giorni avverrà solo dietro presentazione di certificato medico.
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- Scritto da Linda Tramontano
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Sembra un incubo ma ormai l’Italia è avvolta in un vortice e lo spettro del Coronavirus aleggia un po’ dappertutto, e dopo le prime misure precauzionali adottate per evitare che il contagio da epidemia si trasformi in pandemia, anche il Ministero dell’istruzione è sceso in campo. il Consiglio dei Ministri ha infatti deciso lo scorso 22 febbraio di evitare le gite d’istruzione in Italia e all’estero, oltre a disporre la chiusura delle scuole e delle Università in molte aree del nord d’Italia. A tali provvedimenti si sono aggiunte ordinanze sindacali di diversi comuni che hanno disposto la chiusura di altre scuole per motivi precauzionali per motivi legati alla presenza di persone provenienti dalle zone a rischio, come ad esempio in Irpinia, dove il sindaco di Valle Lauro, ha predisposto la chiusura delle scuole per il rientro di due docenti tornati venerdì scorso, da Codogno, proprio da dove è partita proprio l’epidemia.
Stamane si è riunita a Roma la task force del Ministero dell’Istruzione impegnata nella gestione del coronavirus. Erano presenti gli alti vertici del Ministero, la Vice Ministra Anna Ascani, rappresentanti della Protezione Civile, dei pediatri, i referenti territoriali del Ministero, i rappresentanti delle Associazioni dei genitori e degli studenti, realtà pubbliche e private che supporteranno l'azione del MI nei prossimi giorni.
La ministra Azzolina, dalla sua pagina Facebook, ha dichiarato che le ore di lezioni perse in questa settimana dagli studenti di Liguria, Emilia Romagna, Trentino, Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia non dovranno essere recuperate, e che: "Al momento ci sono scuole chiuse in alcune Regioni come misura precauzionale. La situazione è in evoluzione, stiamo valutando tutti gli scenari. Il diritto alla salute in questo momento viene prima di tutto, ma non vogliamo farci trovare impreparati. Stiamo studiando soluzioni per la didattica a distanza. Vogliamo garantire un servizio pubblico essenziale ai nostri studenti”.
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- Scritto da Imma Paone
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Oggi alle 18:30 il consiglio dei Ministri si è riunito in via straordinaria per le emergenze dovute ai casi di coronavirus in Italia.
Due decreti per fronteggiare l'emergenza:
- Il primo decreto varato riguarda le misure per contenere i contagi
- L'altro decreto, al vaglio nei prossimi giorni, per le misure economiche straordinarie per le aree colpite.
Il Premier Conte ha così dichiarato: «Abbiamo adottato un decreto legge con misure per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica. Lo scopo è tutelare il bene della salute degli italiani. Oggi avevamo l'urgenza di disporre delle misure straordinarie urgenti, ma nei prossimi giorni faremo un altro decreto con varie sovvenzioni e misure, indennizzi e cassa integrazione per sopperire e rimediare al disagio economico».
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- Scritto da Barbara Bianchessi
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Tutti si chiedono quali siano le priorità del Ministro Lucia Azzolina per il 2020. Possiamo dedurle dall’Atto di indirizzo politico istituzionale per l’anno 2020 firmato il 7 febbraio dal ministro anche se, in realtà, nel documento, non sono ancora presenti “gli obiettivi”, che saranno inseriti nella programmazione strategica del Ministero dell’Istruzione.
Vediamo però nel dettaglio fino ad oggi le priorità espresse:
- lo studente al centro: Il ministro ha spiegato di aver «voluto che al primo posto ci fossero le studentesse e gli studenti». Alla base di questo pensiero vi è il desiderio di realizzare la piena attuazione all’articolo 34 della Costituzione, che impone di rimuovere ogni ostacolo che si frapponga al pieno sviluppo della persona umana consentendo ad ogni studente di raggiungere i gradi più alti dell’istruzione. Si pensa quindi ad una scuola dove lo studente sia il protagonista, sia al centro dell’azione educativa. Sarà quindi necessario superare la classica lezione frontale a favore di una partecipazione degli studenti nella costruzione del sapere. «Servono più risorse per questo, ma ci sono anche tanti fondi che non sono stati spesi e che possono essere recuperati. Dobbiamo pure pensare a una didattica più innovativa e coinvolgente».
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- Scritto da Linda Tramontano
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Lo spacchettamento del Miur ha originato numerosi cambiamenti all’interno del ministero e anche se gli organigrammi sono quasi tutti completi, è atteso un nuovo regolamento che definisca gli assetti del nuovo ministero. Lo scorso 24 gennaio il Consiglio dei Ministri, ha nominato Max Bruschi alla guida del Dipartimento istruzione e Giovanna Boda al Dipartimento delle Programmazione, Risorse umane e finanziarie.
Maxi Bruschi potrebbe essere messo alla guida della direzione generale del personale scolastico da cui dipendono tutti i bandi dei concorsi, in quanto risulta l’unica ad essere sprovvista di titolare.
Chi è Maxi Bruschi?
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- Scritto da Linda Tramontano
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La Ministra Azzolina con un post su Facebook ha annunciato che un emendamento del Milleproroghe ha stanziato 55 milioni di euro per aumentare l'organico e diminuire così il numero di alunni nelle classi a partire da quelle dove ci sono ragazzi con disabilità. Si comincerà dalla scuola secondaria di secondo grado.
Tutti conosciamo e in modo particolare chi vive la scuola, di quanto fatiscenti, obsoleti e fragili siano gli edifici scolastici e di come le aule risultino completamente inadeguate a contenere il numero degli alunni permessi, senza tralasciare le diverse esigenze degli alunni frequentanti i diversi ordini di scuola e che vengono collocati in ambienti sempre meno indicati e sfavorevoli all’apprendimento.
La normativa vigente (Legge n. 133/08- DPR 81/09) prevede delle regole differenti per la composizione delle classi a seconda del grado e dell’ordinamento di riferimento a cui il Dirigente scolastico deve attenersi nella fase di assegnazione degli studenti nelle classi, vediamo quali sono: