Mobilità

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La lunga attesa dell’ordinanza relativa alla mobilità dei docenti che vogliono cambiare sede o ordine di scuola o classe di concorso per il prossimo anno scolastico si protrae ben oltre le aspettative iniziali.

La firma precoce dell’ipotesi di contratto alla fine dello scorso gennaio aveva lasciato aperta la speranza di una rapida pubblicazione della relativa ordinanza, con conseguente possibilità di fare domanda presto e di ricevere (che è poi la cosa importante) altrettanto presto l’esito, così da poter nuovamente organizzare la vita di migliaia di docenti. Molti di essi infatti vivono sempre sulle spine o con le valige pronte, spesso vittime di sistemi apparentemente “alieni” nel senso di lontanissimi da una dimensione quotidiana fatta di famiglia, di aspettative di una carriera dignitosa, di una posizione che permetta di dare il meglio nelle classi, un “meglio” che è fatto anche di continuità oltre che di formazione ed aggiornamento.
Oggi dovrebbe essere il giorno della pubblicazione dell'ordinanza, ci auguriamo però che tra i tanti nodi al pettine ancora da chiarire siano ben definite anche procedure legate al meccanismo delle preferenze che, se non ben compreso, potrebbe portare ad esiti inattesi e poco piacevoli specie per chi dovrà esprimere con unica domanda mobilità sia provinciale che interprovinciale.

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La decisione di chiudere l'accordo sulla chiamata diretta è solo politica. In sostanza le deroghe potrebbero essere messe in sicurezza prima che i tempi diventino maturi per eventuali sentenze (e ricordiamo che tra quelle che stanno più a cuore ai docenti ci sono quelle contenute nell'ipotesi di contratto sulla mobilità ancora in stand by).

Mobilità stazione centrale PSNSi dilatano ancora i tempi per l'emanazione dell'ordinanza sulla mobilità attesa con ansia da tantissimi docenti. Eppure sembrava intenzione del Miur chiudere la partita in tempi rapidi, in un primo momento addirittura per metà febbraio, ma invece ad oggi la mobilità è in stand by, ferma ai box, in uno stallo da cui sembra sia difficile uscire se non per metà aprile. Ma a preoccupare di più ancora, al di la della trattativa su chiamata diretta, non ancora conclusa, sono aspetti fondamentali dei meccanismi che regoleranno la prossima mobilità. Aspetti che, come sveleremo in un articolo in preparazione dalla redazione di PSN, sono stati completamente ignorati nelle diverse occasioni di incontri con le OO.SS. e che potrebbero portare di nuovo caos nell'algoritmo che sarà approntato, se non tenuti in considerazione, trasformando in un nuovo incubo la prossima estate dei docenti in cerca dell'agognato trasferimento vicino ai propri affetti. Ci auguriamo quindi che al di la della partita politica sulla chiamata diretta siano affrontate anche le questioni tecniche che PSN evidenzierà scongiurando quindi nuovi errori nell'algoritmo della mobilità che getterebbero nello sconforto migliaia di docenti. Anche perchè leggendo i resoconti sindacali, anche dopo l'incontro svoltosi lo scorso 28 marzo al MIUR, sembra che non siano state assolutamente considerate tali questioni tecniche. La sensazione è che Ministero e governo si stiano incartando su chiamata diretta e contesa tra MEF e Miur sui 25 mila posti aggiuntivi promessi da Renzi e annunciati dalla Giannini prima del referendum con la trasformazione dell'organico di fatto in diritto nel terrore di perdere ulteriori consensi in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Resoconti che, come riportiamo di seguito, raccontano parzialmente gli aspetti appena descritti:

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Il Tar Lazio con la sentenza 3769 depositata lo scorso 22 marzo 2017, dà ragione a Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal che insieme avevano presentato ricorso contro il Miur per non aver fornito gli atti da cui poter desumere la procedura (l’algoritmo) in base alla quale sono state effettuate le operazioni di mobilità dei docenti per l’a.s. 2016/17.

perdente posto….Sovrannumerario… chi era costui ?” Parafrasando maldestramente Manzoni, la domanda corre veloce nei corridoi delle scuole in questi giorni. In attesa della nuova lotteria della mobilità (l’ordinanza deve ancora uscire e non si sa bene quando accadrà), molte segreterie si stanno portando avanti con il lavoro, chiedendo ai docenti di compilare alcuni moduli, utili per stilare la graduatoria interna (non appena uscirà l’ordinanza definitiva sulla mobilità). La graduatoria interna ha sostanzialmente un unico scopo: individuare, nei casi di contrazione dell’organico, i docenti soprannumerari, cioè coloro che vedono svanire la loro cattedra a causa della diminuzione degli alunni (o per altre cause, meno frequenti a dire la verità, come il dimensionamento della rete scolastica)

Cosa succede quando un docente viene dichiarato soprannumerario?

PSN Posti liberi per mobilità e immissioni 2017 18Ancora un'esclusiva di PSN che ha elaborato per primo i dati appena rilasciati sul portale open data del MIUR. Dunque dopo la elaborazione dei dati sui pensionamenti, PSN con un lavoro imponente di analisi dei dati grezzi messi a disposizione dal Miur è riuscito a recuperare informazioni fondamentali per le prossime di mobilità e immissioni in ruolo ottenendo il quadro esatto delle disponibilità in organico di diritto e di fatto e degli incarichi di supplenza affidati ai precari nell'anno scolastico 2016-17. Il quadro che ne emerge è una evidente sconfessione delle promesse del governo Renzi che con le immissioni previste dalla Buona Scuola doveva ridurre a numeri esigui il precariato. Ad oggi invece ancora nel 2016-17 sono state oltre 125 mila le supplenze con 73.731 incarichi su posti comuni di cui 8.707 su organico di diritto e 65024 su organico di fatto. Oltre 52 mila le supplenze su sostegno con 7.236 in OD e 44.865 in OF. Dunque sono liberi e vacanti 15.943 posti totali in organico di diritto che sommati agli oltre 20 mila pensionamenti danno un totale di 36.045 posti subito disponibili per le operazioni di mobilità e successive di immissione in ruolo. Ma a questi posti dovrebbero aggiungersi anche quelli in organico di fatto che il governo aveva promesso, durante la campagna referendaria, di trasformare in OD e di cui sembra non sentirsi più parlare negli incontri con i sindacati che stanno avvenendo in queste settimane. Posti fondamentali per consentire ai docenti che proprio sul sostegno sono stati più penalizzati dagli errori dell'algoritmo della scorsa mobilità. 

Chi aveva pronosticato che oggi si sarebbe chiusa la partita ha evidentemente cantato vittoria troppo presto”. A pronunciare queste parole,il coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, Rino di Meglio.

Il 28 febbraio il Ministero ha convocato le OO.SS per procedere sull’informativa del testo riguardante le procedure della prossima mobilità 2017/18; durante l'incontro, l’amministrazione ha illustrato il contenuto che ha evidenziato numerose criticità evidenziate dalle organizzazioni sindacali, per garantire maggiore chiarezza nella  lettura del dettato contrattuale, evitando le problematiche emerse lo scorso anno.