sciopero scrutiniSuccesso per l'iniziativa del blocco degli scrutini che sta riscontrando adesioni del 90 per cento con punte del 100% in diversi casi. Lo comunicano gli stessi sindacati della scuola che raccolgono i dati delle regioni in cui le lezioni sono terminate e si sta procedendo alle valutazioni finali.
Dal blocco sono esclusi gli scrutini delle classi terminali - quinte della scuola superiore, terze classi della media e terze degli istituti professionali - dove non è possibile scioperare.
I primi a "incrociare le braccia" contro la #BuonaScuola proposta dal governo Renzi sono stati gli insegnanti di Emilia-Romagna e Molise, dove le lezioni si sono concluse lo scorso 6 giugno, e di Lombardia e Lazio, dove le lezioni sono terminate l'8 giugno. Secondo il leader dei Cobas, Bernocchi, "lo sciopero degli scrutini è partito in maniera trionfale in Emilia-Romagna, Molise, Lazio e Lombardia, dove gli scrutini effettuati non superano il 10 per cento".

La mobilitazione, che rappresenta il secondo atto della protesta organizzata da tutti i sindacati della scuola, è stata indetta nei primi due giorni utili - in cui è possibile scioperare - calendarizzati dai singoli istituti. Nelle regioni in cui le lezioni si sono concluse lunedì scorso, è stato possibile scioperare ieri e oggi, se lunedì pomeriggio è stato dedicato allo scrutinio delle classi terminali.

Iscriviti alla nostra Fan page
Molto concreto il pericolo che lo sciopero degli scrutini si accavalli agli imminenti esami di maturità che da lunedì 15 inizieranno con la consueta riunione preliminare per l'insediamento delle commissioni. Per questa ragione molti presidi hanno minacciato lunghe ed estenuanti riunioni anche in ore notturne o di domenica.

Ma la cosa più probabile è che le operazioni di scrutinio delle classi intermedie si possano svolgere nei pomeriggi degli esami di stato: esami di maturità la mattina e scrutini il pomeriggio. E nonostante il superlavoro che si prospetta, la maggior parte degli scrutini è già saltata. Nella Capitale, il Coordinamento delle scuole secondarie comunica che le valutazioni finali sono saltate in diversi istituti.

"In diversi Istituti Comprensivi - spiegano dalla Flc Cgil - si sono registrate punte di adesione tra l'85 e il 90 per cento, mentre altri istituti si attestano tra il 70 e il 60 per cento. Grande soddisfazione anche per l'adesione che si è registrata nelle scuole superiori". Stesso discorso in Sicilia, dove le lezioni si sono concluse ieri. In diversi istituti di Palermo, gli scrutini sono stati bloccati completamente. Mentre in altre scuole la percentuale di scrutini saltati oscilla fra il 50 e il 70 per cento. Per dire "no" al preside-sceriffo e ai finanziamenti alle scuole paritarie, gli insegnanti si sono organizzati. Perché per gli scrutini finali basta che sia uno solo a scioperare, giacché per svolgere lo scrutinio occorre che siano tutti presenti: il cosiddetto collegio perfetto. 

Lo sciopero, proclamato da tutte le sigle sindacali, Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals e Gilda nonchè da Cobas, Anief e diverse Rsu, si svolgerà quindi in diverse giornate a seconda dei calendari scolastici. Alcuni dirigenti stanno facendo ostruzionismo pretendendo che i docenti in sciopero comunichino preventivamente l'adesione. Precisiamo che non vi è alcun obbligo di comunicazione né prima né durante lo scrutinio e l'eventuale sostituzione del docente si configura come comportamento antisindacale da parte del DS. 
Riportiamo tuttavia il chiarimento dato dai Cobas sulla questione che comunque consiglia di comunicare l'adesione 

Bisogna comunicare la propria adesione allo sciopero?

NO. Non ci sarebbe bisogno di comunicare alcunché. Ma, visto che, l’Associazione Nazionale Presidi ha dato ai dirigenti scolastici la seguente illegittima indicazione: “Se qualcuno manca e non ha comunicato preventivamente l’adesione allo sciopero, attendere un quarto d’ora e poi sostituirlo (non è comportamento antisindacale, se la comunicazione non perviene una volta che la seduta è aperta)”, è opportuno che al momento dell’apertura della seduta sia comunicata l’adesione allo sciopero. Il preside, preso atto della dichiarazione di sciopero, e quindi dell’impossibilità di procedere allo scrutinio, deve provvedere al suo rinvio.


In questo articolo abbiamo riportato, in aggiunta alle faq già diramate dai sindacati unitari, i preziosi chiarimenti dei Cobas sul blocco degli scrutini che affrontano diverse problematiche trascurate dai confederali.