A chi non è mai capitato, da adulti, di ricordare i periodi passati, in particolare di fare riferimento ai luoghi, alle persone care della propria infanzia ed adolescenza?
Da sempre e per molti, il ricordo di persone e luoghi passati ci riporta alla scuola , ai nostri compagni di classe, ai nostri docenti.
Ci sono docenti che hanno cambiato la mia vita, perché mi hanno dato autonomia, un punto di vista critico sulle cose, mi hanno fatto appassionare e motivare.
Questi docenti, non molti, li ricordo uno ad uno, li chiamo per nome nei miei ricordi, a loro mi riferisco quali modelli per il mio lavoro.
Di tanto in tanto mi capita di incontrare i docenti della mia adolescenza nei volti , oggi, di tanti colleghi appassionati, con i quali è sempre possibile scambiare parole di stimolo, con telefonate che durano decine di minuti, docenti e colleghi che vorresti avere accanto perchè sai che con loro puoi crescere......
Tra questi colleghi figura sicuramente la prof. Anna Laghigna!
Anna è una docente appassionata ed appassionante, competente, ma prima di tutto una collega che sa ascoltare , cosa rara!
Anna la trovi sempre pronta e disponibile, sa darti un consiglio, un suggerimento.
Quella di Anna non vuole essere solo la storia di una donna che si occupa di digitale a Scuola, vuole essere la storia di quei docenti che entrano nei nostri ricordi perchè ci hanno cambiato la vita!
Mi piace iniziare questa storia con una delle prime frasi che mi scrisse quando la conobbi:
Alfonso io insegno perché voglio dare ai miei studenti delle opportunità di crescita, voglio dare loro quello che il mondo esterno non offre e che l’educazione può fornirgli, voglio offrire loro la possibilità di costruire un mondo migliore!
Dunque iniziamo la nostra storia….
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Premio europeo eSkills for Jobs 2015 a una docente italiana
Lo scorso 14 dicembre 2015 si è svolta in Lussemburgo la cerimonia per il conferimento dei Premi eSkills for Jobs 2015. Il premio è promosso dalla Commissione Europea ed il Consiglio d'Europa per la diffusione delle competenze digitali in Europa e viene conferito a persone distintesi nell’uso delle tecnologie digitali nel proprio ambito lavorativo.
I due finalisti selezionati per ciascuna delle cinque categorie sono stati premiati durante la cena di gala che ha aperto i lavori della Conferenza Europea eSkills for Jobs 2015. Vi hanno presenziato i rappresentanti di Oracle, Samsung, Cisco Systems, Futjisu, Amazon, nonché rappresentanti delle istituzioni europee e della European Scholnet Academy di Bruxelles.
Per la prima volta quest’anno, il premio è stato conferito anche a due insegnanti – a riprova di come la scuola possa fungere da volano per la diffusione delle competenze digitali in Europa. Nella categoria “Outstanding Use of ICT in your Classroom” il 2° premio è andato a una docente italiana: la prof.ssa Anna Laghigna del Liceo Percoto di Udine.
Qui è visibile la pagina dei vincitori del concorso eSkills for Jobs 2015: http://eskills4jobs.ec.europa.eu/winners
Per la partecipazione al concorso era richiesta la realizzazione di un video documento sull'attivitá svolta in classe con l’ausilio delle tecnologie per la didattica.
“Si tratta di un risultato importante se consideriamo che il concorso era rivolto in particolare all'insegnamento di competenze digitali spendibili in ambito professionale” - commenta la docente - e con questo in Europa si intende soprattutto Coding, ovvero il linguaggio di programmazione elettronica, Data Analysis e Computer Science in generale.
“Li chiamano gli Unicorni” – aggiunge la professoressa – “poiché sono rari e magici come i personaggi delle fiabe”. Le aziende europee cercano queste nuove figure professionali e si calcola che per il 2020 in Europa mancheranno 820.000 esperti programmatori. Anche le istituzioni europee si stanno attivando per promuovere la diffusione delle ICT, poiché l’Europa deve riuscire a competere con i paesi emergenti, altamente tecnologici e con molti ingegneri come India, Cina, Giappone e Stati Uniti.
Pur non essendo una docente di informatica, con il suo video la prof.ssa Laghigna ha dimostrato che anche nell’insegnamento di una lingua straniera è possibile integrare altre competenze chiave del 21. secolo come la Digital Literacy, il Critical Thinking, il Problem Solving e la Digital Integrity.
A questo link sono pubblicati i video finalisti, compreso quello realizzato dalla prof.ssa Laghigna: http://eskills4jobs.ec.europa.eu/finalists
Riportiamo qui di seguito il testo e l’audio clip dell’intervista realizzata da una allieva della professoressa, dalla quale è stato tratto un articolo per l’inserto scuola del Messaggero Veneto di Udine (http://goo.gl/nE6bRM)
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Intervista audio di Sofia Ranieri https://clyp.it/ildlm3kn
INTERVISTA di Sofia Ranieri a Anna Laghigna
In cosa consiste il suo metodo?
In realtá non c'é nulla di rivoluzionario nella metodologia che cerco di attuare in classe. Come rivelano i risultati dell'ultima indagine OCSE PISA dello scorso settembre, la quasi totalitá degli insegnanti intervistati concorda sul fatto che il modo piú efficace per insegnare é quello di portare i ragazzi a scoprire e indagare i contenuti in modo autonomo, prima di fornire risposte preconfezionate e standard per tutti.
Come docente, cerco di farli lavorare in gruppo il piú possibile!
Progetto attivitá che siano rilevanti non solo per il curriculum, ma significative per la loro vita e per il loro essere degli adolescenti che condividono lo spazio ristretto di un'aula scolastica per cinque ore al giorno.
Pur mantenendo un ruolo centrale in classe, cerco ogni volta che posso di "fare un passo indietro" e di far parlare loro. Alterno lezioni frontali a progetti in cui impariamo tutti insieme attraverso la ricerca, la creazione di contenuti digitali e la condivisione sia in presenza sia sulle piattaforma di eLearning.
In poche parole, cerco di coinvolgere gli studenti nel proprio processo di apprendimento e li incoraggio a non perdere la curiositá e la capacitá di porsi delle domande, accontentandosi come spesso fanno di studiare sempre e solo per il voto.
Perché pensa che questo metodo possa funzionare delle scuole?
Ehm, bella domanda! Penso che nessuno di noi abbia la ricetta miracolosa!
Posso solo dirti come mi piacerebbe che fosse...
Il mio sogno é una scuola in cui i ragazzi sono felici di entrare la mattina!
Meno ansia, piú entusiasmo! Meno passivitá, piú dinamismo! Meno esecuzione, piú costruzione e piú creativitá!
É ancora un sogno, lo so... Ma ci stiamo lavorando ed io - nel mio piccolo - cerco di dare il mio contributo.
Purtroppo, ció che manca a noi docenti é il tempo!
Siamo sommersi da obblighi burocratici e compiti da correggere, a danno della nostra progettualitá! Ci sono i programmi da svolgere e cosí molti di noi sono costretti - voglia o non voglia - a proporre lezioni frontali auto-dirette.
Alcuni di noi si sforzano di usare la multimedialitá per rendere le proprie lezioni piú accattivanti e fanno giá cosí un grandissimo lavoro di cui sarebbe giusto dare loro atto! Tuttavia, aggiungere qualche supporto digitale non é sufficiente per rendere i ragazzi protagonisti del proprio processo di apprendimento.
Ci vuole anche la creativitá!
Come diceva Einstein:
"La creativitá é intelligenza che si diverte!"
Essa rende la nostra vita piú interessante e crea stimoli e motivazione a fare sempre meglio! Ció é vero per ogni essere umano, e ancora di piú per i nostri giovani!
Purtroppo molta della loro innata creativitá si perde per strada lungo il percorso scolastico. Se chiediamo ai ragazzi solo di stare attenti per cinque ore seduti al proprio banco, la scuola per loro finisce lí!
E come potrebbe essere diversamente?
Come potranno essere utili le nuove conoscenze agli studenti
Per chi come me insegna una lingua straniera - e che quindi ha come obiettivo primario quello di portare i propri alunni all'autonomia comunicativa - creativitá, problem solving, critical thinking e collaborazione fra pari non sono solo concetti chiave, bensí competenze da insegnare in modo integrato e trasversale.
É questo non solo perché "ce lo chiede l'Europa" — la quale peraltro ha da tempo incluso queste modalitá fra le competenze chiave di cittadinanza europea — bensí per aiutare i nostri ragazzi ad affrontare le sfide che li attenderanno in futuro anche nel lavoro.
In un mondo digitalizzato come il nostro chi non possiede competenze digitali parte svantaggiato. Spesso, parlando con i colleghi che provano ad usare la didattica digitale in classe, la prima osservazione che noi tutti condividiamo é che i nostri ragazzi sono "nativi digitali" solo per modo di dire. In realtá, solo pochi di loro sanno usare la tecnologia per creare qualcosa che non sia una foto scattata con il cellulare. Troppi sono solo fruitori passivi della tecnologia che pervade il loro mondo e che si portano appresso ovunque. Usare What'sApp o altri Socials non significa avere competenza digitale. Essere cittadini digitali implica saper usare la rete in modo consapevole e conoscere per esempio le norme di rispetto del copyright e le licenze Creative Commons quando condividiamo immagini, video, suoni, musica; citare le fonti ed evitare il plagio; osservare la netiquette e combattere il cyberbullismo. E chi lo insegna ai nostri ragazzi?
Come usa la tecnologia in classe? É contenta dei risultati?
In modo integrato alla didattica, non come fine a sé!
La tecnologia é solo un contenitore - ampio e globale - ma pur sempre un mezzo che necessita di un regista capace e consapevole: la funzione docente é da sempre quella di fare da guida ai ragazzi e prepararli al meglio per affrontare le sfide della vita e del futuro.
La tecnologia offre molti vantaggi. In primo luogo é inclusiva: crea spazi di condivisione a cui tutti possiamo accedere per dare il nostro contributo e favorisce la collaborazione. Spesso in classe solo pochi prendono la parola; altri rimangono in silenzio non perché valgono di meno, ma solo perché sono piú riservati. Il digitale puó dare voce a tutti i ragazzi, anche a quelli con disabilitá, dai quali si ottengono risultati incredibili!
Inoltre, la tecnologia ci aiuta a coordinare progetti condivisi e a creare contenuti digitali che sono belli, perché piú curati non solo dal punto di vista formale ed estetico, ma anche dei contenuti.
La tecnologia offre ai ragazzi un "palcoscenico virtuale" dove presentare i risultati del proprio apprendimento: possono condividere i loro prodotti digitali con una comunitá piú ampia di persone, inclusi i loro genitori ed amici, ed ottenere feedback costruttivo dai compagni per crescere insieme.
Perché dunque non farlo a scuola?
Perché non fare in modo che continuino ad imparare anche dopo il suono della campanella?
In realtá, queste idee non sono affatto nuove se riflettiamo sulla differenza di prospettiva che da sempre esiste fra "studiare" ed "imparare".
Sí, sono molto contenta dei risultati!
Come hanno reagito i ragazzi?
I ragazzi sono degli entusiasti per natura! Alcuni hanno paura della tecnologia, esattamente come noi adulti! Quando peró vedono quello che riescono a creare con il supporto digitale, beh... non ci sono parole per descrivere i loro sguardi! Mi parlano con gli occhi ed io ci leggo motivazione, maggiore stima per sé stessi, voglia di mettersi in gioco, desiderio di imparare e di migliorare.
Ogni volta che propongo una nuova attivitá, alzo un po' l'asticella e mi dico: „É troppo! Questa volta toppiamo di sicuro!“ Invece i ragazzi ci stupiscono sempre! Loro capiscono che io ci sto provando insieme a loro e partecipano attivamente: si spronano gli uni con gli altri ed apprezzano lo spirito di squadra. Li aiuta a compattarsi nel gruppo classe ed é naturale che la scuola sia per loro anche socializzazione!
Quale riconoscimento ha vinto?
Sono finalista in un concorso promosso dalla Commissione Europea per la diffusione delle eSkills in Europa. Non so ancora se il mio video documento dell'attivitá svolta con la classe 4DU del Liceo Percoto conquisterá il primo o il secondo posto nella categoria "Outstanding teaching of digital skills in the classroom". Lo sapró alla cerimonia di premiazione a cui parteciperó il prossimo 14/15 dicembre in Lussemburgo nell'ambito della Conferenza Europea per le eSkills. Fingers crossed!
Cosa si sente di dire agli insegnanti?
Molti colleghi sono scettici riguardo la tecnologia. Molti sono stanchi e demotivati. Come dargli torto? Negli anni hanno visto alternarsi riforme che non hanno cambiato nulla, quando non addirittura peggiorato la situazione delle nostre scuole.
Il nostro ruolo e prestigio sociale come docenti é troppo spesso criticato da chi non sa nulla di scuola e non ha trascorso un solo giorno nelle nostre aule. I ragazzi sono cambiati! Le problematiche sono aumentate e noi insegnanti siamo sempre in prima linea!
Dobbiamo uscire dalla trappola della lamentela - per quanto giustificata - e riappropriarci della nostra funzione docente. Non solo per i ragazzi, ma per noi stessi! Per quella passione che ci anima e ci ha condotto la prima volta a varcare le soglie di un'aula scolastica.
Potremmo inoltre scoprire che é molto divertente anche per la nostra creativitá!
Lasciamo Anna , dopo questa intervista che ci ha fatto entrare, tutto d'un fiato, nel suo mondo, fatto di creatività, fantasia, competenza, ma soprattutto di tanta buona didattica !
Sì Anna è la docente che vorrei avere per i miei figli , i quali sicuramente la ricorderanno nei loro momenti felici!
Vuoi raccontare la tua storia di docente o una storia di un docente? Vai a questo link e raccontacela...http://www.professionistiscuola.it/varie/1832-racconta-la-tua-storia.html
Anna Laghigna è docente di Lingua Inglese presso il Liceo Caterina Percoto di Udine.
Da sempre appassionata di multimedialità e ICT, cerca di integrare gli strumenti del Web 2.0 nella didattica al fine di coinvolgere gli studenti in scenari di apprendimento innovativi e motivanti. Sul suo blog English4U (http://laproflaghigna.blogspot.co.at/) sono documentati alcuni percorsi di apprendimento ed i prodotti multimediali realizzati dai suoi studenti.
La docente si definisce “una curiosa ed entusiasta lifelong learner”. In quanto bilingue italiano/tedesco è stata da sempre a contatto con culture diverse, anche per via della sua precedente professione. Prima di dedicarsi a tempo pieno all’insegnamento, ha svolto per molti anni la libera professione di interprete/traduttore e guida turistica.
Laureata a pieni voti e lode in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università agli Studi di Udine, ha continuato a studiare e ad aggiornarsi frequentando diversi corsi internazionali, inclusi molti MOOC della European Schoolnet Academy di Bruxelles, due dell’Università di Houston e uno del POLIMI di Milano su Digital Storytelling. Ha recentemente participato come Teacher Instructor al corso della European Schoolnet Academy sull’uso integrato delle tecnologie per la didattica denominato 'Improving Technology-Enhanced Teaching'.
Per contattare la docente, potete scriverle al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.