Dopo la pubblicazione dell'ultimo Dpcm, molte scuole in Italia resteranno chiuse. Aldilà del colore della regione, tutte le scuole secondarie di secondo grado passeranno alla DAD al 100%. In più nelle zone rosse, sono coinvolte nella DAD anche il secondo e il terzo anno della secondaria di primo grado.
Nonostante la ministra Lucia Azzolina abbia più volte sostenuto la tesi che la scuola sarebbe il posto più sicuro attualmente, e nonostante tanti soldi spesi in attrezzature (come banchi singoli, mascherine, dispositivi etc etc), con il nuovo decreto saltano i piani di scuole aperte sempre e a tutti i costi.
In una recente intervista, la ministra cerca di dare spiegazioni alle scelte fatte.
«La situazione in tutta Europa è seria, le decisioni che abbiamo preso sono state difficili: persino lasciare le primarie e le secondarie di primo grado aperte nelle zone rosse non è stato semplice. C’era una cosa che ci stava a cuore: tutelare gli studenti più deboli. Ma per quanto mi riguarda potrò sentirmi sollevata soltanto quando tutti i miei studenti potranno tornare in classe» sostiene la ministra.
E quando potrà accadere questo rientro?
Sul punto Azzolina dice: "Le lezioni del primo ciclo sono in presenza. E alle superiori i laboratori sono aperti e i ragazzi con bisogni educativi speciali possono andare in classe a piccoli gruppi. Per la riapertura non faccio pronostici, lavoro per limitare i disagi". Poi perà dice di aver scritto "agli uffici scolastici regionali chiedendo di continuare il lavoro di quest'estate con gli assessori per trovare soluzioni per i mezzi di trasporto".
«I turni già si facevano, si potrà farne di più. Bisogna lavorare sulle criticità che sono emerse, il protocollo di sicurezza con le Asl deve essere applicato in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Chiedo da tempo i test rapidi nelle scuole" che la ministra si augurano siano disponibili già per il 4 Dicembre
"In Italia, la scuola non è stata mai considerata nello stesso modo che negli altri Paesi. Ma noi abbiamo messo un paletto in questi giorni: la scuola non è meno importante delle altre attività".
Nuovo Dpcm: DDI almeno il 75% alle superiori, infanzia e primo ciclo attività in presenza