Tanti sono i docenti che a seguito delle operazioni di mobilità lamentano l'attribuzione di un ambito non rispondente al proprio punteggio denunciando errori grossolani nell'algoritmo utilizzato dal Miur. Il ministero ha fatto una parziale ammissione degli errori, classificandoli come anomalie e aprendo alla possibilità di rimediare con un tentativo di conciliazione. Una procedura che come abbiamo già scritto mette solo una toppa nella enorme falla aperta dagli esiti e che potrà avere accoglimento solo in determinate circostanze aprendo ad altre problematiche. Di seguito abbiamo indicato le modalità per aderire alla conciliazione e reso disponibile un modello da utilizzare.
Il tentativo di conciliazione si propone, presentando la relativa richiesta successivamente alla pubblicazione dei trasferimenti e dei passaggi di cattedra e di ruolo per l’a.s. 2016/2017 .
E’ previsto espressamente dall’art 17 del CCNI sulla mobilità dell’8 aprile 2016, che recita così
“1. Avverso le graduatorie redatte dal dirigente scolastico o dall’autorità/ufficio territoriale competente, nonché avverso la valutazione delle domande, l’attribuzione del punteggio, il riconoscimento di eventuali diritti di precedenza, è consentita la presentazione, da parte del personale interessato, di motivato reclamo, entro 10 giorni dalla pubblicazione o notifica dell’atto, rivolto all’organo che lo ha emanato. I reclami sono esaminati con l’adozione degli eventuali provvedimenti correttivi degli atti contestati entro i successivi 10 giorni. Le decisioni sui reclami sono atti definitivi.
2. Sulle controversie riguardanti le materie della mobilità in relazione agli atti che si ritengono lesivi dei propri diritti, gli interessati possono esperire le procedure previste dagli artt. 135, 136, 137 e 138 del CCNL 29/11/2007, tenuto conto delle modifiche in materia di conciliazione ed arbitrato apportate al Codice di Procedura Civile dall’art. 31 della legge 4 novembre 2010 n. 183.”(questo secondo capoverso riguarda principalmente la conciliazione)"
Giova ribadire, come già anticipato da PSN, che la conciliazione obbligatoria è stata abolita, nel suo carattere di obbligatorietà, dalla legge 4 novembre 2010 n 183, citata chiaramente nell’art. 17.
La richiesta del tentativo di conciliazione, debitamente datata e sottoscritta, deve essere presentata a mano o spedita con raccomandata AR o pec.Tempistica? La cosa non è chiara. Il termine di 15 giorni era tassativo per la conciliazione obbligatoria. Ora che la conciliazione non è più obbligatoria, le opinioni sono differenti. Il nostro consiglio è: se lo volete fare, fatelo al più presto.
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Entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta, l’amministrazione scolastica compie un primo esame sommario che può concludersi con l’accoglimento delle pretese del docente con conseguente decreto di rettifica, in caso contrario, depositato nel medesimo termine le proprie osservazioni presso l’ufficio di segreteria, il docente o il suo delegato potrà prendere visione. La conciliazione è fissata dall’ufficio di segreteria in una data compresa nei 15 giorni successivi al deposito delle osservazioni dell’amministrazione.
Ricordiamo che chi firma per accettazione la proposta del Miur (qualora ci sia) rinuncia al diritto di percorrere vie legali per vedersi riconosciuto quanto contestato. Pertanto invitiamo a non accettare proposte di conciliazioni insoddisfacenti o magari che prevedano soluzioni solo per quest' anno (con validità solo temporanea).
Nel compilare la domanda di conciliazione va allegata fotocopia del documento di identità del docente e tutti i materiali possibili a sostegno delle proprie argomentazioni. Sicuramente vanno allegati:
- la lettera notifica assegnazione ambito nazionale (la trovate su istanze, archivio 2016. Contiene la domanda da voi presentata con gli ambiti e il punteggio che vi è stato assegnato)
- la mail con la quale vi hanno comunicato l’esito della mobilità
- i bollettini pubblicati da usp con il resoconto degli esiti della mobilità
- Stralcio degli elenchi dei movimenti estratti dai file riassuntivi pubblicati anche da PSN dove si raccolgono gli esiti della mobilità nazionale (qui quelli di infanzia, primaria e I Grado).
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