ANIST: la rivoluzione digitale nell'accesso ai dati scolastici
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha introdotto ANIST, l'Anagrafe Nazionale dell'Istruzione, una piattaforma digitale progettata per agevolare la gestione delle informazioni scolastiche da...
Nuove date per le Iscrizioni Scolastiche 2025/2026
Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha annunciato una revisione delle date per la presentazione delle domande di iscrizione alle scuole, con l'obiettivo di garantire alle famiglie più tempo...
Mobilità 2024: Qui tutti gli esiti dei trasferimenti provinciali e interprovinciali per il prossimo a.s. 2024-25 !
#Mobilità2024 Pubblichiamo gli elenchi dei trasferimenti a seguito delle operazioni di mobilità per tutti gli ordini di scuola Infanzia, Primaria, Secondaria di I e II Grado con tutti...
Riallineamento Carriera Docenti: ecco come fare per velocizzare gli scatti di anzianità
Recuperare gli anni di servizio di preruolo non conteggiati nella ricostruzione di carriera è possibile ed utile ad accelerare il passaggio al successivo gradone di anzianità con conseguente aumento...
Mobilità 2023: Tutti gli esiti dei trasferimenti provinciali e interprovinciali.
#Mobilità2023 Pubblichiamo gli elenchi dei trasferimenti a seguito delle operazioni di mobilità per tutti gli ordini di scuola Infanzia, Primaria, Secondaria di I e II Grado con tutti...
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L'indipendenza frammentaria dell'America Latina
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- Categoria: Didattica Storia
1) «Per America Latina s'intende un concetto storico, non geografico. S'intende cioè quell'area del continente americano dove dal XVI secolo s'è impiantata la civiltà iberica», dove cioè furono fondate le colonie del Portogallo e della Spagna, situate rispettivamente nella parte orientale del continente sudamericano e in un'area estesa da quella occidentale all'estremità meridionale del Nordamerica, ed organizzate nei vicereami del Brasile e in quelli di Nuova Spagna (dall'attuale Messico all'America centrale), Nuova Granada (Colombia e Venezuela), Perù (Ecuador, Perù e Cile) e Rio de la Plata (Bolivia, Paraguay, Argentina, Uruguay).
DPCM del 3 Dicembre: Cosa cambia per le scuole?
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- Categoria: Varie
Vediamo in breve cosa cambia nella scuola con il nuovo DPCM del 3 Dicembre:
- Nelle scuole secondarie di secondo grado, il 100% delle attività continuerà a svolgersi per tutti gli studenti, fino alla pausa natalizia, tramite DAD. Dal 7 Gennaio 2021, il 75% della popolazione studentesca tornerà in presenza;
DAD gratis senza consumare giga per gli studenti con Tim, Vodafone e WindTre
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- Categoria: Varie
I Ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto.
Tim, Vodafone e WindTre hanno accolto l'invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti. La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dichiarato: "Quando si affronta un'emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l'impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto".
La Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Pisano ha ringraziato le società di telecomunicazioni “per aver risposto prontamente e positivamente all’invito rivolto loro dal Governo. Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo, ha aggiunto, e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l’interesse della collettività”.
Covid-19: Nota MIUR rende obbligatorie le mascherine anche da seduti a partire dalla primaria
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- Categoria: Varie
Pubblicata la nota n.1994 del 9/11/2020 contenente chiarimenti per l'uso delle mascherine a scuola.
Il Comitato Tecnico Scientifico, nel Verbale 124 della riunione tenutasi il giorno 8 novembre 2020, a preciso quesito posto immediatamente dal Ministero, ha chiarito la portata dell’articolo 1 comma 9 lettera s) del DPCM 3/11/2020. Il predetto articolo dispone che: “l'attività didattica ed educativa per la scuola dell'infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina”.
MAD (Messa a Disposizione): nota MIUR permette invio anche per gli iscritti in GPS
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- Categoria: Graduatorie e Organici
Pubblicata la nota MIUR n.34635 del 04/11/2020 che fornisce le “Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente da MAD ” relativamente all'attuale anno scolastico, dopo la circolare Miur n. 0026841 del 05/09/2020 che ricordiamo limitava le domande di messa a disposizione esclusivamente ai docenti che non risultavano iscritti in alcuna graduatoria provinciale e di istituto.
Giunge un importante chiarimento che riportiamo:
“Al riguardo si ritiene che, per far fronte all'emergenza sanitaria in corso e al fine di consentire alle scuole di attribuire le cattedre o le ore ancora disponibili, è possibile in via eccezionale, limitatamente all'anno scolastico in corso, procedere alla nomina attraverso le MAD dei docenti inclusi anche in GPS o in graduatorie di istituto di altre province."
Azzolina: «Voglio di nuovo tutti in classe"
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- Categoria: Varie
Dopo la pubblicazione dell'ultimo Dpcm, molte scuole in Italia resteranno chiuse. Aldilà del colore della regione, tutte le scuole secondarie di secondo grado passeranno alla DAD al 100%. In più nelle zone rosse, sono coinvolte nella DAD anche il secondo e il terzo anno della secondaria di primo grado.
Nonostante la ministra Lucia Azzolina abbia più volte sostenuto la tesi che la scuola sarebbe il posto più sicuro attualmente, e nonostante tanti soldi spesi in attrezzature (come banchi singoli, mascherine, dispositivi etc etc), con il nuovo decreto saltano i piani di scuole aperte sempre e a tutti i costi.
In una recente intervista, la ministra cerca di dare spiegazioni alle scelte fatte.
«La situazione in tutta Europa è seria, le decisioni che abbiamo preso sono state difficili: persino lasciare le primarie e le secondarie di primo grado aperte nelle zone rosse non è stato semplice. C’era una cosa che ci stava a cuore: tutelare gli studenti più deboli. Ma per quanto mi riguarda potrò sentirmi sollevata soltanto quando tutti i miei studenti potranno tornare in classe» sostiene la ministra.
E quando potrà accadere questo rientro?
Nuovo Dpcm: DDI almeno il 75% alle superiori, infanzia e primo ciclo attività in presenza
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Il Ministero dell’Istruzione ha inviato ai dirigenti scolastici una nota per accompagnare l’attuazione del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) firmato ieri.
Per le scuole dell’infanzia e le istituzioni scolastiche del primo ciclo l’attività didattica resta in presenza. Per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado la soglia minima di erogazione dell’attività in didattica digitale integrata è incrementata, secondo le nuove disposizioni, ad almeno il 75%, anche qualora le ordinanze regionali rechino un limite inferiore. Particolare attenzione, nell’attuazione della misura, sarà posta agli alunni con disabilità, con disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogni educativi speciali.
Le scuole, spiega la nota, in considerazione della necessità di disporre del tempo sufficiente ad adeguare l’organizzazione didattica alle misure del nuovo Dpcm, provvederanno all’adozione degli atti necessari nella giornata di domani, lunedì 26 ottobre, con efficacia, poi, dal giorno successivo.
Il documento si chiude con un ringraziamento “per il lavoro che la comunità scolastica ha compiuto e per gli sforzi che ogni giorno le istituzioni scolastiche profondono per garantire l’effettività del diritto allo studio delle studentesse e degli studenti, in un momento di estrema complessità per il Paese”.
Campania: Sospensione attività in presenza, Tar regionale respinge istanza cautelare. Didattica resta a distanza
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E' stata respinta l'istanza cautelare avversa all'ordinanza regionale firmata dal Governatore De Luca con la quale sono state sospese le attività in presenza fino al 30 ottobre prossimo. E' questo quanto appena stabilito con decreto monocratico dal presidente della Sezione Quinta del Tar Campania. Come si legge nel decreto, il Tar, ha ritenuto che “la espressa temporaneità della misura e il manifestato proposito, come rappresentato dalla difesa regionale di rimodulare il provvedimento impugnato alla luce del Dpcm emanato ieri, relativo alle attività didattiche” sia motivo sufficiente a respingere la richiesta cautelare e rinviare la decisione nel merito a successiva udienza collegiale. Nel testo del decreto di respingimento sono, infatti, riportate anche tutte le considerazioni utili che hanno portato il TAR a respingere la richiesta cautelare rinviando comunque la decisione nel merito al prossimo 17 novembre 2020.
Questo quanto si legge nel testo del decreto appena emesso dal TAR Campania:
#Covid19: I Dirigenti Campani scrivono alla ministra Azzolina dopo le sue parole riguardo agli studenti campani.
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Riportiamo la lettera scritta dai Dirigenti Campani alla ministra Azzolina
Onorevole Ministro, in Campania, come Lei sa, a seguito dell’Ordinanza n.79 del Presidente della Regione, le attività didattiche in presenza sono sospese dal 16 ottobre fino al 30 ottobre (eccetto le scuole dell’Infanzia, che, con l’Ordinanza n. 80, possono riprendere le attività in presenza da lunedì 19 ottobre). Dal giorno 15 ottobre come Dirigenti Scolastici ci siamo preoccupati di far partire la Didattica a Distanza in tutte le scuole: qualcuno ci è riuscito bene e qualcun altro meno bene, sicuramente. Ci hanno molto colpito le Sue dichiarazioni a proposito degli studenti campani, che avrebbero, a Suo dire, affollato centri commerciali e strade. La rassicuriamo: i nostri studenti erano davanti ai computer, nelle loro case, a fare scuola e noi nelle scuole, insieme al personale ATA, a garantire che ciò avvenisse.
Campania: Scuole chiuse, nuove proteste. Tar regionale chiede atti per capire ‘ratio’ del provvedimento
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Mentre continuano le proteste dei genitori anche oggi a Napoli ed in Campania, i giudici della Quinta Sezione del Tribunale amministrativo della Campania hanno chiesto alla Regione tutti gli atti sui quali poggia l’ordinanza cautelare numero 79 firmata giovedì pomeriggio dal presidente Vincenzo De Luca con la quale ha disposto la chiusura di tutte le scuole (revocando, poi, dopo 24 ore la parte inerente asili nido e scuola per l’infanzia).
è questo quanto disposto dai giudici del Tar Campania su un ricorso promosso da alcuni ricorrenti che con motivazioni “in proprio e nell’interesse dei figli minori” impugnano l’ordinanza del Governatore. La decisione infatti, a giudizio dei ricorrenti, crea grave danno “per un verso, dalla impossibilità di attendere alle proprie attività professionali, dovendo assistere i propri figli, in regime di sospensione delle attività didattiche, e, per altro, dalla lesione del diritto all’istruzione degli stessi figli”.
Il giudice ha avvertito “la necessità che la Regione Campania depositi agli atti di causa la nota dell’Unità di crisi regionale richiamata nell’ordinanza impugnata e tutti gli atti istruttori sui quali la stessa è basata, ivi compresi quelli relativi alla, pure allegata, incompleta dotazione dei presidi scolastici deputati al distanziamento interpersonale, nonché ogni altro elemento utile ai fini della decisione” ed ha fissato il termine ultimo per presentare la documentazione alle ore 10 di lunedì 19 ottobre “ai fini della decisione sull’istanza cautelare in via monocratica”.
Retromarcia di De Luca: Dopo le proteste riaprono la scuola dell'infanzia e gli asili nidi in Campania
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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha deciso di consentire l'attività didattica in presenza per i bambini della fascia 0-6 anni. Rimarranno aperti in Campania, quindi, scuola dell'infanzia e asili nido.
Campania: Scuole chiuse, ondata di proteste di genitori, studenti e autisti. La letteravirale di uno studente
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Sta generando un'ondata di proteste il provvedimento del Governatore De Luca che con l'ordinanza n. 79 emenanata il 15 ottobre 2020 ha deciso per la sospensione delle attività didiattiche in presenza per le scuole. Un gruppo di genitori ha infatti manifestato questa mattina davanti a Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta della Regione Campania, per protestare contro la decisione di chiudere tutte le scuole in Campania. Contemporaneamente in piazza anche i conducenti degli scuolabus, che chiedono un sostegno economico in seguito al blocco della didattica in presenza, che di riflesso ferma anche la loro attività. Il corteo, arrivato intorno alle 10:30 in via Santa Lucia, è stato controllato dalle forze dell'ordine. Lanciata sulla piattaforma Change.org una petizione, già firmata da oltre 11 mila, sostenuta anche da genitori e studenti che invitano ad aderire e indirizzata al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina per chiedere "l'immediata ripresa in presenza delle lezioni scolastiche in Campania". "Chiediamo che il ministro dell'Istruzione – si legge – intervenga contro l'ordinanza della Regione Campania che ha disposto la chiusura delle scuole primarie e secondarie fino al 30 ottobre. Chiediamo che tutti gli studenti e le studentesse della Regione Campania ritornino, con decorrenza immediata, a poter usufruire della didattica "in presenza" nel rispetto dei protocolli sanitari nazionali vigenti. La Campania non può e non deve restare il fanalino di coda in un settore chiave come l'istruzione". E se la Ministra Azzolina ha definito gravissima la decisione del goverantore, anche Conte sulla sua decisione è stato duro: “De Luca? Le regioni possono adottare misure più restrittive ma chiuderle in blocco non è la migliore soluzione. Abbiamo lavorato per creare delle condizioni di sicurezza e l’istituto superiore di sanità ha confermato che la curva del contagio nelle scuole è molto bassa".
Diversi appelli arrivano anche da studenti, in particolare sta diventando virale un post di uno studente del Liceo Sannazaro di Napoli che sta raccolgiendo moltissimi consensi e condivisioni. Questo il post molto apprezzato: