“….Sovrannumerario… chi era costui ?” Parafrasando maldestramente Manzoni, la domanda corre veloce nei corridoi delle scuole in questi giorni. In attesa della nuova lotteria della mobilità (l’ordinanza deve ancora uscire e non si sa bene quando accadrà), molte segreterie si stanno portando avanti con il lavoro, chiedendo ai docenti di compilare alcuni moduli, utili per stilare la graduatoria interna (non appena uscirà l’ordinanza definitiva sulla mobilità). La graduatoria interna ha sostanzialmente un unico scopo: individuare, nei casi di contrazione dell’organico, i docenti soprannumerari, cioè coloro che vedono svanire la loro cattedra a causa della diminuzione degli alunni (o per altre cause, meno frequenti a dire la verità, come il dimensionamento della rete scolastica)
Cosa succede quando un docente viene dichiarato soprannumerario?
Il docente può fare una di queste tre cose
-Presentare domanda di trasferimento condizionata
-Presentare domanda di trasferimento volontaria (anche oltre la scadenza dei termini)
-Non presentare alcuna domanda
Cosa significa presentare domanda condizionata? Significa in parole semplici questo: se non fossi soprannumerario non presenterei domanda di trasferimento. Quindi presento domanda perché mi trovo nella condizione di soprannumerario e la mia domanda è valida solo finché questa condizione permane.
Questo comporta due cose: se durante i movimenti di trasferimento si riforma un posto nella scuola di provenienza (può accadere ad esempio se un collega della stessa cdc viene trasferito altrove oppure nel caso in cui la cattedra, nel nuovo organico, venga costituita con completamento di altri istituti.), il docente soprannumerario viene riassorbito nell’organico e preserva la continuità, quindi non si terrà conto della domanda di trasferimento condizionata.
Se invece il docente presenta domanda di trasferimento volontaria (ovvero la condizione di sovrannumerarietà non è il motivo per cui fa domanda, ma l’avrebbe presentata comunque), partecipa alle normali operazioni di mobilità alla pari di tutti gli altri docenti. L’essere soprannumerario non gli dà precedenza alcuna nei movimenti. Il docente partecipa in ogni caso al movimento per tutte le preferenze espresse anche se nel corso del movimento medesimo viene a cessare la sua posizione di soprannumero
Qualora il docente perdente posto non presenti domanda di trasferimento (condizionata o no), ovvero nessuno dei posti richiesti sia disponibile, il docente medesimo viene trasferito d'ufficio in una scuola dell'ambito di titolarità . In subordine, l'insegnante viene trasferito d'ufficio in una scuola di un ambito viciniore sulla base dell'apposita tabella di prossimità tra ambiti all'uopo predisposta e pubblicizzata prima dell'effettuazione dei movimenti
Tale operazione segue la mobilità dei titolari delle precedenze di cui all'art 13 e precede, nella sola provincia di titolarità, i trasferimenti a domanda.
Ove ciò non sia possibile per carenza di posti in tutti i comuni della provincia, il docente viene assegnato in soprannumero sull'ambito che comprende la scuola di precedente titolarità o incarico.
Quanto precede si attua, qualora nel corso delle operazioni di trasferimento non sia possibile riprendere in esame la posizione degli interessati, ai fini della loro assegnazione, nell'ordine, nel comune al quale appartenevano i posti soppressi, o ad una sede più vicina rispetto a quella precedentemente assegnata sulla base del citato elenco di viciniorietà.
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