Il termine "decadentismo" deriva dal primo verso di un sonetto di Paul Verlaine pubblicato nel 1883 sulla rivista Le Chat Noir (Il gatto nero), "Io sono l'Impero alla fine della decadenza", che alludeva al fatto che l'esaltazione della raffinatezza e dell'eleganza è propria di epoche storiche al tramonto.
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Su questa concezione si fondò un movimento artistico e letterario (ma anche filosofico: si pensi a Nietzsche e Bergson) che si sviluppò tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, i cui esponenti consideravano la società borghese prossima al tramonto perché sconvolta dall'industrializzazione, dalla massificazione, dall'imperialismo e da una generale crisi di valori.
Perciò rivendicarono una nuova morale, ed un nuovo modo di pensare, accettando orgogliosamente l'etichetta di "decadenti" che i loro critici gli attribuivano in senso dispregiativo.
Essi furono fortemente polemici nei confronti del razionalismo e del positivismo...
Per la lezione completa in PDF: Il Decadentismo
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