Varie

Foto-CURIALa sentenza, come purtroppo previsto da PSN, esclude i docenti che abbiano maturato i 36 mesi su organico di fatto ossia con contratti al 30 giugno. Nessun diritto a stabilizzazione anche per precari abilitati con TFA o PAS, per loro in caso di requisiti solo risarcimento economico

A poche ore dal pronunciamento della Corte Europea, PSN chiarise ulteriormente gli effetti della sentenza sul futuro dei precari della scuola. Complice una informazione trionfalistica che riporta numeri spropositati (si legge di 250-300 mila soggetti interessati), tanti danno per certo che la sentenza appena emessa metterà fine al precariato dei docenti italiani abituati da sempre a proclami di sindacati e legali che ne preannunciavano l'arrivo come la panacea di tutti i mali. Molti docenti ci scrivono in redazione su quali saranno gli effetti della sentenza, chiedendo inoltre se si estenderanno a tutti i docenti in possesso di almeno 36 mesi di servizio indistintamente se siano o meno abilitati e/o presenti in Graduatoria ad esaurimento e se sarà necessario ricorrere ulteriormente per ottenere la stabilizzazione come in modo martellante sono tornate a consigliare ultimamente alcune sigle sindacali. PSN, in maniera disincantata, chiarisce, sentenza alla mano, gli scenari futuri al provvedimento della Corte Europea di Giustizia.

dirittoCome già chiarito in questo articolo il requisito per poter invocare la violazione della direttiva comunitaria 1999/70/CE per i docenti precari è l'aver stipulato almeno 36 mesi su contratto su posto vacante in organico di diritto al 31 agosto. 
La sentenza appena emessa ha inoltre sottolineato, come pure sempre sostenuto ed evidenziato da PSN, che non vi può essere alcun automatismo nelle immissioni dei docenti precari. Trattandosi infatti di un rinvio pregiudiziale, e cioè di quel meccanismo che consente ai giudici degli Stati membri di interpellare la Corte in merito all'interpretazione del diritto dell'Unione, la Corte non risolve la controversia nazionale. Va infatti valutato caso per caso dal giudice Nazionale decidendo per ciascuna causa conformemente alla decisione della Corte europea. Ma la stabilizzazione del docente precaria non è scontata e non è dovuta se si stabilisce che i requisiti posseduti dal ricorrente non siano quelli previsti dalla sentenza, ovvero tre anni di contratto su posto vacante e disponibile cioè su organico di diritto al 31 agosto
Ma quanti sono i precari che possono vantare i requisiti richiesti dalla setnenza europea. Sindacati e siti specialistici hanno sparato cifre spropositate tra i 250 e 300 mila allargando la platea anche ai docenti in graduatoria di istituto. Va fatta quindi chiarezza sui contesti che riguardano i precari che possono invocare in qualche modo la sentenza emessa, anche perché alcuni aspetti saranno comunque demandati all'interpretazione del giudice del lavoro e potrebbero avere valutazioni differenti da caso a caso.

Aggiornato con in esclusiva anche il Testo integrale della Sentenza appena emessa dalla Corte di Giustizia Europea.

Pubblichiamo in esclusiva il comunicato stampa appena emesso dalla Corte di Giustizia Europea sulla vicenda riguardante la reiterazione dei contratti a tempo determinato per il personale precario della scuola. 

Di seguito la conclusione della sentenza riportata nel Comunicato Stampa appena emesso:

l 354 CORTESale l'attesa per il giorno della verità, il 26 novembre quando alle 9,30 a Lussemburgo la Corte di Giustizia Europea leggerà la sentenza che tantissimi docenti precari stanno aspettando da tempo con ansia. Complice una informazione specialistica trionfalistica, tutti danno per scontato una sentenza storica che metterebbe fine al precariato dei docenti italiani. Molti docenti ci scrivono in redazione su quali saranno gli effetti della sentenza nel momento che sarà resa nota, chiedendo inoltre se si estenderanno a tutti i docenti in possesso di almeno 36 mesi di servizio indistintamente se siano o meno abilitati e/o presenti in Graduatoria ad esaurimento e se sarà necessario ricorrere ulteriormente per ottenere la stabilizzazione come in modo martellante sono tornate a consigliare ultimamente alcune sigle sindacali. PSN come nel suo stile, in maniera disincantata, torna a fare chiarezza sugli scenari futuri alla sentenza della Corte Europea di Giustizia, tanto osannata e attesa, anche alla luce dei nuovi orientamenti in tema di lavoro dettati dal Jobs Act voluto dal governo Renzi.

 

Dopo le due edizioni di Torino e Verona, il M5S organizza gli al Manzoni di Latina gli Stati Generali della Scuola, nei giorni 22-23 novembre 2014, che si concluderanno a Montecitorio lunedì 24. Latina diventa per due giorni il luogo in cui discutere di un'idea di scuola alternativa rispetto a quella attuale. 

Il M5S di Latina ha annunciato che costituirà un Osservatorio, in cui si continuerà a studiare e seguire la riforma, monitorando l'applicazione, i risultati e le criticità dei futuri provvedimenti normativi. Il M5S denuncia la crisi culturale della scuola di cui la riforma della "Buona Scuola" di Renzi non sembra toccare i punti fondamentali di questa situazione ormai endemica, considerate le molte voci di protesta e di dissenso che spesso rimangono inascoltate.

neoimmessiSta destando non poco sconcerto la nota 31120 diramata dall'AT Roma in data 18/11/2014 che negli intenti voleva dare dei chiarimenti in merito al superamento dell'anno di prova per i neoimmessi in ruolo su nomina giuridica ma che invece sta creando notevole apprensione a chi è stato immesso dopo il 1/09/2014 e sta prestando servizio con nomina a tempo determinato su classe di concorso affine. Se la nota dovesse essere applicata alla lettera e in maniera restrittiva, sarebbero infatti a rischio la validità dell'anno di prova per tali docenti neoimmessi. Riportiamo il testo della nota:

segretLa vicenda del riconoscimento del bonus di 6 punti ai docenti abilitati tramite SSIS, SFP e assimilati si arricchisce di nuovi dettagli. PSN è in grado di mostrare in esclusiva la nota del miur che ha destato notevole sconcerto presso lo studio legale De Santis, studio capofila incaricato da PSN per i ricorsi di ottemperanza, in quanto clamoroso e malriuscito escamotage per aggirare le sentenze, del Tar prima e del CdS poi, che hanno riconosciuto il diritto al bonus. Come si ricorderà, la nota era circondata da un alone di mistero visto che non era mai stata resa pubblica (forse ad evitare clamori e polemiche) ma era citata dall'AT di Milano in uno scambio di missive con lo Studio Legale a giustificare riconoscimento del bonus ad alcuni ricorrenti unicamente per il biennio 2009-11

Durante un confronto sull'organico di fatto del personale docente e Ata, relativo all'anno scolastico 2014/15 tra il Miur, rappresentato dal Direttore generale, M. Maddalena Novelli e le organizzazioni sindacali scuola, si è parlato anche di mobilità.