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ScuolaIl Comitato Tecnico Scientifico nei giorni scorsi ha diffuso un nuovo documento con una serie di FAQ per rispondere ad alcuni dei quesiti pi frequenti circa le indicazioni da seguire per riaprire le scuole a settembre in totale sicurezza. Il documento è stato elaborato a seguito di numerosi incontri e confronti tra le organizzazioni sindacali, il ministero dell’istruzione, le associazioni, gli enti regionali e locali e tutti coloro che sono impegnati affinché le attività didattiche, educative e formative possano realizzarsi in maniera omogenea in tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio., le cui indicazioni dipenderanno dall’evoluzione epidemiologica e che sarà quindi in continuo aggiornamento. Ricordiamo che il Decreto Ministeriale 39 del 26 giugno 2020 ha previsto un Piano Scuola per la ripartenza dell’anno scolastico al fine di raprire le scuole in tutta sicurezza secondo le indicazioni del CTS. Di seguito riportiamo i i chiarimenti del CTS per ognuna delle problematiche evidenziate da tutti gli attori del tavolo di confronto:

sicurezza Un importotante protocollo di intesa è stato siglato iL 9 luglio fra Ministero dell’Istruzione, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Associazione Nazionale Comuni Italiani, Unione delle Province d'Italia e sindacati del settore costruzioni. Il protocollo stabilisce che la messa in sicurezza si realizzi attraverso specifici interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che attraverso eventuali nuovi lavori e che tutto ciò “avvenga nel pieno e totale rispetto dei diritti dei lavoratori, della corretta applicazione dei CCNL dell’edilizia, della massima prevenzione e sicurezza nei cantieri secondo principi di trasparenza e legalità”.

In questi mesi estivi i cantieri edili lavoreranno affinché a settembre le scuole siano pronte ad accogliere gli studenti, i docenti e tutto il personale scolastico in piena sicurezza. Il Protocollo siglato verte sui seguenti punti:

scuola2La ministra Azzolina nel corso della sua visita all’ICS Giovanni Falcone di Palermo, prima tappa del suo tour per partecipare ai Tavoli regionali sulla ripartenza dell’anno scolastico, ha annunciato uno stanziamento di 236 milioni di euro per garantire il diritto allo studio di studentesse e studenti delle scuole secondarie di I e II grado al fine di favorire coloro che provengono da famiglie meno abbienti e garantire così il diritto allo studio di tutti gli studenti.

Le scuole potranno accedere alle risorse partecipando all’Avviso pubblicato sul sito del Ministero e i fondi potranno essere richiesti dalle ore 10.00 del 13 luglio 2020 alle ore 15.00 del 23 luglio 2020.

 Le scuole secondarie di primo grado avranno a disposizione fino a 100 mila euro e 120 mila quelle di secondo grado sulla base del numero di studenti e di altri indicatori relativi sia al disagio negli apprendimenti sia al contesto socio-economico di riferimento delle scuole. Potranno aderire anche le scuole paritarie secondarie di primo e di secondo grado non commerciali.

I fondi potranno essere utilizzati per acquistare libri di testo scolastici digitali e/o cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) da destinare, anche in comodato d’uso, alle studentesse e agli studenti che vivono in condizioni di svantaggio.

lucia azzolina 2 695x391La ministra Azzolina stamane in commissione al Senato ha annunciato che farà richiesta al Ministero dell'Economia e delle Finanze di fare oltre 80.000 assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per l'anno scolastico 2020/2021. Iniziativa che dimostra la volontà di questo governo di riaprire a settembre le scuole in sicurezza ma di garantire anche la presenza dei docenti in classe. L’annuncio dei giorni scorsi di 236 milioni di euro messi a disposizione degli studenti provenienti da famiglie meno abbienti, delle scuole secondarie di I e II grado per acquistare libri di testo scolastici digitali e/o cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) da destinare, anche in comodato d’uso, così come anche il finanziamento di 855 milioni di euro per dare la possibilità alle scuole di effettuare interventi di manutenzione straordinaria, appaiono determinanti ma non sufficienti  se nelle classi mancheranno i docenti.

test sierologici jpg

Già nelle scorse settimane, riflettendo sulle modalità di riapertura delle scuole a settembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il ministro della  Salute Roberto Speranza avevano condiviso  la necessità di effettuare test sierologici a tutto il personale della scuola, prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Nel corso di un’intervista a La Repubblica, il ministro Speranza ha infatti precisato di aver proposto alle Regioni di introdurre “test sierologici sui lavoratori, molecolari sulla popolazione scolastica“. 

L’indicazione consegnata dal Comitato tecnico scientifico al Governo è chiara: due settimane primadell’avvio delle lezioni in tutti gli istituti italiani sarà necessario effettuare il test sierologico che fornisce risposta quasi immediata. Successivamente, per chi risulterà positivo, si procederà con il tampone e, in caso di conferma, scatterà la quarantena

conte e azzolinaL’uscita della bozza del Piano Scuola 2020/2021, fatta circolare martedì scorso, aveva creato non pochi dissapori e amarezze non solo nel mondo della scuola ma anche fra i Sindacati e al governo dove l’opposizione, ma anche parte della maggioranza, si era schierata contro le indicazioni contenute nel documento. Nello stesso incontro tenutosi il 25 giugno, in Conferenza Stato-Regioni, il Presidente Stefano Bonaccini aveva chiesto un rinvio di 24 ore al fine di consentire un approfondimento dell’ultimo testo del “Piano scuola 2020-2021”, documento che riguarda la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione.

In conferenza stampa a Palazzo Chigi è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte: “Ci siamo predisposti, con le linee guida, per ritornare in sicurezza a settembre. Abbiamo un ulteriore miliardo che stanziamo per ulteriori investimenti sulla scuola, che ci dovrà consentire di avere una scuola più moderna, sicura e inclusiva. E nel Recovery Fund un importante capitolo sarà dedicato proprio agli interventi sulla scuola". La ministra Azzolina nel suo intervento ha spiegato:

covid scuolaIl Piano Scuola 2020-2021 ha ricevuto l'ok da parte di tutte le regioni e ora la data di inizio lezioni è ufficiale: il 14 settembre si torna a scuola. Anche il rientro a settembre non è stato però privo di polemiche. L'unica regione infatti a far eccezione è la Campania, dove il Presidente della regione De Luca si è opposto alla suddetta data parlando di rientro il 24 settembre.

Dal canto suo la Ministra Azzolina si è detta ottimista nel trovare una soluzione anche col governatore campano.

Molti sono poi i punti oggetto del Piano Scuola, frutto del confronto con le varie regioni e in cui si è cercato di contemperare tutte le esigenze delle varie realtà scolastiche e di chi ci lavora e studia.

Le linee guida

Di seguito cerchiamo di sintetizzare le linee guida per quello che sarà un rientro a scuola diverso, per studenti e personale scolastico, ma opportunamente studiato per fare in modo che le lezioni potranno svolgersi in perfetta sicurezza:

Ministero istruzioneCome ha annunciato ieri la ministra Azzolina, giovedì saranno definite Le Linee guida insieme alle Regioni e nel frattempo è possibile visionare una bozza del Piano Scuola 2020/2021 che deve essere ancora integrata e che verrà poi presentata ufficialmente prima del fine settimana.

Nel documento viene precisato che la ripresa delle attività in presenza a settembre avverrà nel pieno rispetto delle indicazioni stabilite dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) nel documento ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico e le modalità di ripresa delle attività didattiche per il prossimo anno scolastico ", approvato lo scorso 28 maggio 2020 e successivamente aggiornato.

Per organizzare e pianificare il rientro a scuola in ciascuna regione saranno organizzati degli appositi Tavoli   regionali, insediati   presso   gli   Uffici   Scolastici   Regionali   del   Ministero dell’Istruzione a cui parteciperanno i soggetti gli operatori coinvolti nell’ ambito del sistema di istruzione. A livello locale, si organizzeranno apposite Conferenze dei servizi, su iniziativa dell’Ente locale competente, allo scopo di monitorare le criticità delle singole istituzioni scolastiche e raccogliere   le istanze provenienti dalle scuole con particolare riferimento a spazi, arredi, edilizia al fine di individuare soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi.

Compito dei Tavoli regionali sarà quello di coordinare le azioni indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico, inclusi il trasporto scolastico e I ‘assistenza agli alunni con disabilità, e avviare le risoluzioni di eventuali problematiche che si potrebbero presentare.