Si è tenuto oggi l’incontro tra Miur e sindacati per illlustrare il protocollo di sicurezza sui prossimi Esami di Stato e l’avvio del nuovo anno scolastico. La ministra Azzolina ha presentato ai sindacati una bozza contenente i punti individuati dal protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico.
Per quanto riguarda gli esami di Stato la ministra ha ribadito come aveva già annunciato ieri alla Camera durante l’audizione del question time, che si terranno in presenza salvo il caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti richiedano diversamente, applicando il principio di differenziazione e di adeguatezza, prevendendo in alternativa che i "lavori delle commissioni e le prove di esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altre modalità telematica sincrona”. Gli esami di Stato rappresentano una sorta di prova del nove prima del rientro a scuola a settembre. Per garantire la massima sicurezza ai docenti e dei 463 mila maturandi, il Miur si avvarrà dell’aiuto della Protezione civile, della Croce rossa e dell’Associazione Pediatri per lo svolgimento degli esami di maturità in presenza.
Tra le misure previste nella bozza illustrata ai sindacati misurazione della febbre, genitori fuori dalle scuole il più possibile e tamponi in caso di febbre. Ma anche utilizzo di mascherine, percorsi differenziati nei corridoi, ingressi delle classi distanziati. Di seguito indichiamo le misure contenute nella bozza presentata ai sindacati.
L'incontro tenutosi in videoconferenza tra le organizzazioni sindacali rappresentative dell’area dirigenziale “istruzione e ricerca” e il Ministero dell’istruzione, rappresentato dalla stessa Ministra Azzolina affiancata dal Capo di Gabinetto, dott. Fiorentino, e i Capi dei due Dipartimenti, dott.ssa Boda e dott. Bruschi.
La Ministra ha innanzitutto fatto presente che va pianificata la riapertura delle sedi scolastiche, poiché gli altri settori hanno già riaperto o sono in procinto di farlo nelle prossime settimane. Per riavviare le attività scolastiche in presenza, però, ritiene necessaria la sottoscrizione di un protocollo di sicurezza specifico. Al riguardo, la Ministra ha precisato che le varie attività, compreso l’esame di Stato conclusivo del II ciclo, ripartiranno solo ed esclusivamente previo parere favorevole del comitato tecnico-scientifico, tenuto conto dell’andamento epidemiologico. Ha infine puntualizzato che il protocollo potrà essere sottoscritto solo dopo essere stato validato, sotto il profilo sanitario, dal comitato.
Obbligo delle mascherine
Il protocollo pone massima attenzione alla sicurezza del personale con prescrizioni poste in capo ai dirigenti scolastici, individuati dal Dlgs 81/08, testo unico sulla sicurezza, quali datori di lavoro del personale in servizio presso ciascuna istituzione scolastica. Dovranno garantire l'informazione e la formazione del personale e di tutti coloro che entrano nelle scuole e a programmare un piano per la sanificazione e pulizia periodica degli ambienti. Sarà inoltre previsto l’obbligo delle mascherine per docenti in classe oltre che nei corridoi per tutti gli adulti che entreranno negli edifici scolastici a qualsiasi titolo. Per quanto riguarda gli studenti sarà da valutare rispettando le norme generali che riguardano i minori.
Ingressi scaglionati con una classe ogni quarto d’ora
Gli ingressi delle classi saranno scaglionati con cadenza temporale di almeno 15 minuti per evitare code di studenti come quelle che si sono formate in questi mesi davanti ai supermercati. Gli accessi degli esterni dovranno essere ridotti al minimo e solo su appuntamento e per i fornitori con specifica programmazione. Personale scolastico, probabilmente collaboratori scolastici, effettuerà la misurazione delle febbre obbligatoriamente per tutti gli adulti e per i minori che manifestino sintomi. Saranno mantenute miure di distanziamento sociale sia negli spazi interni che esterni della scuola quali corridoi palestre e cortili. Saranno inoltre vitati assembramenti all’entrata e all’uscita con il deflusso dell'utenza che dovrà avvenire possibilmente attraverso porte diverse.
I percorsi
Con specifica segnaletica a terra, lungo i corridoi e gli spazi a servizio delle aule e gli ambienti per le attività didattiche, saranno indicati percorsi ddifferenziati da seguire per gli spostamenti all’interno degli edifici. Le aule se non sufficientemente capineti dovranno contenere meno studenti per garantire il mantenimento delle distanze di sicurezza. A tale scopo potranno essere usate anche palestre, laboratori, aule magne, biblioteche e qualsiasi ambiente utile ad ospitare attività didattiche, se sarà necessario trovare nuovi spazi per distanziare classi e alunni.
Questi i punti salienti illustrati dalla dott.ssa Boda durante la presentazione della bozza di protocollo formulata dall’Amministrazione al termine del quale i partecipanti sono stati invitati ad inviare le loro eventuali proposte di modifica e integrazione.
In merito la delegazione dei rappresentati di ANP ha espresso dubbi sulla bozza proposta presentando, a loro parere, aspetti troppo incerti ma apprezzando l’ampia disponibilità a rivederla. In particolare pur ritenendo che il protocollo sia assolutamente necessario è necessario assicurare che sia privo di ambiguità e non presenti margini interpretativi che potrebbero comportare rischi per la salute collettiva, esponendo i dirigenti a responsabilità improprie.
In merito allo svolgimento in presenza dell’esame di Stato hanno inoltre ribadito che se il Governo lo riterrà fattibile e in condizione di piena sicurezza, i dirigenti scolastici sono pronti a rispondere delle responsabilità che gli competono, ma non di altre di cui dovrà farsi carico il Governo. Per questo sono necessarie regole chiare e, soprattutto, rispettose delle competenze e delle prerogative di ciascuno.
L’ANP ha infine chiesto che il protocollo contenga anche previsioni specifiche per le scuole italiane all’estero, in termini di armonizzazione della normativa italiana e di quella nazionale, e che il concorso a DSGA sia espletato in termini utili per assegnarne i vincitori alle istituzioni scolastiche già a settembre.
Lo Snals-Confsal, presente all'incontro, ha posto invece l’accento su alcune importanti aspetti dello svolgimento degli esami in presenza:
- Chi sanificherà le scuole ?
- Chi provvederà a dotare il personale Ata di idonee attrezzature anti-contagio ?
- Esiste un programma adeguato di formazione per contenere i rischi da contagio covid-19 ?
- Si è previsto cosa comporterà, in termini di spostamenti, il raggiungimento delle sedi di lavoro da parte dei docenti residenti in altre regioni ?
- Perché l’Università ha consentito e consente gli esami di laurea a distanza mentre si pone un veto invalicabile agli esami di Stato a distanza ?
- Al nord la curva dei contagi è ancora molto alta ed al sud non si conoscono ancora gli effetti dell’allentamento del lockdown.
Domande a cui, secondo lo Snals, il Miur non ha risposto lasciando spazio a perplessità sull'effettiva possibilità di effettuare gli esami di Stato in condizioni di piena sicurezza