Lo scorso 25 maggio, dopo la grande giornata di mobilitazione dei dirigenti scolastici svoltosi in tutta Italia ( solo a Roma erano in più di tremila),si sono svolti al ministero due incontri importanti tra le OO.SS, i massimi dirigenti del MIUR, il sottosegretario De Filippo e Sabrina Bono, Capo di Gabinetto del Ministro, che segnano la conclusione del tavolo di confronto avviato lo scorso 11 maggio.
Le strutture nazionali di coordinamento della dirigenza scolastica delle OO.SS., lo scorso 3 maggio avevano divulgato un comunicato unitario (in allegato) di seguito riassunto, per definire le iniziative di mobilitazione dei dirigenti scolastici finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
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aprire immediatamente il confronto sul rinnovo del contratto dell’Area della dirigenza dell’Istruzione e della Ricerca per ricondurre alla regolazione contrattuale le materie sottratte attraverso interventi legislativi (valutazione, formazione e mobilità) e per superare la differenziazione salariale all’interno della categoria e nel rapporto con il resto della dirigenza pubblica;
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escludere dalla procedura di valutazione anche la classificazione in fasce dei dirigenti oltre alla sua ricaduta sulla retribuzione;
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escludere dalle responsabilità della dirigenza scolastica i compiti impropri ed estranei alla realizzazione del servizio educativo di istruzione e di formazione;
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superare le problematiche che ostacolano la continuità e l’efficienza della gestione delle scuole autonome.
Indicono le seguenti iniziative di mobilitazione della categoria:
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astensione dalla compilazione della seconda parte del portfolio (autovalutazione e bilancio delle competenze) e dalla compilazione della terza parte del portfolio (obiettivi e azioni professionali) sostituita con una comunicazione all’USR di aver svolto tutte le azioni professionali in tutte le aree di processo collegate con gli obiettivi del RAV, necessarie alla direzione, al coordinamento e alla gestione delle attività stabilite nel Piano di Miglioramento e nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e rese realizzabili dalle risorse professionali e finanziarie messe a disposizione della scuola
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astensione dalla partecipazione alle iniziative di formazione organizzate dall’Amministrazione sulla valutazione dei dirigenti scolastici
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astensione dalla partecipazione alle conferenze di servizio indette dall’Amministrazione
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svolgimento di assemblee regionali dei dirigenti scolastici indette unitariamente dalle OO.SS in tutte le sedi degli USR, il giorno 25 maggio 2017, con richiesta di incontro di delegazioni con il Direttore Generale
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invio di formale diffida ai Direttori Generali di ciascuna regione da parte dei responsabili regionali delle OO.SS. a non mettere in atto nei confronti dei dirigenti scolastici una valutazione classificatoria dei dirigenti lesiva della loro dignità e delle loro prospettive professionali
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invio di formale diffida ai Direttori Generali di ciascuna regione da parte dei responsabili regionali delle OO.SS. a dare seguito immediatamente alla valutazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici.
Manifestazione a Viale Trastevere i motivi “spiegati” dal Presidente dell'Anp. Giorgio Rembado:
“Protestiamo per tre ordini di ragioni.
In primo luogo la mancata perequazione retributiva con i restanti dirigenti pubblici, il nostro stipendio infatti è circa la metà di quello degli altri dirigenti. Inoltre, non vogliamo più essere destinatari di incombenze e responsabilità senza avere gli strumenti gestionali corrispondenti e correlati a quanto ci chiedono. Respingiamo gli incarichi esterni alla gestione diretta del proprio istituto, gli adempimenti burocratici, i monitoraggi che ci gravano inutilmente, sottraendo energie al perseguimento dei risultati scolastici”.
Come si legge infatti nel comunicato ufficiale, i dirigenti scolastici dell’ANP, in stato di agitazione da quasi due mesi, rivendicano il diritto a un’equa retribuzione che sia equiparata a quella degli altri dirigenti delle amministrazioni pubbliche e chiedono maggiori ed adeguati strumenti per poter esercitare le loro prerogative e il loro complesso ruolo dirigenziale. Altro nodo cruciale della protesta è la necessità di mettere fine alle continue vessazioni burocratiche: tutte quelle richieste inutili, ripetute e ridondanti che piovono sulle scuole affaticando le attività delle segreterie scolastiche e togliendo spazio ed energia al lavoro dei dirigenti. La ministra, di fronte a tali richiese, si è dichiarata favorevole all’armonizzazione delle retribuzioni dei dirigenti scolastici all’interno della nuova area contrattuale di cui fanno parte i dirigenti dell’istruzione, dell’università e della ricerca e ha dichiarato inoltre la volontà di chiudere i contratti entro ottobre.
(...)“L’altissima adesione alla protesta di oggi in piazza San Cosimato corrisponde pienamente al forte malumore diffuso tra i dirigenti italiani di cui l’ANP continuerà a farsi interprete presso le istituzioni – conclude Rembado.
25 maggio:conclusioni dell'incontro dopo la protesta (su comunicato ufficiale dell'associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola)
L’Amministrazione ha intenzione di attuare le iniziative di seguito riportate:
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incremento del FUN: l’Amministrazione ha individuato 10 milioni di euro lordo stato nel bilancio del ministero (esercizio finanziario 2017) finalizzati a compensare, almeno parzialmente, i progressivi tagli che hanno ridotto in modo considerevole il fondo;
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‘armonizzazione’ della retribuzione dei dirigenti dell’area istruzione, università e ricerca: la Dott.ssa Bono, in attesa dell’atto di indirizzo preliminare all’avvio della contrattazione collettiva nazionale, ha proposto di avviare dalla seconda settimana di giugno una serie di tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali dedicati alla precisazione degli aspetti giuridici e alla ridefinizione di quelli economici relativi al profilo professionale del dirigente della scuola;
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semplificazione amministrativa: intenzione dell’Amministrazione è di confrontarsi a partire dall’inizio del prossimo mese con la parte sindacale anche sui disagi che i dirigenti delle scuole avvertono per il coordinamento spesso non adeguato degli uffici ministeriali (le vessazioni burocratiche denunciate da ANP) per semplificare in tempi brevi il quadro degli adempimenti amministrativi.
A tal proposito la Dott.ssa Bono ha comunicato che la Ministra ha firmato proprio il 25 maggio la nomina di responsabile della trasparenza che sarà attribuita ad ogni direttore generale dell’USR, specificando che i dirigenti delle scuole svolgeranno il compito di referenti per la trasparenza, con competenze sulla gestione dei dati e del sito istituzionale della scuola;
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è stato istituito l’Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica (art. 12 della Direttiva MIUR del 28/6/2016, prot. n. 25), al quale parteciperà, insieme all’Amministrazione, un rappresentante di ogni organizzazione sindacale
Le OO.SS valutano positivamente la disponibilità e l’impegno del MIUR e seguiranno con grande attenzione l’evoluzione del confronto avviato, non trascurando l’azione di sostegno e supporto alle problematiche dei dirigenti scolastici e rafforzando la partecipazione e il coinvolgimento dell’intera categoria.
Sulla questione è intervenuta anche la ministra Valeria Fedeli che nella giornata della mobilitazione nazionale ha dichiarato:"con i dirigenti scolastici il dialogo è aperto. Li ho già ascoltati e li ascolterò di nuovo. Parlano di perequazione delle retribuzioni, di carichi di lavoro, di eccesso di burocrazia. Anche io sono per la semplificazione, ma dobbiamo ragionare insieme di queste cose (…) ogni figura professionale della scuola, i docenti come i presidi, va valorizzata. Per tanti anni non si è investito nella scuola sia dal punto di vista finanziario sia come valore sociale" ha ricordato Valeria Fedeli facendo riferimento anche agli otto anni di "non rinnovo" contrattuale. Ora abbiamo chiuso la delega sulla pubblica amministrazione, che era un presupposto imprescindibile. Il prossimo passo è l'atto di indirizzo dell'Aran e poi apriremo il confronto”.
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