meetUno degli effetti scaturiti dalla diffusione di questa epidemia causata dal coronavirus è stato  quello di aumentare le opzioni di telelavoro in modo da ridurre i possibili contagi. Il decreto pubblicato ha messo non poco in crisi il mondo della scuola in particolare per quanto concerne art.1 lett. g) del DPCM
«I dirigenti scolastici, sentito il collegio dei docenti, attivano, ove possibile e per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità».

 

Siccome in questa fase di  emergenza, si sta aprendo uno spazio  di mercato alla didattica a distanza, che vede in alcuni casi alcune scuole in balia anche di venditori di software per i webinar e piattaforme varie, si coglie l'occasione si segnalare una grossa  novità. Per far fronte all’emergenza Covid-19,  Google mette a disposizione di tutte le scuole che utilizzano G-Suite for Education alcune funzionalità avanzate dell'applicativo Google Hangouts Meet gratis fino al 1 luglio.

Meet permette in modalità avanzata di creare e gestire riunioni virtuali fino a un massimo di 250 persone contemporaneamente, con l’ulteriore possibilità di offrire lo streaming live della medesima teleconferenza a un massimo di 100.000 spettatori, prevedendo funzioni chat e includendo strumenti per l’accessibilità, come i sottotitoli automatici e la  possibilità di registrare e salvare i meeting su Google Drive

Tutti gli amministratori delle G-Suite hanno ricevuto una mail che li avvisa di questo upgrade automatico e gratuito fino al 1 luglio 2020, che permette di superare il limite principale di Google Hangouts Meet ovvero quello di registrare i webinair e renderli poi disponibili come video asincroni.

Certamente, la soluzione non può essere da parte del MIUR aver reso disponibile una pagina per la didatica a distanza che racchiude in buona sostanza  una raccolta di link e non valutare che  in questa fase vengono messi ancor di più in evidenza i divari territoriali che ancora una volta segnano il discrimine tra avanzate strumentazioni in uso ad alcune scuole e studenti e mancanza di infrastrutture basilari in altre. Sicuramente in prospettiva futura il MIUR dovrà pensare ad uno strumento unico per la formazione e-learning  da fornire in dotazione a tutte le istituzioni scolastiche per avere anche una uniformità nell'erogazione/fruizione  dei contenuti e non affidarsi ancora una volta ai docenti italiani, che attraverso scelte collegiali responsabili, si metteranno sicuramente  in gioco e, di fronte a questa inaspettata circostanza  troveranno il modo di tenere contatti formativi con i propri studenti sicuramente non tutti dotati di tablet e connessioni a Internet.

Guida all'uso di Google Hangouts Meet 

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