Contratto e Retribuzione
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- Scritto da Anna Chiara
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Recuperare gli anni di servizio di preruolo non conteggiati nella ricostruzione di carriera è possibile ed utile ad accelerare il passaggio al successivo gradone di anzianità con conseguente aumento di stipendio. Questo è lo scopo del riallineamento della carriera. Vediamo insieme come funziona.
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- Scritto da Linda Tramontano
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L’incontro del 10 febbraio tra Miur e Sindacato è stato un prosieguo di quello avvenuto lo scorso tre febbraio, oggetto del dibattito il “Bonus docenti” che muta il suo vincolo di destinazione, legato al merito e alla decisione del dirigente scolastico e del comitato di valutazione, per confluire nel fondo di scuola (FIS) ed essere erogato a tutto il personale della scuola (Ata e docenti).
Secondo le nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2020, il dott. Jacopo Greco, direttore generale del Ministero dell’Istruzione, ha affermato di ritenere condivisibile l’interpretazione, già sostenuta dalle organizzazioni sindacali nell’incontro tenutosi lo scorso 3 febbraio, secondo cui l’utilizzo delle risorse del “bonus docenti” siano da ritenersi definalizzate a partire dal 1° gennaio dell’anno in corso.
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- Scritto da Linda Tramontano
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Sono tanti i docenti che ci chiedono in redazione quali siano i requisiti e le modalità per accedere ad un contratto part-time, quali le tipologie di orario, la retribuzione, gli obblighi e i diritti e a chi vada indirizzata la domanda.
Di seguito tutte le indicazioni utili per poter richiedere il part time.
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- Scritto da Imma Paone
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Il Miur ha pubblicato la nota operativa 50487 dell'11 dicembre 2019 e la tabella con i requisiti relativa ai pensionamenti del personale della scuola dal 1° settembre 2020.
Le scadenze:
- Cessazione Dirigenti Scolastici dal 1° settembre 2020:
Il termine per la presentazione della domanda di cessazione dal servizio dei dirigenti scolastici è fissato al 28 febbraio.
- Cessazioni dal servizio personale docente, educativo ed A.T.A:
Il termine finale è il 30 dicembre 2019 per la presentazione, da parte di tutto il personale del comparto scuola, delle domande di cessazione per dimissioni volontarie dal servizio o delle istanze di permanenza in servizio. Tutte le predette domande valgono, per gli effetti, dal 1° settembre 2020.
Come fare richiesta:
La richiesta potrà essere formulata avvalendosi di due istanze Polis che saranno attive contemporaneamente:
- La prima conterrà le tipologie con le domande di cessazione relative ai requisiti della Legge Fornero
- la seconda conterrà, esclusivamente, le istanze formulate per la maturazione del requisito alla pensione “quota cento”.
Presentazione delle istanze:
Le domande di cessazione dal servizio e le revoche delle stesse devono essere presentate con le seguenti modalità:
- Dirigenti Scolastici, il personale docente, educativo ed A.T.A. di ruolo, ivi compresi gli insegnanti di religione utilizza, esclusivamente, la procedura web POLIS “istanze on line”, relativa alle domande di cessazione, disponibile sul sito internet del Ministero (www.istruzione.it).
Al personale in servizio all’estero è consentito presentare l’istanza anche con modalità cartacea.
- il personale delle province di Trento, Bolzano ed Aosta, presenta le domande in formato cartaceo direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità, che provvederà ad inoltrarle ai competenti Uffici territoriali.
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- Scritto da Linda Tramontano
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Oggetto di interesse comune di tanti docenti sono le attività funzionali dell’insegnamento definite e regolamentate dall’art. 29 del CCNL 2006/2009 (L’attività funzionale all'insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi ) integrato nel nuovo CCNL del febbraio 2018 che conferma l’attuale orario di lavoro (articoli 28 e 29 CCNL/07), comprese le 40 + 40 ore per le attività funzionali, con l’integrazione, all'articolo 28, degli obblighi riguardanti i docenti impegnati sul potenziamento di cui se ne stabilisce l’utilizzo prioritario in attività di insegnamento e rendendo residuale il loro utilizzo in attività di supplenza ,si chiarisce chi è impegnato su attività di potenziamento (in tutto o in parte) ha diritto alla retribuzione accessoria se si va oltre gli obblighi orario (18, 22 e 25) e gli obblighi funzionali (le 40 ore collegiali). La riduzione dell’unità didattica (non dovuta a causa di forza maggiore) prevede la restituzione del tempo a favore degli stessi alunni/classi. Vediamo nel dettaglio come si distribuiscono le ore riferite appunto alle attività funzionali dei docenti.
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- Scritto da Linda Tramontano
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L’inizio del nuovo anno scolastico non è mai facile e prima che ogni cosa venga messa al suo posto ci vuole come si suole dire una “fase di rodaggio“ e così tra posti vacanti, supplenti in attesa, orari provvisori, il collaboratore a cui il DS ha affidato l’arduo incarico, giunge a stilare una prima bozza di “orario definitivo” ed è proprio in quel momento che gli animi cominciano ad accendersi ed allora spuntano le agendine con gli orari ipotizzati e con loro le innumerevoli lamentele delle cosiddette “ore buche”. A volte i docenti esprimono delle “desiderate” dovute a problemi familiari o logistiche legate all'ubicazione della scuola e al suo raggiungimento ma poiché i docenti sono tanti, succede spesso che il malcontento dilaghi.
Accade quindi che in un orario settimanale ci sia il docente che si ritrovi l’ingresso sempre alle prime ore, oppure uscite alle ultime ore, c’è chi si lamenta dell’eccessivo carico giornaliero e delle ore buca, soprattutto quando queste, superano le due unità orarie e quando vengano assegnate con più frequenza sempre allo stesso docente. Di risposta a tutto ciò può anche capitare che ci sia il collega con un orario perfettamente bilanciato tra entrate ed uscite, privo di ore buche ed è proprio un quadro simile a creare delle vere invettive contro chi ha realizzato l’orario e a far “spuntare i famosi favoritismi“. Indubbiamente quello di formulare l’orario di servizio non è un compito così semplice, occorre prestare molta attenzione a non creare delle disparità gratuite tra le varie componenti del collegio e a realizzare un giusto equilibrio tra le parti.
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- Scritto da Anna Chiara
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Come funziona tecnicamente la ricostruzione di carriera del personale docente? Quali sono le tappe dell’iter e i documenti necessari ? Perché nella maggior parte dei casi la procedura va ben oltre le scadenze (non tassative) previste dalla normativa?
PSN vi propone un approfondimento per comprendere meglio la procedura di ricostruzione di carriera e tutto il lavoro in carico alle segreterie delle scuole che gestiscono la ricostruzione di tutti i docenti titolari presso l’istituzione stessa.
Elementi necessari per poter emettere il provvedimento di riconoscimento dei servizi e benefici in carriera sono:
A) che sia stato registrato il contratto individuale di lavoro, se stipulato dopo l’entrata in vigore del CCNL 4/8/1995;
B) che , a seguito di positiva relazione sul periodo di prova, sia avvenuta la conferma in ruolo. Si specifica che qualora il docente non abbia servizi pre-ruolo valutabili ai fini della carriera e, quindi , richiedibili con apposita domanda di ricostruzione di carriera, l’istituzione scolastica può già emettere d’ufficio il provvedimento di ricostruzione di carriera.
C) che sia stata prodotta la relativa istanza documentata nei termini della prescrizione decennale (il diritto a chiedere il riconoscimento dei servizi sorge al termine dei tre mesi successivi al compimento del periodo di prova se non è intervenuto un provvedimento di proroga ovvero un giudizio sfavorevole) ( per tale termine vedasi D.M., n. 190 del 6/4/1995);
QUANDO SCATTA LA PRESCRIZIONE ?
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- Scritto da Anna Chiara
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Sono tantissimi i docenti neoimmessi nello scorso anno scolastico che, avendo superato l'anno di prova, dovranno fare i conti con la domanda per la ricostruzione di carriera per gli scatti stipendiali.
PSN ha realizzato questo utile vademecum schematico per la ricostruzione di carriera e per la dichiarazione dei servizi.
Chi deve fare ricostruzione di carriera?
Tutti i docenti con preruolo riconoscibile ai fini dell’avanzamento di carriera, che hanno superato l’anno di prova
Dove si presenta la domanda?
La domanda si presenta su Istanze on Line con l'apposita funzione "Ricostruzione di carriera" la cui domanda deve essere presentata entro la scadenza del 31 dicembre.
La domanda può essere presenta dai docenti che dopo l'immissione in ruolo hanno superato l’anno di prova. Ricordiamo che la ricostruzione di carriera ha lo scopo di inserire gli anni di preruolo nell’anzianità di servizio, in modo da abbreviare, dove possibile, il transito da un gradone stipendiale all’altro. alla scuola di titolarità (o di servizio, se diversa, per inoltrarla alla scuola di titolarità) che ha il compito di curare la pratica secondo quanto previsto da DPR 275/1999.
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- Scritto da Redazione PSN
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Il Miur ha reso nuovamente disponibile su Istanze on Line la funzione per richiedere la ricostruzione di carriera la cui domanda deve essere presentata entro la scadenza del 31 dicembre. Su Istanze on line Polis è presente infatti il seguente avviso “Si informa che è disponibile l’istanza polis “Richiesta di Ricostruzione Carriera” per il personale Docente, Insegnante Religione Cattolica, personale Educativo e personale ATA, attraverso la quale il suddetto personale potrà inoltrare la domanda di ricostruzione di carriera alla propria istituzione scolastica di titolarità entro il 31 dicembre 2019.”.
La domanda può essere presenta dai docenti che dopo l'immissione in ruolo hanno superato l’anno di prova. Ricordiamo che la ricostruzione di carriera ha lo scopo di inserire gli anni di preruolo nell’anzianità di servizio, in modo da abbreviare, dove possibile, il transito da un gradone stipendiale all’altro.
Va inoltre tenuto conto che gli anni di preruolo vengono riconosciuti non in maniera completa dovendo considerare che solo i primi quattro sono calcolati per intero, mentre per gli altri viene considerata solo una parte (per la precisione, solo i due terzi) e che l'anno 2013 (solare) è ancora bloccato riguardo agli anni validi per l'anzianità di servizio (come ampiamente spiegato qui su PSN) e quindi non fa parte del conteggio.
La funzione che dovrebbe consentire una velocizzazione dei tempi di elaborazione della domanda, tempi spesso lunghissimi visto che a distanza di anni tanti lamentano ancora la mancata emissione del decreto di ricostruzione di carriera che consente il riconoscimento degli scatti stipendiali.
L'istanza, destinata al personale immesso in ruolo che ha superato l'anno di prova, consente di richiedere il riconoscimento dei servizi validi prestati anteriormente alla nomina nell'attuale ruolo:
La procedura attivata sostituisce, già da qualche anno scolastico, la richiesta cartacea precedentemente in uso. Con una applicazione separata, messa a disposizione dal Miur, bisogna presentare separatamente la dichiarazione dei servizi come mostrato nella schermata di seguito estratta provando la nuova applicazione on line:
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- Scritto da Ciro Agizza
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Sarà riattivata il 13 settembre la piattaforma per la carta docente con il nuovo bonus da 500 euro per l'anno scolastico 2019-20. Ciascun insegnante in possesso di una utenza SPID (chi ne è a tutt'oggi ancora sprovvisto può richiederla qui: Come richiedere SPID) potrà accedere da subito al bonus dei 500 euro previsti per questo anno scolastico 2019-2020. E' quanto segnala il Miur sul sito carta docente in cui si può leggere: "A partire dal 13 settembre p.v. l’applicazione cartadeldocente sarà aperta per consentire la gestione del bonus. Si segnala che ai portafogli dei docenti saranno attribuiti anche i residui relativi agli anni scolastici 2018/2019.
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- Scritto da Ciro Agizza
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"La legge n. 153/88 stabilisce che i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, in misura pari alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall'ISTAT, intervenuta tra l'anno di riferimento dei redditi per la corresponsione dell'assegno e l'anno immediatamente precedente" Circolare INPS n. 66 del 17 maggio 2019.
La corresponsione dell'assegno spetta ai dipendenti che ne facciano richiesta e che presentino un reddito familiare complessivo derivante per almeno il 70% da reddito da lavoro dipendente.
Annualmente è quindi necessario presentare domanda per la rideterminazione dell'assegno che avrà validità dal 1 Luglio fino al 30 giugno dell'anno successivo, quindi al 30 giugno di ogni anno vengono sospese tutte le erogazioni fino alla presentazione di nuova istanza.
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- Scritto da Redazione PSN
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Sull'accordo raggiunto a seguito dell'incontro voluto dal Presidente Conte con le organizzazioni sindacali, la deputata Villani, membro della Commissione Istruzione della Camera, già Dirigente Scolastico ed eletta con il M5S, esprime la sua soddisfazione in un comunicato in cui sottolinea, tra l'altro, che il Governo del Cambiamento ha dimostrato grande interesse per il mondo della scuola: dopo una lunga trattativa, è stato scongiurato lo sciopero del prossimo 17 maggio.
L'impegno del Premier Giuseppe Conte, del Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti e del Sottosegretario al ramo, Salvatore Giuliano sul fronte della scuola ha dato come suoi frutti la revoca dello sciopero dei sindacati. La deputata Virginia Villani pone inoltre l'accento sulla questione della regionalizzazione, molto avversa dal mondo della scuola. Queste le sue parole: “Abbiamo preteso un freno sulla regionalizzazione del sistema di istruzione: sarà garantita l'unità e l'identità culturale del sistema scolastico. Con questo accordo riusciremo ad assicurare un pari livello di formazione scolastica e di istruzione a tutti, con particolare attenzione alle aree territoriali con minori risorse disponibili e alle persone in condizioni di svantaggio economico e sociale – afferma l'On. Virginia Villani - Il sistema scolastico svolge una funzione essenziale per lo Stato democratico e va tutelato. E ancora continua: