Si sta delineando definitivamente il decreto vaccini su cui il Governo aveva posto la fiducia e che proprio la scorsa notte ha ricevuto parere favorevole dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato.
Tra le principali modifiche apportate:
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riduzione delle vaccinazioni obbligatorie da 12 a 10, ovvero: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella;
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4 "consigliate" attivamente dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus;
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riduzione delle sanzioni ai genitori che non vaccinano (si passa da un minimo di 500 a un massimo di 3.500 euro, a seconda della gravità dell’inadempimento);
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eliminato il riferimento al rischio della perdita di patria potestà;
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possibilità, per i medici, di somministrare i vaccini in farmacia (misura che vede contrario l' Ordine);
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istituzione dell’Anagrafe Vaccinale Nazionale che avrà il compito di monitorare la situazione vaccinale degli italiani
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vaccinazioni richieste anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici (si attende ancora parere favorevole da parte della Commissione Bilancio che arriverà oggi prima dell'approdo in Aula);
Previsto per oggi l'approdo in Aula a Palazzo Madama; tempi veloci in quanto poiché il decreto scade il 6 agosto,per consentirne il passaggio anche alla Camera -come ha spiegato la relatrice Patrizia Manassero (Pd) - “dovrà essere approvato nel giro di un paio di giorni(...)”
In allegato Fascicolo Iter DDL S. 2856-Conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale
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