Mobilità

Mobilità professionale docente

Professionisti Scuola ripropone il suo utilissimo servizio per i docenti alle prese con la prossima mobilità 2017: il calcolo del punteggio sia per la mobilità territoriale che per la mobilità professionale.
Con la sottoscrizione dell'intesa per l'ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo tra MIUR e Sindacati Scuola sono state ridefinite le regole della mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2017/2018. 
Parliamo di 
mobilità professionale nel caso di passaggi di ruolo o di cattedra tra gradi di istruzione, tipologie di posto e classi di concorso. Ad  esempio, un docente dell’infanzia che si sposta alla primaria e viceversa; o un docente della secondaria che passa dalla titolarità su una classe di concorso ad un'altra ad esempio su stesso grado (passaggio di cattedra) o su altro grado (passaggio di ruolo).
Il punteggio per mobilità professionale  sarà definito dalla somma di due distinte voci:

Mobilità stazione centrale PSNSi approssima l'apertura della fase della cosiddetta mobilità. Durante l'incontro di oggi Tra Miur e sindacati, previsto per trovare la quadra sulle procedure della chiamata diretta, saranno probabilmente ufficializzate le date in cui i docenti di ruolo delle scuole di ogni ordine e grado potranno presentare le domande di mobilità. Il periodo indicato sarà probabilmente la seconda metà di marzo, dal 14 al 31 con una possibile estensione anche ai primi giorni di aprile con il termine che potrebbe essere fissato al 3 aprile. 
I termini per la presentazione delle domande di trasferimento e passaggio da parte degli educatori dovrebbero invece andare dal 10 al 28 aprile, mentre, per il personale Ata, il periodo utile per la presentazione delle istanze dovrebbe andare dal 26 aprile al 16 maggio.

Di seguito riepiloghiamo le date per presentazione delle domande e pubblicazione degli esiti:

precedenze militariCon la prossima apertura delle nuove procedure per la mobilità, tantissimi docenti faranno domanda per riavvicinarsi a casa. I trasferimenti sono una specie di salto nel vuoto, anche se quest’anno, con il ritorno alla mobilità ordinaria, la richiesta sarà facoltativa e non più obbligatoria per la maggioranza dei docenti. Restano sempre le incognite sui posti disponibili (al di là dei posti vacanti per pensionamento o residui da immissioni 2016, la maggior parte si formano durante i movimenti stessi, quindi fare previsioni è davvero impossibile), mentre invece sono ormai definite le categorie di persone che possono godere di precedenza.

Ma come opera la precedenza? Le domande di coloro che rientrano nel disposto dell’art 13 del nuovo CCNI vengono esaminate prima delle altre, seguendo strettamente l’ordine gerarchico indicato dallo stesso articolo 13. All’interno di ogni precedenza, si opera per punteggio e in caso di parità, prevale il docente anagraficamente più anziano.

Nei social di Professionisti Scuola Network spesso ricorrono domande relative a docenti coniugi di militari. Vediamo dunque di chiarire come opera questa precedenza, che nell’art. 13 si trova al punto VII.

precedenzeCon la prossima domanda di mobilità, i docenti che avranno le maggiori possibilità di avvicinarsi a casa saranno quelli che avranno i requisiti per una delle precedenze previste dal CCNI.  Tra queste quella per assistenza ad un parente per cui il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sulla mobilità prevede una precedenza secondo quanto disposto dall’art .13, al punto quattro. 

C’è una novità, quest’anno, rispetto allo scorso anno: la precedenza per assistenza congiunto è salita di una posizione, scavalcando il personale trasferito d'ufficio negli ultimi otto anni richiedente il rientro nel comune di precedente titolarità'.

Ma in quali casi esattamente è prevista la precedenza e per quale grado di parentela ? Analizziamo dunque il disposto del punto quattro dell’art. 13 per capire quali sono i requisiti per poter utilizzare la precedenza e ottenere priorità nelle domande di mobilità.

mobilitàOperazioni preliminari alla prossima roulette della mobilità stabiliranno una serie di condizioni di partenza per alcuni docenti che potrebbero influire in maniera importante sugli esiti delle domande di trasferimento. Il Miur ha infatti pubblicato una nota ministeriale del 7 febbraio che contiene delle indicazioni propedeutiche alle operazioni di mobilità che definiranno, tra l'altro, la classe di concorso di partenza secondo le nuove tabelle e unificheranno gli organici di scuole distribuite su più sedi con ulteriore possibilità di avere esuberi e soprannumerari. Sono infatti necessari alcuni interventi prima dell’apertura delle funzioni per l’invio delle domande di trasferimento da parte degli interessati e la programmazione tempestiva di alcune operazioni che si aggiungono per quest’anno alle normali attività connesse alla gestione di questa procedura.

Quali sono quindi le novità sottolineate dalla nota ministeriale? Innanzi tutto viene ribadito che a partire dal prossimo anno scolastico saranno definitivamente attuate le previsioni normative che riguardano la creazione dell’unico organico dell’autonomia scolastica in tutte le istituzioni statali e la modifica delle classi di concorso della scuola secondaria sulla base del D.P.R. 19/16.

Per questo si rende necessaria la riassegnazione in automatico dei docenti della scuola secondaria sulle nuove classi di concorso e su un’unica sede di organico per ciascuna autonomia, fatte salve le sezioni speciali (carcerarie, ospedalieri, sperimentali e per l’istruzione degli adulti), che verrà fatta dal GESTORE del SISTEMA SIDI.

Questo significa che qualsiasi istituzione scolastica organizzata su più scuole, avrà un’unica graduatoria interna dei docenti, suddivisi per CDC e non più legati alla sede di servizio.

Mobilità territoriale docente

Professionisti Scuola anche quest'anno ripropone il suo utilissimo servizio per i docenti alle prese con la prossima mobilità 2017: il calcolo del punteggio sia per la mobilità territoriale che per la mobilità professionale.
Con la sottoscrizione dell'intesa per l'ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo tra MIUR e Sindacati Scuola sono state ridefinite le regole della mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2017/2018 con la possibilità di esprimere fino a 5 istituzioni per la titolarità su scuola.
Parliamo di 
mobilità territoriale nel caso di trasferimento tra scuole, ambiti territoriali, comuni, province, anche di regioni diverse, fermo restando il grado di istruzione, il tipo posto e la classe di concorso. 
Il punteggio per mobilità territoriale cosiddetto "trasferimento" sarà definito dalla somma di tre distinte voci:

MIUR

Sulla mobilità 2017 restano molto distanti le posizioni tra MIUR e OO.SS. sul tema fondamentale che riguarderà l’assegnazione dei docenti dagli ambiti territoriali alle scuole, che dovrà avvenire con la chiamata diretta ribattezzata, solo per addolcire la pillola, “chiamata per competenze”.
Chiamata diretta che riguarderà la stragrande maggioranza dei docenti alle prese con la domanda di mobilità visto che saranno davvero esigue le possibilità di ottenere titolarità su scuola, sia per il ridotto numero di posti disponibili, che andranno in maggioranza a chi potrà vantare precedenze ad esempio per 104, e sia per la possibilità di esprimere soltanto 5 sedi come preferenza. Il Miur ha presentato, in barba agli accordi del 29 dicembre 2016, un elenco lunghissimo di 36 criteri da cui i dirigenti scolastici potranno scegliere per formare i bandi e inoltre vuole ridimensionare il ruolo del collegio dei docenti, a cui era stato promesso di restituire centralità. Di seguito riportiamo i pareri dei sindacati con le criticità da superare per poter arrivare alla firma definitiva del contratto:

Tanti sono i docenti che saranno alle prese con la prossima domanda di mobilità per tentare di avvicinarsi o tornare definitivamente a casa vicino i propri affetti. Uno dei tasti più dolenti e con cui dovranno fare i conti però è il complesso sistema delle precedenze, che hanno un'influenza decisiva nell'esito dei trasferimenti, regolato dall'art. 13 nel nuovo contratto collettivo nazionale per la mobilità dei docenti. 

Le precedenze sono raggruppate sistematicamente per categoria e sono funzionalmente inserite, secondo l’ ordine di priorità, nelle operazioni della sola mobilità territoriale per le quali trovano applicazione, fatta eccezione per il solo punto 1) che vale anche per la mobilità professionale.Ricordiamo che in caso di parità di precedenza e di punteggio, prevale chi ha maggiore anzianità anagrafica.

I docenti che ottengono la titolarità di ambito a seguito di precedenza vengono collocati d'ufficio dal competente Ufficio scolastico secondo l'ordine di trasferimento sull'ambito nella prima scuola disponibile del comune in cui si applica la precedenza o, in mancanza di disponibilità, in comuni viciniori prima della procedura di individuazione per competenze. Questo significa che, come già sperimentato lo scorso anno, i docenti con precedenza titolari su ambito non sono interessati dalla chiamata diretta.

Data la complessità del sistema, presentiamo una tabella riassuntiva utile per orientarsi.

Precedenza trasferimenti 2017 1

Di seguito le tabelle con le altre precedenze