La traccia di storia torna tra i temi proposti allo scritto della maturità. Il ministro Fioramonti aveva più volte dichiarato di voler reinserire la materia agli esami e oggi ha dato l’ufficialità in un’intervista a “La Repubblica”.
Così il ministro dell’Istruzione annuncia la svolta: “Siamo riusciti a reintrodurla sotto la prova di tipo B, che prevede l’analisi e la produzione di un testo argomentativo. La nostra nuova clausola dispone che una delle tre tracce incluse nella prova di tipo B sia obbligatoriamente dedicata alla storia. Prima la commissione poteva scegliere se dedicare le tracce alla storia o alla filosofia, alla letteratura o all’arte. Adesso la storia non è più facoltativa, ma diventa obbligatoria. È il primo passo di un percorso che prevede il rafforzamento dello studio di questa materia nelle scuole di ogni ordine e grado”.
Riguardo al problema dei programmi di storia dell'ultimo anno, che raramente riescono ad arrivare alla contemporaneità, o persino alla II Guerra mondiale: "Questo è un terreno su cui vogliamo aprire un dialogo con gli storici. Il mio obiettivo è ottenere una periodizzazione diversa che consenta agli insegnanti dell'ultimo anno di dedicare le lezioni di storia all'intero Novecento: non solo le due guerre mondiali con fascismo, comunismo e nazismo, ma anche il periodo che resta sempre nell'ombra ossia il secondo dopoguerra, il processo di industrializzazione, il boom economico, la globalizzazione". Nell'ultimo anno, insiste Fioramonti "il Novecento deve acquistare centralità, ma non può essere trascurato il percorso storico precedente".
Il rischio, comunque, è che la traccia di storia rimanga la meno scelta tra quelle proposte. Negli ultimi anni, infatti, era stata scelta, in media, dal 3% degli studenti.
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