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PSN Esame di stato di I GradoLa ministra Azzolina dalla sua pagina Facebook, attraverso un video, si è rivolta agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado che dovranno sostenere l’esame finale. Un modo quello della ministra di comunicare anche alle famiglie e ai docenti quanto era già stato preannunciato, “i piccoli della scuola” impegnati nel primo esame della loro vita, sosterranno l’esame on line. La ministra rivolgendosi agli studenti ha detto:”Ragazzi, si parla tantissimo in questi giorni, sui giornali o nei tg, dei vostri fratelli più grandi, degli studenti dell'Esame del secondo ciclo, quella che tutti chiamano ancora la Maturità. Ed è normale, perché è “l’esame” che chiude il percorso scolastico e porta i ragazzi nel mondo adulto. Però io credo che dobbiamo dedicare la stessa attenzione anche a voi, che state per concludere il primo ciclo e vi preparate a fare un grande salto e ad entrare nella scuola dei ‘grandi’.

La ministra Azzolina ha fatto presente che sarà un esame diverso quello che i ragazzi ricorderanno come “l’esame fatto al tempo del Covid-19”. Chi fra di noi non ricorda gli esami che hanno accompagnato le tappe della nostra vita e della nostra crescita. L’esame di terza media è uno di questi, ma sarà un esame anomalo, fatto di paure legate al momento e anche alla mancanza dei confronti con i propri compagni, degli abbracci e delle speranze condivise.

Per gli studenti con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento, assegnazione e valutazione di questo lavoro da preparare a casa avverranno naturalmente sulla base del piano educativo individualizzato e del piano didattico personalizzato.

Nella valutazione di fine anno si terrà conto del percorso scolastico, dell’impegno profuso e verrà preso in considerazione anche la discussione dell’elaborato presentato.

Gli insegnanti di classe si riuniranno, sempre a distanza, per lo scrutinio finale
Di seguito riportiamo tutti i dettagli del testo della bozza per gli esami di stato conclusivi della scuola secondaria di primo grado allegata all'articolo.

bambinaLa ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, ha presentato al Comitato tecnico scientifico un piano per l’infanzia così da permettere ai bambini e ai ragazzi di riappropriarsi in qualche modo degli spazi esterni, dopo questo lungo periodo di lockdown. Tale piano, ideato dalla ministra Bonetti è frutto della collaborazione con l’Istituto degli innocenti di Firenze, una delle più antiche istituzioni italiane dedicate alla tutela dell’infanzia, dopo aver raccolto il parere del tavolo tecnico a cui hanno partecipato Miur, Anci, Upi e regioni.

Nei prossimi giorni il Cts dovrà esprimersi a riguardo, mentre rimane ancora dubbia la riapertura dei servizi educativi per la fascia 0-6 anni e per i quali si è istituita una specifica Commissione tecnica presso il ministero dell’istruzione.       

Vediamo quali sono le principali attività previste dal piano per l’infanzia di seguito illustrate:

PSN Miur Si è tenuto oggi l’incontro tra Miur e sindacati per illlustrare il protocollo di sicurezza sui prossimi Esami di Stato e l’avvio del nuovo anno scolastico. La ministra Azzolina ha presentato ai sindacati una bozza contenente i punti individuati dal protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico.

Per quanto riguarda gli esami di Stato la ministra ha ribadito come aveva già annunciato ieri alla Camera durante l’audizione del question time, che si terranno in presenza salvo il caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti richiedano diversamente, applicando il principio di differenziazione e di adeguatezza, prevendendo in alternativa che i "lavori delle commissioni e le prove di esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altre modalità telematica sincrona”. Gli esami di Stato rappresentano una sorta di prova del nove prima del rientro a scuola a settembre. Per garantire la massima sicurezza ai docenti e dei 463 mila maturandi, il Miur si avvarrà dell’aiuto della Protezione civile, della Croce rossa e dell’Associazione Pediatri per lo svolgimento degli esami di maturità in presenza.

Tra le misure previste nella bozza illustrata ai sindacati misurazione della febbre, genitori fuori dalle scuole il più possibile e tamponi in caso di febbre. Ma anche utilizzo di mascherine, percorsi differenziati nei corridoi, ingressi delle classi distanziati. Di seguito indichiamo le misure contenute nella bozza presentata ai sindacati.

PSN Colloquio Esame di StatoIl Ministro Azzolina ha presentato oggi ai sindacati, in collegamento in video conferenza, il contenuto delle tre ordinanze in via di emenazione in attesa dell'esame del CSPI riguardanti la valutazione degli apprendimenti, la conclusione dell'anno scolastico del primo ciclo dell’istruzione e gli esami di Stato. Argomento quest'ultimo che sarà oggetto di un ulteriore e specifico incontro tra le parti, previsto per domani 7 maggio, in cui saranno forniti dettagli sulle condizioni di sicurezza per lo svolgimento dei colloqui orali previsti al termine del secondo ciclo dell’istruzione. Durante l'audizione è stato confermato che l'esame di Stato del I ciclo sarà sostenuto a distanza dagli studenti con l'invio di un elaborato che dovrà essere trasmesso dall’alunno preventivamente e discusso on line alla presenza dell’intero consiglio di classe, mentre invece gli esami di Stato del II ciclo saranno sostenuti dagli studenti in presenza con tutte le dovute misure atte a garantire la sicurezza con un colloquio che sarà articolato in tre fasi della durata massima di un'ora. Sarà tuttavia prevista la possibilità di richiedere di sostenere il colloquio a distanza per studenti che abbiano documentate difficoltà a presenziare in relazione all'emergenza covid.

Di seguito riportiamo tutti i dettagli emersi durante l'informativa tra ministero e sindacati:

PSN Esame stato in presenza Oggi alla Camera la Ministra Azzolina, durante l'audizione del question time, ha dato altre delucidazioni riguardanti gli esami di stato comunicando che a brevissimo, ai sensi dell’art 1 del decreto 22/2020, sarà pubblicata l’ordinanza relativa agli esami di stato del secondo ciclo di istruzione di quest’anno.

La prova consisterà in un unico colloquio orale, della durata massima di un’ora, spiega la Azzolina che assicura "anche quest’anno l’esame di Stato sarà serio”, nonostante l’emergenza Coronavirus. 

La ministra ha ribadito che nonostante la grave situazione emergenziale che sta attraversando il nostro Paese, anche quest’anno l’esame di Stato sarà serio e si terrà conto della tutela della salute e delle difficoltà negli apprendimenti affrontate dagli studenti proprio a causa dell’emergenza non ancora conclusa.
La ministra ha poi anticipato alcuni dettagli presenti nell’ordinanza :

PSN Didattica mista

Mentre in Italia infuria il dibattito sull'esame di Stato con petizioni di docenti, studenti e famiglie per evitare il colloquio orale in presenza e si critica la proposta della ministra Azzolina di riaprire a settembre la scuola attivando una didattica mista con metà classe in presenza e l'altra metà collegata on line a seguire le lezioni a distanza, in Spagna, dove le scuole pure resteranno chiuse fino a settembre, il ministero dell’Istruzione spagnolo e le regioni autonome stanno prendendo in serissima considerazione la possibilità di riprendere le attività con una didattica mista. Una misura che convince le autorità spagnole che per il nuovo anno scolastico stanno pensando di stabilire un massimo di 15 alunni per classe divisa tra studenti che vanno in aula e altri che seguono le lezioni online. Aule spagnole che, come quelle italiane, soffrono dell'affollamento delle cosiddette "classi pollaio" visto che attualmente in alcune regioni possono essere composte fino a 28 studenti, mentre nelle scuole superiori addirittura fino a 40 presenze contemporanee.
Una soluzione, quella spagnola, dettata sia dalla necessità di arrivare in breve tempo a misure concretamente attuabili visto che come spiega in un articolo il quotidiano spagnolo El País, "non ci saranno fondi per aumentare l’organico e ampliare gli spazi, quindi l’ipotesi più probabile è una didattica mista con le presenze in aula alternate tra mattina e pomeriggio o a giorni alterni, e il resto fatto da casa”.

Una soluzione che non sarebbe applicata però per le piccole comunità rurali, realtà presenti anche in Italia, specie nelle comunità montane, che contando pochi alunni continueranno a funzionare in maneira tradizionale, senza dover ricorrere alle lezioni online. La sfida per le autorità spagnole, sarà riuscire a organizzare la didattica nei centri urbani, avendo le autorità educative la consapevolezza che, a meno che non si arrivi a una svolta radicale nella lotta al virus, a settembre le misure di distanziamento sociale dovranno continuare ad essere rigidamente applicate.

PSN Esame stato in presenzaLo scorso 29 aprile la Ministra Azzolina ha annunciato che  gli esami di Stato si svolgeranno in presenza il 17 giugno con un’unica prova, quella orale. La notizia ha aperto una accesa discussione nel mondo della scuola, nelle famiglie e tra i maturandi dividendosi tra i sostenitori dell’esame in presenza e quelli che invece preferirebbero sostenerlo on line, ipotesi iniziale che il ministero dell’istruzione  aveva sostenuto nel caso le scuole non avessero riaperto entro il 18 maggio.
Il governo per motivi di sicurezza, pur essendo migliorato il trend dei contagiati positivi al Covid-19, ha deciso che le scuole, prevedibili luoghi di diffusione dei focolai del virus, dovranno riaprire a settembre in quanto la contaminazione fra studenti ed insegnanti avrebbe conseguenze devastanti.
La ministra Azzolina in diverse interviste ha assicurato che gli esami di maturità saranno espletati garantendo la massima sicurezza ai docenti e agli studenti e che a giorni sarà diffusa l’ordinanza con il relativo protocollo di sicurezza, validato dal Comitato Tecnico Scientifico, nel quale saranno date tutte le indicazioni per svolgere gli esami in serenità.

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Nei giorni scorsi la ministra Azzolina aveva dichiarato: “l’idea è che metà studenti vadano in classe per metà settimana e l’altra metà collegata da casa a seguire quello che l’altra metà della classe fa in presenza. Così che la socialità resta, il programma va avanti per tutti quanti”. 

L’idea ha suscitato molte critiche in primis da parte dei genitori preoccupati di chi si occuperà dei loro figli quando saranno a casa con la DAD mentre loro si recheranno a lavoro; in primis genitori di bambini frequentanti le scuole primarie

Ma critiche sono state mosse anche da parte della politica e dei sindacati sostenendo l’impossibilità di raggiungere tutti gli studenti a meno di predisporre un piano di investimenti in dispositivi e connessioni. 

Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl scuola, aveva avvertito che in particolare per chi frequenta la scuola primaria «non si può pensare a una didattica davanti a uno schermo per quattro-cinque ore».

Da qui un dietro front della ministra Azzolina che ha precisato, in un'intervista al Fatto quotidiano, che «sono solo proposte. Prevediamo soluzioni flessibili in base all'età ma in piena sicurezza».