Mobilità

PSN Pasticcio MobilitàSi è conclusa la prima settimana di incontri tra il MIUR e le organizzazioni sindacali per la stesura del nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’a.s. 2017/2018. Nell’attesa del rush finale, che nelle intenzioni delle parti dovrebbe essere nella settimana entrante, facciamo il punto della situazione che si ricava esaminando tutti i vari resoconti sindacali.

Sono stati esaminati i primi 18 articoli del CCNI e questi sono i punti che i resoconti sindacali danno come definitivi

Mobilità treno PSNSembra che finalmente i sindacati si siano accorti della campagna di "diffamazione" che circonda ultimamente il mondo degli insegnanti accusati da ogni parte di essere una categoria troppo protetta e che non si accontenta mai. Questo tam tam mediatico assordante riesce purtroppo a coprire il lavoro sconosciuto e silenzioso della maggioranza dei docenti, che ogni giorno si rimbocca le maniche, macina chilometri, supera l'ottusità della burocrazia e le difficoltà logistiche, argina le falle, copre le carenze strutturali storiche e crede ancora che "...l'obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto."(J. Piaget)

Riportiamo quindi questo comunicato unitario delle OO.SS., pubblicato a margine dei resoconti sindacali congiunti in merito all'incontro del 10/01/2017

"In relazione a quanto pubblicato in questi giorni sulla mobilità degli insegnanti rendono, a nostro parere, necessarie alcune precisazioni, con l’augurio che, a partire da una maggior consapevolezza dei limiti sempre più evidenti di una Buona Scuola che così buona non si sta rivelando, si possa finalmente iniziare una proficua discussione nel merito, per trovare possibili correttivi ai problemi rimuovendone le vere cause.

Mobilità stazione centrale PSNSono ancora in corso e in pieno svolgimento al MIUR le trattativa per definire il testo del CCNI sulla mobilità per l’anno scolastico 2017/2018. Secondo quanto comunicato dalle OO.SS. i lavori seguono un fitto calendario di incontri che impegneranno le delegazioni tutti i giorni dalle 9 alle 19, fino a giovedì 19 gennaio compreso. 
Il confronto ha preso avvio con l'esame di una bozza di articolato proposta dall'Amministrazione. Il testo presentato dal Miur conteneva parti che, essendo state elaborate provvisoriamente dal Miur prima dell'accordo del 29 dicembre, sono risultate superate alla luce dei contenuti dell'accordo stesso. Proprio facendo riferimento all’originaria versione del documento, alcune testate on line hanno ieri dato impropriamente molto risalto a questioni in realtà già ampiamente superate. 
Nel merito del lavoro condotto sull'articolato, sono state definite in dettaglio nuove regole per i trasferimenti in accordo a quanto sottoscritto il 29 dicembre relativamente a:

stazione centrale

Un’attenta lettura del documento ufficiale relativo all’intesa raggiunta tra sindacati e ministero riguardo alla mobilità porta ad una serie di riflessioni.

La premessa necessaria, riportata anche nel documento, è che il contratto di mobilità, come è sempre stato, è valido solo per il prossimo anno scolastico, ovvero per i movimenti che verranno effettuati nella primavera 2017. Da aggiungere, soprattutto per i neoimmessi, è il fatto che questo accordo riguarda i trasferimenti e i passaggi di ruolo. Nulla viene invece stabilito per le assegnazioni provvisorie che, come d’uso, sono oggetto di specifica contrattazione che si svolge solitamente alle porte della stagione estiva.

PSN Pasticcio MobilitàIl Miur esprime apprezzamento per l'intesa raggiunta con i sindacati sulla mobilità in un comunicato nel quale si danno maggiori dettagli anche sul numero di scuole che si potranno indicare nella domanda di trasferimento precisando che si potranno esprimere sedi scolastiche sia nella mobilità provinciale che interprovinciale. Nel comunicato si fa inoltre riferimento anche alla trasformazione dei posti dall'organico di fatto a quello di diritto senza tuttavia quantificarne l'effettivo numero di cattedre che saranno trasformate. Il Ministro Fedeli sembra dunque voler mettere una toppa al  pasticcio della mobilità che lo scorso anno stravolse migliaia di docenti con la mobilità forzata decisa da un algoritmo oscuro di cui non si ancora potuto conoscere il codice. Restano tuttavia aperte le criticità già evidenziate da PSN in questo articolo. Questo il comunicato diffuso dal Miur:

mobilità valigiaAnnunci soddisfatti dalle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l'accordo dopo diverse ore di incontro con i vertici del Miur. Ma, dopo gli esiti infausti dello scorso anno, è davvero un accordo positivo per i docenti che attendono la nuova procedura di mobilità per ricongiungersi ai propri familiari ? PSN ha analizzato il comunicato unitario diffuso dai sindacati e chiarisce cosa di concreto c'è da attendersi sui punti che trionfalmente annunciano l'accordo.

Nel comunicato possiamo leggere il seguente primo punto "tutti potranno presentare liberamente domanda di mobilità scegliendo tra scuola, ambito o provincia con il conseguente superamento del vincolo triennale" .
E' evidente che se si permetterà la mobilità su scuola piuttosto che su ambito serve necessariamente una deroga alla 
legge 107 che al comma 73 aveva previsto che dal 2016/17 la mobilità dei docenti può avvenire esclusivamente su ambito. E' pertanto necessario un passaggio in parlamento per emendare il comma succitato al fine di consentire domanda di trasferimento su scuola invece che su ambito.

Allo stesso modo se si toglie il vincolo triennale di permanenza su stessa provincia per i docenti immessi lo scorso anno è comunque necessaria una deroga al testo unico dlgs 297/97. Nel comunicato inoltre non si affronta in nessun modo la questione dei docenti immessi quest'anno entro settembre 2016, hanno ancora obbligo di mobilità, come è stato sempre per i neoimmessi, per assegnazione della sede definitiva o dovranno permanere nella sede ottenuta dopo l'immissione in ruolo con la chiamata diretta con incarico triennale ?

mobilità valigiaComunicato Unitario

Nella mattinata di oggi, 29 dicembre, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal hanno siglato l’accordo con cui vengono sciolti i nodi politici che hanno condizionato finora l’avvio di una vera trattativa sulla mobilità del personale scolastico per il 2017/2018. Le organizzazioni sindacali esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto che attesta un cambio di metodo coerente con l’accordo firmato lo scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati per la ripresa di corrette relazioni sindacali e un riequilibrio del rapporto tra leggi e contrattazione a favore di quest’ultima.

Gli elementi propri dell’accordo sono il frutto di un meticoloso lavoro di mediazione favorito anche dall’atteggiamento di attenzione e apertura al dialogo assunto dalla Ministra Fedeli a partire dall’incontro del 22 dicembre.

mobilità valigiaNuovo terremoto sulla mobilità, il TAR, con diverse sentenze appena pubblicate, respinge i ricorsi contro l'O.M. 241/2016 che ha regolato i trasferimenti dei docenti. Ricorsi a cui tantissimi docenti avevano partecipato dopo la pubblicazione degli esiti in cui si erano visti traferire sparati via dalle province di assunzione come palle da cannone. Il Tar del Lazio, dopo aver in un primo momento emesso ordinanze cautelari favorevoli, ravvisando un fumus boni iuris (quindi una fondatezza del ricorso)con le sentenze che PSN mostra in anteprima, ha invece respinto i ricorsi, invocando il difetto di giurisdizione in merito e indicando quale organo competente il tribunale del lavoro.
Tutto da rifare quindi per i docenti che speravano di vedere risolta per via giudiziaria al Tar la controversia sulla loro titolarità sugli ambiti territoriali decisi dall'oscuro algoritmo che li ha sparati a caso nelle varie province d'italia senza uno straccio di trasparenza come dovrebbe essere in una qualsiasi procedura ad evidenza pubblica riguardante un dipendente statale.
E dovranno iniziare tutto da capo, con costi molto più alti, tentando la via giudiziaria al giudice del lavoro con tempi che sono ben più lunghi del TAR visto che in alcune province i tribunali ordinari sono oberati di liti pendenti con tempi che vanno facilmente oltre i 5 anni.