La ministra Azzolina nel corso della sua visita all’ICS Giovanni Falcone di Palermo, prima tappa del suo tour per partecipare ai Tavoli regionali sulla ripartenza dell’anno scolastico, ha annunciato uno stanziamento di 236 milioni di euro per garantire il diritto allo studio di studentesse e studenti delle scuole secondarie di I e II grado al fine di favorire coloro che provengono da famiglie meno abbienti e garantire così il diritto allo studio di tutti gli studenti.
Le scuole potranno accedere alle risorse partecipando all’Avviso pubblicato sul sito del Ministero e i fondi potranno essere richiesti dalle ore 10.00 del 13 luglio 2020 alle ore 15.00 del 23 luglio 2020.
Le scuole secondarie di primo grado avranno a disposizione fino a 100 mila euro e 120 mila quelle di secondo grado sulla base del numero di studenti e di altri indicatori relativi sia al disagio negli apprendimenti sia al contesto socio-economico di riferimento delle scuole. Potranno aderire anche le scuole paritarie secondarie di primo e di secondo grado non commerciali.
I fondi potranno essere utilizzati per acquistare libri di testo scolastici digitali e/o cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) da destinare, anche in comodato d’uso, alle studentesse e agli studenti che vivono in condizioni di svantaggio.
Secondo la ministra Azzolina:” L’emergenza coronavirus ha messo a dura prova il sistema scolastico, ma anche molte famiglie che stanno affrontando difficoltà economiche impreviste. Con questo intervento puntiamo a tutelare il diritto allo studio, secondo quanto previsto dalla Costituzione. E a dare un supporto concreto a chi deve sostenere spese anche importanti per i figli in vista del nuovo anno scolastico”.
Ricordiamo che nell’ambito di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico a favore di Province e Città metropolitane, venerdì scorso la ministra Azzolina ha firmato un decreto per il finanziamento di 855 milioni di euro alle scuole secondarie, la ministra ha affermato che “Si tratta di un importante investimento che interessa le scuole secondarie di secondo grado e che è il punto di arrivo di un grande lavoro di coordinamento che è andato avanti, in questi mesi, tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’Unione delle Province d’Italia (UPI) e l’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI).
Sarà il presidente del Consiglio a firmare il decreto e poi con apposito D.L. dell’istruzione verranno ripartite le risorse alle Province, saranno gli Enti locali a comunicare gli interventi che vorranno attuare tenendo conto degli edifici scolastici presenti sul territorio e anche della platea scolastica.
Il ministero dell’istruzione si sta impegnando anche su un altro fronte, infatti ha chiesto all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata un elenco di strutture che possano essere usate come aule. A tal riguardo Nicola Morra Presidente della Commissione antimafia del Parlamento ha affermato:” Abbiamo avviato il lavoro istruttorio per reperire spazi funzionali alle attività didattiche. Dobbiamo capire che quest’ultime non devono essere esercitate solo secondo i canoni dell’architettura scolastica classica. Ci sono molti beni nei capoluoghi di provincia che possono servire per ricavare qualche spazio per le scuole in modo da abbattere le cosiddette classi pollaio”. Già da quest’estate Morra insieme alla ministra Lucia Azzolina ha pensato di attivare una sperimentazione: Faremo dei campi di educazione alla legalità e contrasto alla mafia sui beni agricoli. Se uno vuol essere scuola, come diceva don Lorenzo Milani, lo può essere anche in un bosco, in un vigneto”. La Commissione antimafia è pronta a coinvolgere testimoni d’eccezione a favore dei ragazzi che sceglieranno di fare questa esperienza.