Oggi parliamo di una delle parti del discorso più difficile da comprendere, riconoscere e soprattutto analizzare: il VERBO!
Da parlanti nativi di lingua italiana utilizziamo questa categoria grammaticale con naturalezza, coniugando opportunamente i verbi, senza renderci conto della difficoltà che tale operazione presenta: come tutte le lingue neolatine, anche l'italiano propone infatti una vasta gamma di irregolarità!
Per capire tali difficoltà basta pensare a quante persone, ormai adulte, continuino ancora oggi a sbagliare nell'utilizzo del modo congiuntivo, che viene spesso confuso e sostituito con il condizionale..
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Quando si analizza un verbo occorre stabilirne la coniugazione, il modo, il tempo, la persona, la forma e il genere.. tutti concetti che dai bambini e dai ragazzi delle scuole elementari e medie vengono difficilmente compresi e soprattutto memorizzati!
Pensate ora a quanti tempi presenta ciascun modo, solitamente con lo studio e l'esercizio queste "categorie" vengono acquisite dagli studenti, ma nel caso in cui gli alunni siano DSA? Beh, sicuramente questa operazione è fattibile, ma sicuramente più complicata e richiederebbe uno sforzo cognitivo di ingenti dimensioni (cosa che un ragazzo con una diagnosi di dislessia non può permettersi, visti gli sforzi cui quotidianamente è chiamato per "stare al passo con gli altri", così come la scuola lo vuole).
Per ovviare il problema è possibile farsi aiutare con una mappa concettuale che riassuma sinteticamente i vari elementi d'analisi!
Ricordate: voi insegnanti potete fornire i mezzi per migliorare la vita scolastica di uno studente, specialmente se con difficoltà!
Vi lascio dunque alla mappa e alla griglia d'analisi... Buono studio!
Clicca sulla mappa per vederla a pieno schermo
Per info, chiarimenti e suggerimenti conttattare:
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Guarda le altre mappe:
Mappe didattiche: Grammatica, come studiare il NOME
Buongiorno! Eccoci oggi ad analizzare la seconda parte variabile del discorso: il NOME!
Come le altre categorie gramamaticali anche lo studio del nome presenta varie difficoltà, soprattutto a livello di memorizzazione, in quanto i "sottogruppi", se così possiamo chiamarli, in cui si divide sono molteplici.
Oltre dunque a comprendere il significato della categoria stessa, ad esempio "nome alterato", è necessario ricordare le varie tipologie in cui questa si presenta, ovvero diminutivo, vezzeggiativo, accrescitivo e peggiorativo. Memorizzare questi termini così lontani dall'uso comune risulta difficile per qualunque bambino, a maggior ragione se egli presenta disturbi specifici dell'apprendimento.
Mappe didattiche: Grammatica, l'ARTICOLO
Viste le numerose rischieste questa volta non ci applicheremo alla matematica, bensì alla grammatica! Inauguriamo questa sezione con una mappa relativa alla prima parte del discorso: l'ARTICOLO
Anche nello studio della grammatica gli studenti DSA possono incontrare ostacoli, non tanto a livello di comprensione, quanto piuttosto di memorizzazione. Articoli, nomi, aggettivi, verbi...tutte categorie che si ramificano al loro interno in tipologie di volta in volta diverse.
Occorre dunque fornire un'adeguata misura compensativa che permetta agli studenti di riconoscere immediatamente la categoria grammaticale di ciascuna parola, e che ne favorisca un'analisi rapida ed efficace. La misura compensativa che risponde a questa necessità è senza dubbio la mappa didattica !
Mappe didattiche, Geometria : gli ANGOLI
Oggi cominciamo ad occuparci di una nuova materia; la geometria e lo facciamo introducendo un argomento che viene affrontato sin dalla scuola elementare: gli ANGOLI.
Mappe didattiche, Inglese : IL VERBO "HAVE GOT"
Torniamo a parlare di inglese e, dopo aver introdotto il verbo "to be" nell'articolo precedente della nostra rubrica, ci concentriamo oggi su un altro pilastro: il VERBO HAVE GOT.
In inglese il verbo "have got" viene usato per indicare il possesso di un oggetto (es. "I have got a dog") o di una qualità personale (es. "I have got blue eyes").
Mappe didattiche: Grammatica, Conosciamo il VERBO
Oggi parliamo di una delle parti del discorso più difficile da comprendere, riconoscere e soprattutto analizzare: il VERBO!
Da parlanti nativi di lingua italiana utilizziamo questa categoria grammaticale con naturalezza, coniugando opportunamente i verbi, senza renderci conto della difficoltà che tale operazione presenta: come tutte le lingue neolatine, anche l'italiano propone infatti una vasta gamma di irregolarità!
Per capire tali difficoltà basta pensare a quante persone, ormai adulte, continuino ancora oggi a sbagliare nell'utilizzo del modo congiuntivo, che viene spesso confuso e sostituito con il condizionale..
Mappe didattiche: Grammatica, gli AGGETTIVI
Oggi analizzeremo la quarta parte del discorso (abbiamo finora visto articolo, nome e verbo): l' AGGETTIVO. Solitamente questo argomento viene facilmente compreso dai bambini, in quanto non presenta grandi difficoltà. Il tutto si complica però con l'introduzione del pronome (di cui parleremo più avanti) che essendo uguale nella forma, ma diverso nella funzione, all'aggettivo, porta ad un po' di confusione.
Mappe didattiche: Matematica, impariamo la divisione
Cosa significa dividere un numero per un altro? Come si fa a ripartire una quantità in un numero preciso di "gruppi"? Per farlo occorre imparare l'ultima delle operazioni fondamentali: la divisione. Come spiegato nell'articolo precedente, moltiplicazione e divisione sono due operazioni particolarmente complesse, in quanto presuppongono ragionamenti particolarmente complicati. Per questo risulta difficile per uno studente DSA riuscire ad applicare correttamente queste operazioni entro lo svolgimento di un problema.
Senza addentrarci entro il grande mondo dei problemi matematici, limitamoci ad osservare che la principale difficoltà che uno studente incontra nello svolgimento delle divisioni (e in tal senso mi riferisco a tutti gli studenti, non solo a quelli con disturbi specifici dell'apprendimento) è la memorizzazione dei passaggi che permettono la corretta risoluzione dell'operazione. A maggior ragione se questa è una divisione a due cifre.
Mappe didattiche: Matematica, come imparare le addizioni
I genitori, e talvolta anche gli insegnanti, sono spesso convinti che imparare procedimenti meccanici, come lo svolgimento delle addizioni, sia un gioco da ragazzi. Questo perchè "una volta che hai imparato a farne una, hai imparato a farle tutte!"
Purtroppo però la realtà dei fatti è che uno studente DSA, in particolar modo discalculico, fatica a memorizzare il procedimento stesso, per cui ogni operazione risulta completamente diversa dalle altre e di conseguenza ha costante necessità di qualcuno che gli suggerisca passo dopo passo quello che deve fare. Prima che il procedimento divenga automatico è necessario quindi molto tempo, cosa che raramente viene capita da un genitore che si ritrova così ad arrabbiarsi di fronte alle difficoltà del figlio in compiti che, a suo dire, sono 'banali'. Per questo suggerisco l'uso delle Mappe, perchè queste non perderanno mai la pazienza e saranno pronte ad aiutarvi in qualsiasi momento!
Mappe didattiche: Grammatica, ESEMPI DI ANALISI LOGICA
Abbiamo introdotto, in merito all'analisi logica, la spiegazione circa il soggetto, il predicato e i vari complementi.
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Può capitare però che qualche studente, nonostante l'ausilio di mappe come quelle proposte in precedenza, fatichi a mettere in pratica quanto appreso e necessiti uno schema che lo guidi nel corretto svolgimento dell'analisi logica.
Mappe didattiche: Inglese, GLI AGGETTIVI E I PRONOMI POSSESSIVI
Riprendiamo a parlare di inglese (che abbiamo da poco introdotto in merito al verbo "to be" e "have got"), e lo facciamo analizzando quest'oggi un argomento di difficile memorizzazione per i bambini dsa: gli AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI.
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Questo argomento non presenta grosse difficoltà di comprensione, ma piuttosto, risulta difficile memorizzare ciascun aggettivo e pronome, poiché sono tra loro molto simili, e in secondo luogo, perché emergono distinzioni che nella lingua italiana non sono presenti (es. la differenza tra "suo di lui", "suo di lei" e "suo di un oggetto/animale").
Mappe Didattiche: Matematica, conosciamo la sottrazione
Eccoci di nuovo a parlare di matematica, come spiegato nell'articolo riguardante l'addizione, per un ragazzo DSA la maggiore difficoltà consiste nel interiorizzare quei procedimenti che permettono un corretto svolgimento dell'operazione. Con la sottrazione la situazione si complica ulteriormente perchè molto spesso capita di dover eseguire calcoli come "7-9" che richiedono il cosiddetto "cambio", cosa che però un bambino DSA fatica anzitutto a riconoscere (poichè per lui "7-9" è uguale a "9-7"), ma soprattutto a risolvere, poichè difficilmente ricorderà le tappe del procedimento.
Ricordo tuttavia che l'utilizzo delle mappe è consigliato non solo per studenti con disturbi specifici dell'apprendimento, ma per tutti i ragazzi, in quanto esse permettono una rapida comprensione e la conseguente memorizzazione dell'argomento!
Vediamo allora come si svolge correttamente una sottrazione e le relative proprietà che talvolta devono essere applicate negli esercizi!
Mappe didattiche: Matematica, La moltiplicazione e le sue proprietà
Ancora immersi in questo clima di feste natalizie, torniamo a parlare dell'utilizzo delle mappe didattiche come strumento di supporto a tutti gli studenti,in particolar modo quelli DSA.
Essendo entrati nel "ciclo della matematica", vediamo di affrontare la terza operazione fondamentale: la moltiplicazione. E' bene premettere che solitamente addizione e sottrazione vengono apprese senza troppe difficoltà, mentre con la moltiplicazione e la relativa operazione inversa, ossia la divisione, tutto si complica.
Questo accade perchè entrano "in gioco" elementi come i raggruppamenti e le ripartizioni che richiedono meccanismi logici molto più complessi rispetto a quelli che si utilizzano nella somma o nella differenza.
Provate voi stessi; se chiedete ad un bambino di trovare il perimetro di un quadrato, sia che egli sia in 4° elementare o in 3° media, la risposta che probabilmente vi darà è "lato+lato+lato+lato" e non "lato x 4" ; questo perchè, ovviamente, l'addizione risulta più intuitiva rispetto alla moltiplicazione.
E' necessario tuttavia offrire ad un alunno, in particolar modo DSA, la giusta misura compensativa per svolgere al meglio quei procedimenti che, come le moltiplicazioni, risultano particolarmente astratti e poco intuibili a livello logico.