Conclusosi, nella tarda serata di ieri, a Palazzo Chigi, il vertice sulla riapertura delle scuole a settembre, l’incontro è stato presieduto dal Presidente del Consiglio Conte, dalle ministre dell'Istruzione, Lucia Azzolina e dei Trasporti, Paola De Micheli, dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, del coordinatore del CTS Agostino Miozzo, dai rappresentanti di enti locali, le OO.SS. i Forum nazionali delle associazioni studentesche, dei genitori, delle scuole paritarie, della Federazione italiana per il superamento dell'handicap.
Si va sempre più consolidando l’idea del rientro a settembre a scuola, lo ha ribadito Conte all’apertura del vertice:” Nell’emergenza “siamo stati costretti a chiudere la scuola, ma abbiamo tratto una lezione. Siamo stati costretti alla didattica a distanza. Ho sempre avvertito preoccupazione per che non poteva accedervi. Col nuovo anno scolastico l’obiettivo è tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza può essere un’opportunità in più per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza”. Ad avvalorare quanto detto dal premier anche la ministra Azzolina: “L’obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se lavoriamo tutti insieme: il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre tornino a scuola”.
La ministra ha parlato di un piano su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio, il tutto per permettere agli alunni di tornare in piena sicurezza a scuola.
Tra le tante ipotesi che giravano in web, per il rientro a settembre, c’era quella di un probabile sdoppiamento dei gruppi di classe prevedendo dei doppi turni di ingresso, smontata poi dalla volontà espressa dalla ministra di tenere il gruppo di classe unito.
Il Comitato Tecnico Scientifico oltre alle misure contenitive previste nel documento che ha approvato lo scorso 26 maggio, sta pensando di compartimentare i banchi con divisori in plexiglass, allo scopo di garantire maggiore sicurezza. La ministra ha poi fatto sapere che oltre alle mascherine sarà data la possibilità di usare la visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici.
Sulla scuola è previsto un impiego di risorse per oltre 4 miliardi di euro, la ministra Azzolina ha comunicato che: “Ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l'edilizia scolastica leggera. La norma contenuta nel decreto scuola favorirà i lavori dando ai sindaci potere di intervenire”. La ministra ha poi ribadito che nel caso dovesse esserci un eventuale diffusione dell’epidemia epidemiologica, la didattica a distanza avrà un ruolo centrale nel percorso di apprendimento, applicando però delle linee guida specifiche dal momento che il ministero ha investito molto nel digitale, spendendo anche 400 milioni di euro per la fibra nelle scuole “.
Diverse sono state le criticità che hanno espresso i partecipanti all’incontro, I presidenti di Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) e Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini e Antonio Decaro, hanno posto il problema delle risorse e del personale necessario per la riapertura nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Cts. Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha infatti affermato: “Certo da parte del Governo servirà allargare i cordoni della borsa. Ci sono, una serie di necessità urgenti: sblocco dell'assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta”.
Critiche giungono anche dai sindacati: per il segretario della Cgil Maurizio Landini e il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, “la discussione sulla ripartenza è importante ma in grave ritardo. Lo sciopero dell’8 giugno ha l’obiettivo di sollecitare il governo a fare le scelte necessarie non solo per la riapertura in presenza a settembre nella massima sicurezza ma per rimettere la scuola al centro delle priorità del paese. Servono quindi risorse immediate per assunzioni straordinarie al fine di garantire la riduzione degli alunni per classe, obiettivo che non riguarda solo il distanziamento ma la qualità della scuola”.
Secondo Barbagallo, leader della Uil “serve un piano che si accompagni al Protocollo del Comitato Tecnico Scientifico. E, tal proposito le indicazioni che sono state definite dai Sindacati di categoria rappresentano, certamente, un punto fondamentale per una ripresa dell’attività didattica che dia garanzie e prospettive agli studenti e al personale scolastico”.