La ministra Azzolina, più volte ha ribadito quanto sia importante, dar credito solo alle notizie ufficiali pubblicate dal Ministero dell’Istruzione o direttamente da lei, ma in rete continuano a circolare indiscrezioni come la bozza del decreto che il Ministero dell’istruzione ha scritto e che dovrebbe poi sottoporre all’attenzione dei consiglio dei ministri a fine settimana, lo stesso segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, che ha preso parte con gli altri esponenti sindacali ad un confronto in una video conferenza con la ministra Azzolina ha espresso il suo disappunto dichiarando:” Indiscrezioni di stampa anticipano il provvedimento per il CdM. Nessun accenno nella video conferenza con i sindacati. Nessun confronto parlamentare”.
La ministra non ha fatto nessun annuncio in riferimento a questa bozza ma sul suo profilo Facebook ha scritto: “Ora che la pausa forzata dalla scuola in presenza si sta ulteriormente allungando vogliamo mettere in campo nuovi strumenti per sostenere docenti e studenti. Adotteremo un piano complessivo che possa guidare la Scuola nella prosecuzione di questo anno scolastico e guardando al prossimo. Di concerto con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza stiamo definendo un pacchetto di misure. A breve faremo chiarezza perché la scuola ha bisogno di certezze”.
Indubbiamente non possiamo non evidenziare che il momento della valutazione scolastica sebbene rappresenti uno strumento per verificare il percorso di apprendimento dell’alunno, affiancato giustamente da valori emotivi ed educazionali, ora più che mai è un “osmosi nella stasi” sì perché il Covid-19 ha sovvertito ogni certezza per cui l’ulteriore proroga al 13 aprile delle ristrettezze a cui tutti siamo sottoposti e non meno la scuola, molto probabilmente continuerà fino a maggio. Secondo la bozza del decreto si prevededono due possibili scenari con particolare riferimento agli esami di maturità, vediamo quali sono:
- Rientro il 18 maggio: se si tornasse in classe entro quella data (e cioè un mese prima dell’inizio dell’esame fissato per il 17 giugno), le prove resteranno tre: due scritti, italiano e discipline d’indirizzo, e un orale. Ma il secondo scritto, anziché essere uguale per tutti come il compito di italiano, verrà messo a punto dalle commissioni. Commissioni composte da tutti professori interni, tranne il presidente esterno, sulla base di un’altra semplificazione voluta dalla ministra Azzolina per venire incontro ad alcune proposte delle associazioni studentesche. Alla maturità, inoltre, si verrà ammessi in automatico. E, dunque, non bisognerà aver svolto i test Invalsi né aver compiuto le ore minime di alternanza scuola-lavoro (almeno 210 nell’ultimo triennio negli istituti professionali, 150 nei tecnici, 90 nei licei). L’esperienza di scuola-lavoro tuttavia non scomparirà del tutto dall’esame, restando almeno oggetto del colloquio orale.
- Nel caso le scuole riaprissero dopo il 18 maggio (o non venissero riaperte affatto), la maturità consisterebbe solo nel colloquio multidisciplinare. Che in caso di necessità dovuta all’epidemia di Covid-19 potrebbe anche essere svolto a distanza, come del resto sta avvenendo dai primi di marzo per gli esami universitari.
Oltre ai maturandi ci sono anche gli studenti della terza media che dovranno sostenere gli esami e nel caso le attività didattiche dovessero riprendere prima del 18 maggio:
- le prove potrebbero essere ridotte, in quanto secondo la normativa vigente, oggi sono tre scritti e un orale
- potrebbe essere sostituito dalla valutazione finale della commissione e quindi le prove non si sosterrebbero.
Gli studenti delle altre classi, termineranno l’anno scolastico regolarmente (non è previsto nessun prolungamento), saranno promossi e chi avrà da recuperare insufficienze, lo farà all’inizio del nuovo anno scolastico.
Inoltre sempre questa bozza prevede di rinviare l'aggiornamento delle graduatorie d'istituto all’anno scolastico 2020/21, con efficacia a decorrere dall’anno scolastico 2021/22, prorogando quindi la validità delle graduatorie esistenti per un ulteriore anno. Vedi: Bozza Decreto Scuola proroga le graduatorie di istituto attuali per le supplenze di un anno
Per ultimo e non per questo meno importante si attende l’uscita dei bandi per l’immissione in ruolo dei docenti, infatti il decreto Milleproroghe approvato lo scorso febbraio, aveva appunto stabilito che Il concorso straordinario, il concorso ordinario, la procedura straordinaria per il conseguimento dell’abilitazione nella scuola secondaria, previsti dall’art. 1 comma 1 del decreto legge 162/19 dovessero essere banditi entro il 30 aprile 2020, onde evitare che anche si verifichi l’emergenza dei docenti supplenti che quest’anno potrebbe arrivare a circa 200 mila. Per il concorso ovviamente si potrebbe solo avere una pubblicazion edi bandi in quanto il decreto cura italia sospende tutt el eprocedure concorsuali per 60 giorni. Vedi: Coronavirus: Decreto "Cura Italia" sospende tutti i concorsi per l’accesso al pubblico impiego fino a maggio 2020
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