Tutti si chiedono quali siano le priorità del Ministro Lucia Azzolina per il 2020. Possiamo dedurle dall’Atto di indirizzo politico istituzionale per l’anno 2020 firmato il 7 febbraio dal ministro anche se, in realtà, nel documento, non sono ancora presenti “gli obiettivi”, che saranno inseriti nella programmazione strategica del Ministero dell’Istruzione.
Vediamo però nel dettaglio fino ad oggi le priorità espresse:
- lo studente al centro: Il ministro ha spiegato di aver «voluto che al primo posto ci fossero le studentesse e gli studenti». Alla base di questo pensiero vi è il desiderio di realizzare la piena attuazione all’articolo 34 della Costituzione, che impone di rimuovere ogni ostacolo che si frapponga al pieno sviluppo della persona umana consentendo ad ogni studente di raggiungere i gradi più alti dell’istruzione. Si pensa quindi ad una scuola dove lo studente sia il protagonista, sia al centro dell’azione educativa. Sarà quindi necessario superare la classica lezione frontale a favore di una partecipazione degli studenti nella costruzione del sapere. «Servono più risorse per questo, ma ci sono anche tanti fondi che non sono stati spesi e che possono essere recuperati. Dobbiamo pure pensare a una didattica più innovativa e coinvolgente».
- Inclusione scolastica: per “inclusione scolastica” si deve intendere la piena integrazione non soltanto degli studenti con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento, con situazioni di svantaggio socio – economico, linguistico, culturale ma anche degli studenti con alto potenziale. Per questo il ministro ha affermato: «Dobbiamo aumentare il personale specializzato sul sostegno, fare più formazione e dare rapida attuazione alle nuove norme in materia. Il nuovo ciclo di specializzazione sul sostegno partirà a breve».
- Contrasto alla dispersione scolastica: nonostante i recenti dati rilevino come la dispersione scolastica sia in calo, in alcune regioni d’Italia il problema persiste. Per questo il Ministro prevede «stanziamenti di risorse economiche finalizzati non solo alla creazione di ambienti di apprendimento maggiormente adeguati, sia sotto il profilo strutturale delle scuole che della dotazione tecnologica, ma anche all’avvio di sperimentazioni metodologiche che sappiano rinnovare la didattica delle discipline, rendendola maggiormente rispondente agli stili di apprendimento dei giovani, e rafforzare gli apprendimenti di base, la cui salda acquisizione costituisce la condizione indispensabile per la prosecuzione degli studi».
- alleanza educativa: si sottolinea l’importanza ormai indiscussa della Scuola come comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, rilanciando il valore dell’alleanza educativa tra scuola, famiglia, ambiente delle comunità locali e attività integrative.
- Valorizzazione e sviluppo professionale del personale scolastico: consapevole della necessità di promuovere, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, il valore sociale di tutte le professionalità della scuola il Ministro focalizza il suo impegno per la promozione della formazione di tutto il personale scolastico (ATA- Dirigenti – Personale Docente), sia in ingresso che in tutto l’arco della vita professionale.
- La scuola sul territorio: Tra gli obiettivi del sistema nazionale d’istruzione e formazione vi è la promozione di un percorso formativo integrato, che si proponga quale scopo primario la formazione e la crescita personale dello studente, non solo all’interno ma anche all’esterno del contesto scolastico. A questo proposito il ministro intende realizzare iniziative per valorizzare e rafforzare i percorsi ITS quale leva per il rilancio economico e la riconversione professionale.
- Identità culturale, cittadinanza, sport, educazione civica: un obiettivo fondamentale del percorso d’istruzione e formazione è rappresentato dall’educazione di ogni studente alla cittadinanza attiva, alla legalità e al rispetto delle regole. Per la Ministra è necessario «educare i giovani a una cittadinanza attiva, alla sostenibilità ecologica, sociale, economica promuovere l’innovazione e le competenze digitali. Stiamo chiudendo le Linee guida sull’educazione civica e faremo partire quanto prima la formazione dei docenti».
- Innovazione digitale per la didattica, la semplificazione amministrativa e l’abbattimento della burocrazia per le scuole: a questo proposito il Ministro non si limita a parlare solo di innovazione digitale per la didattica attraverso l’implementazione di ambienti di apprendimento innovativi forniti di adeguate soluzioni tecnologiche promuovendo la formazione dei docenti, studenti e personale ATA sulle tematiche dell’innovazione digitale, ma anche dell’introduzione di tutti quegli strumenti atti a semplificare l’attività amministrativa.
- Attuazione delle politiche di coesione e dei programmi comunitari e Internazionalizzazione: altra priorità del Ministro è la promozione del processo di internazionalizzazione delle istituzioni scolastiche attuabile attraverso la partecipazione delle scuole a progetti di portata europea e internazionale e all’instaurazione di relazioni di collaborazione con istituzioni scolastiche di altri Paesi, favorendo programmi di mobilità, individuale o di gruppo, ed esperienze di studio all’estero, rivolte non soltanto agli studenti, ma anche al personale docente; sostenendo iniziative dirette a migliorare la conoscenza delle culture e delle lingue straniere, a partire dalla scuola dell’infanzia e primaria. Priorità alla riqualificazione dell'edilizia scolastica, al potenziamento delle dotazioni tecnologiche delle scuole.
- Sostenibilità ecologica, sociale, economica: La Scuola è la sede naturale per l’attuazione di progetti educativi sulla tutela dell’ambiente, sulla sostenibilità economica e sociale, sulla cittadinanza globale e la preservazione del patrimonio culturale del nostro Paese
- Restituzione efficace dei dati ed efficienza nei pagamenti: punto fondamentale per i docenti supplenti. Il Ministro si impegna a garantire pagamenti più rapidi.
- Prevenzione della corruzione, trasparenza e vigilanza: in linea con le previsioni del Piano Nazionale Anticorruzione, del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e del Piano della Performance, il Ministero si impegna a supportare il processo di programmazione, monitoraggio e valutazione dell’amministrazione e del sistema scolastico, al fine di favorire la diffusione di buone prassi improntate a criteri di legalità, efficienza e trasparenza, intesa quale accessibilità totale e integrale fruibilità dei dati nella disponibilità dell’amministrazione.
- Il Sistema nazionale di valutazione: stupisce senza dubbio che il Sistema nazionale di valutazione, istituito dal D.P.R. 80/2013 e attivato a partire dall’anno scolastico 2014/15 sia all’ultimo posto delle priorità del ministro. Viene però evidenziato come “questo rappresenti una opportunità di miglioramento e di accompagnamento per il sistema scolastico. Alla luce delle esperienze già compiute, è necessaria una revisione che semplifichi e armonizzi le procedure, evitando duplicazioni e sprechi, e sottolinei l’obiettivo di individuare le misure necessarie per aiutare le istituzioni scolastiche a migliorare il proprio servizio al Paese e a colmare i divari territoriali”. Siamo quindi fiduciosi che nonostante collocato all’ultimo posto il Ministro abbia bene in mente quanto sia importante per la scuola valutare i risultati ottenuti e la qualità delle sue prestazioni, in rapporto ai bisogni e alle aspettative degli utenti e del territorio, al fine anche di modificare/integrare l’offerta formativa in modo da rispondere in maniera sempre più ottimale alle richieste della società.
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