Si sta svolgendo in questi giorni nella sede del Miur a viale Trastevere, il seminario internazionale dal titolo ‘Space for learning. Bridging innovation and safety in school buildings’, promosso dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), dedicato e a temi molto cari a tutti noi, ovvero, la sicurezza nell’edilizia scolastica ed i nuovi ambienti di apprendimento scolastici.
Nella prima giornata dedicata alla sicurezza delle strutture scolastiche, il Sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo aprendo i lavori del seminario internazionale, ha dichiarato: “L’edilizia scolastica e’ questione molto sentita in Italia e spesso vissuta con molte ansie da parte delle famiglie. (…).
L’attenzione riservata dal Governo all’edilizia scolastica – in tutti suoi aspetti, dalla sicurezza alla modernità degli ambienti – e gli ingenti investimenti degli ultimi anni per gli edifici scolastici (esistenti e da realizzare ex novo) hanno fatto crescere l’interesse internazionale per il nostro Paese e per le buone pratiche realizzate in questo settore. Per questo siamo molto soddisfatti della scelta dell’Italia come sede per questo seminario internazionale, un momento di riflessione e confronto promosso dal Gruppo Ocse Leep di esperti sugli ambienti efficaci di apprendimento. Negli ultimi due anni, in Italia, sono cambiati la governance delle procedure di edilizia scolastica – prosegue De Filippo – gli strumenti a disposizione, i sistemi di monitoraggio e di controllo delle risorse pubbliche investite. La trasparenza e l’informatizzazione delle procedure, unite alla semplificazione delle stesse, hanno contribuito a rendere il processo di gestione dell’edilizia scolastica una best practice riconosciuta anche a livello europeo. Abbiamo sicuramente ancora molto lavoro da fare, ma sappiamo di essere nella direzione giusta.
A diregiovani.it, il coordinatore della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica, Laura Galimberti, ha dichiarato: “Sappiamo che ci sono ancora dei controsoffitti che cadono. Questo non dovrebbe mai succedere, ma ricordiamo che sono 42.000 gli edifici scolastici in Italia, quindi l‘operazione di messa in sicurezza porterà via un periodo più lungo di quello trascorso. Siamo già molto orgogliosi che molte risorse siano state utilizzate dando via ad oltre 7.000 cantieri di cui 5.000 già conclusi, numeri significativi”.
“Il governo, a partire dal governo Renzi oggi governo Gentiloni – continua Galimberti – , ha molto creduto in questa operazione sull’edilizia scolastica quindi ha messo in campo ingenti risorse economiche, ma anche politiche di governance assolutamente innovative, dal punto di vista degli Enti locali, dei sistemi informativi nuovi, dei tavoli di dialogo con le Regioni e gli Enti locali, come l’Osservatorio per l’edilizia scolastica, ma anche con l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, che è stata una grande operazione di trasparenza e di conoscenza del patrimonio. Abbiamo anche un WebGis cantierescuole.it, dove tutti possono ritrovare il cantiere che ha aperto sulla loro scuola. Quindi una politica sia economica sia di governance molto importante a beneficio degli enti locali, delle famiglie e della sicurezza nelle scuole. Ci interessa tantissimo anche l’innovazione degli edifici scolastici.Questo grande concorso per le scuole innovative è stato fatto proprio per esercitare i professionisti, gli architetti, e gli ingegneri sulla tipologia scolastica. Vogliamo che le scuole diventino sempre di più dei luoghi adatti ad ospitare una nuova didattica, aperti al territorio, sostenibili e sicuri”.
Il programma di oggi prevede la simulazione di ambienti di apprendimento innovativi, con l’intervento dell’architetto Mario Cucinella.
Il dibattito è stato chiuso con le conclusioni della Ministra Valeria Fedeli che ha dichiato: l’Italia sta facendo investimenti molto importanti in materia di edilizia scolastica. Stiamo investendo sulla sicurezza degli edifici, ma anche sulla creazione di ambienti di apprendimento innovativi, perché gli elementi architettonici influiscono sullo stare bene a scuola. La nuova governance integrata, con un Osservatorio Nazionale per l’edilizia scolastica dove si riuniscono tutti i soggetti interessati, e i nuovi strumenti per il finanziamento - il Fondo unico per l’edilizia scolastica, l’anagrafe dell’edilizia scolastica - hanno permesso di fare passi avanti importanti. Molto c’è ancora da fare, ma abbiamo imboccato la strada giusta.
Nel corso del suo intervento, la Ministra ha riepilogato i dati relativi a investimenti e interventi. Sono oltre 7 i miliardi messi a disposizione in tre anni, tra fondi gestiti dal Miur e altri fondi; più di 7mila gli interventi per la messa in sicurezza finanziati con risorse gestite dal Ministero dell’Istruzione più altri 6.198 per le verifiche diagnostiche.
Giovedì 25 maggio, infine, è prevista una visita di studio dei delegati OCSE presso i comuni di Amatrice e Cittareale, nelle aree colpite dal sisma.
Tra le istituzioni presenti il Gruppo di valutazione degli ambienti di apprendimento LEEP - Direzione per l’istruzione e le competenze dell’OCSE, la Struttura di missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio, l’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro), Cassa Depositi e Prestiti, Dipartimento della Protezione Civile, l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l’INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Educativa), la BEI, la Banca mondiale e i rappresentanti degli enti locali e delle maggiori organizzazioni rappresentative del settore.
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