I dirigenti scolastici oggi, 30 ottobre, si sono riuniti a Roma per protestare contro l'impossibilità di garantire la sicurezza negli edifici scolastici da loro diretti secondo quanto prescritto dal D.Lgs.81/2008. Si tratta della protesta di Dirigenti dello Stato che esercitano la loro attività in edifici scolastici di proprietà degli Enti Locali (Comuni per le scuole del primo ciclo e Province o Città metropolitane per le scuole del secondo ciclo) e cioè degli Enti pubblici che ai sensi dell'art.3 della Legge 23/1996, hanno la competenza di provvedere alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici italiani.
Circa 700 presidi da tutta Italia con caschetti "simbolici" e striscioni si sono riuniti in piazza Bernardino da Feltre a Roma, a due passi dal Miur, per ribadire che servono scuole più sicure e per richiamare l'attenzione sulla grande responsabilità gestionale dei dirigenti scolastici davanti alla legge in senso penale, civile e patrimoniale, di quello che può accadere nelle strutture di proprietà di Comuni e Province. Una protesta scatenata dalla condanna in Cassazione e dalla sospensione dallo stipendio di Franca Principe, dirigente dell'istituto Pisacane di Sapri. Un caso arrivato al terzo grado di giudizio che risale al 2011 quando un suo studente nei giorni degli orali della Maturità cadde da un lucernaio ferendosi gravemente.
L'unica a subirne le conseguenze fu lei, non l'ente responsabile della manutenzione. Questo il punto sollevato dal presidio che ha manifestato portando a casa l'impegno del Miur di prendere a cuore questo problema e di prevedere un emendamento nella finanziaria per scuole più sicure. I dirigenti contestano l'impossibilità di ottemperare ad obblighi di legge legati alla sicurezza e al DLGS 81/08, senza avere alcuna risorsa né di personale né economica in merito e rimanendo tuttavia responsabili in tutte le sedi di quello che può succedere ai loro alunni.
Altra nota dolente è relativa alla vigilanza nelle scuole e a quello che può accadere con un numero inadeguato di collaboratori scolastici, come dimostra il recente caso dell'incidente di Milano con un alunno deceduto per le ferite riportate nella caduta dal vano della scala. L'organico dei collaboratori andrebbe assegnato tenendo conto non solo del numero degli alunni, come accade oggi, ma anche secondo la distribuzione degli spazi e dei plessi.
In merito alla protesta è intervenuta la portavoce del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera, Virginia Villani, già dirigente scolastica: "Questa mattina ho incontrato, con la collega di commissione Cultura Vittoria Casa, una delegazione dei dirigenti scolastici scesi in piazza per chiedere la modifica del D.Lgs. 81/2008 che definisce la loro responsabilità in materia di sicurezza scolastica e sollecitare la messa in sicurezza dei nostri edifici scolastici. Ho ribadito alla delegazione che il tema è una mia priorità fin dal primo giorno di legislatura, perché non si può avere qualità dell'istruzione se prima non si garantisce agli studenti e a tutti gli operatori del settore scolastico la vivibilità e la sicurezza degli spazi".
"In Italia 22.000 scuole su 42.000 sono state costruite prima del 1970 con criteri non antisismici e sono prive delle necessarie certificazioni. Il 59% degli istituti non ha il certificato di prevenzione degli incendi. Consapevole di questa problematica, ho subito presentato una proposta di modifica del D. lgs. 81/2008, per definire una volta per tutte di chi siano le responsabilità in merito alla sicurezza degli edifici scolastici" riprende Villani.
"La sicurezza è un problema prioritario per il MoVimento 5 Stelle e per il nostro Governo e la tematica abbraccia la delicata questione della responsabilità, civile e penale dei dirigenti scolastici. Con la normativa vigente attualmente, le loro responsabilità dipendono dal potere decisionale e di spesa di altri soggetti come Comuni, Province, Regioni, privati e Stato centrale. Sono questi, per legge, i veri "proprietari" degli edifici scolastici e quindi responsabili, in pieno, dal punto di vista civile e penale, delle loro omissioni. Perché in caso di incidenti o problemi la responsabilità ricade invece sui dirigenti scolastici ? Per mettere fine a questa stortura, insieme colleghi in commissione Cultura abbiamo presentato una proposta di legge sulla sicurezza nelle scuole e, contestualmente, la proposta di modifica del D.Lgs. 81/2008, così da definire gli obblighi di sicurezza e le responsabilità dei proprietari, circoscrivendo il ruolo dei Dirigenti Scolastici: una norma quindi, che garantirà al personale e ai bambini scuole sicure e al tempo stesso assicurerà una migliore ripartizione delle responsabilità tra Dirigenti scolastici ed enti proprietari" conclude la deputata del MoVimento 5 Stelle.