Si è chiusa la procedura on line per la presentazione delle domande per la fase nazionale che ha visto la partecipazione, secondo un comunicato del Miur, di 71.643 docenti iscritti in Gae e Gm. Ma quella che hanno appena vissuto i precari alle prese con la presentazione della domanda è solo la prima puntata di un reality per quella che è stata definita una vera e propria lotteria al buio visto che non sono stati resi noti il numero di posti disponibili per provincia e per classe di concorso che verranno assegnati nelle fasi B e C del piano straordinario, contravvenendo a qualsiasi procedura di tipo concorsuale e alle più elementari regole di trasparenza e buona amministrazione.
In questi termini, è stata imposta al docente una scelta al buio, costretto a scegliere di presentare o meno la domanda entro la scadenza senza alcun elemento utile ad una serena e consapevole scelta. E a mettere scompiglio, a poche ore dalla scadenza, nelle già fragili certezze dei precari alle prese con la compilazione della domanda anche le contrastanti indicazioni sulla sequenza delle operazioni che l'applicativo software seguirà nella scelta dei docenti a cui sottoporre la eventuale proposta di assunzione.
Indicazioni che solo in maniera ufficiosa sono giunte attraverso un post sulla pagina dell'ispettore Max Bruschi che sostanzialmente confermerebbe quanto da alcuni giorni il sottosegretario Faraone ed i suoi collaboratori affermavano in diversi interventi descrivendole procedure della fase C in maniera difforme da quanto contenuto nel bando del Ministero e previsto dalla legge 107/15, e soprattutto con modalità differenti da quanto sarebbe previsto per la fase B generando ulteriore incertezze nei precari della scuola alle prese con una difficile scelta che vede in gioco il loro futuro lavorativo.
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Se confermate queste anticipazioni, giunte per altro nelle ultime ore e neppure in maniera ufficiale dal Miur, ci troveremmo di fronte ad una sistema che palesa una evidente disparità di trattamento per chi sarà costretto ad accettare una proposta in fase B, rispetto a chi invece accederà alla fase C in cui pare sarebbe data priorità alla prima provincia scelta, generando code, già in passato dichiarate incostituzionali, per chi le indicherà come seconda scelta pur avendo punteggio superiore. Indiscrezioni che avrebbero quanto meno suggerito una proroga della scadenza della procedura on line visto che dall'ordinamento delle province può dipendere la sorte di ciascuno dei partecipanti alla procedura.
E tutto ciò mentre il Ministro in maniera trionfalistica riporta i numeri delle domande presentate affermando inoltre che in fase 0 ed A sono stati assunti 29.000 docenti. Intanto non si conosce però l'esatta distribuzione dei candidati per classe di concorso e quanti dei partecipanti facciano parte dei 29 mila già assunti in fase 0 ed A visto che era consentita la possibilità di presentare domanda prima che fosse formalizzata la loro assunzione, come aveva consigliato il Miur nelle sue stesse faq. Ovviamente tali docenti non potranno partecipare a quella che è stata definita una vera e propria lotteria per la formulazione delle proposte di assunzione nelle fasi B e C. Inoltre quasi 10 mila domande secondo alcune indiscrezioni sarebbero per docenti di scuola dell'infanzia che non partecipa al potenziamento previsto per fase C ma solo a posti in fase B presenti quasi solo sul sostegno. I posti in fase B a questo punto dovrebbero essere circa 18.000 se come afferma il Ministro in fase 0 e A si sono assunti circa 29 mila docenti rispetto ai 47.476 posti previsti dal contingente Miur su organico di diritto. Posti che saranno distribuiti in buona parte sul sostegno, su tutti gli ordini, ma in particolar modo per AD00, alcune cdc della scuola di I grado e su poche cdc delle superiori.
I 71.643 docenti quindi dovrebbero contare su un totale di circa 73 mila posti disponibili divisi in 18 mila posti di fase B (si attendono numeri ufficiali ripartiti per cdc) più altri 55 mila di fase C sul potenziamento ma è certo che a restare fuori saranno molti docenti visto che sarà impossibile far coincidere esattamente domanda ed offerta per la carenza di specializzati sul sostegno e di abilitati in determinate cdc e per l'elevato numero di presenti su alcune di esse come abbiamo già dimostrato ad aprile in uno studio esclusivo di PSN.
Ma a destare sconcerto il caos che ha accompagnato la fase di presentazione delle domande con diverse faq ambigue, dichiarazioni di diversi esponenti politici del PD da Faraone, Malpezzi, Campione che si sono finanche contraddette e con in chiusura l'intervento di Bruschi, a spiegare il meccanismo: si andrà per graduatoria nazionale per la fase B, mentre per la fase C ciò succederà soltanto dalla seconda preferenza espressa in poi. Un meccanismo decisamente macchinoso ma che sarebbe stato necessario e fondamentale conoscere in anticipo visto che a questo punto in fase C conterà aver "indovinato" la prima provincia per poter aspirare ad ottenere la proposta di assunzione. Chiarimenti che comunque non hanno consentito a tanti di rivedere la domanda e l'ordine delle province visto la scadenza e vista la mancanza di certezze sulle effettive disponibilità per ciascuna classe di concorso. Va detto inoltre che lo stesso Bruschi ha spiegato il diverso meccanismo che sarebbe utilizzato in fase C rispetto alla fase B come dovuto alla necessità di garantire prima uno scorrimento provinciale anche in fase C come già lo è stato con la fase A. Ma quello che questo meccanismo assicura non è lo scorrimento prioritario sulla provincia di attuale inclusione ma sulla prima provincia scelta. E' come se si fosse consentito una riapertura delle Gae per la scelta della prima provincia di inclusione e un inserimento in coda (già dichiarate incostituzionali) in tutte le altre province. Ciò è ben diverso dallo scorrere prioritariamente sulla provincia di attuale inclusione e non assicura che chi sia già inserito in una determinata provincia veda assegnarsi il ruolo se questa sia scelta da altri come prima provincia con maggior punteggio. Dunque se questo sarebbe il motivo di tale scelta, si tratterebbe di una clamorosa ammissione di colpa del Miur visto che come abbiamo indicato nei motivi di illegittimità della procedura non vi è comunque la priorità sull'assunzione nella propria provincia in caso di posti disponibili in fase C.
Per la poca chiarezza del Miur e le indicazioni contraddittorie date fino all'ultimo momento e viste le tante richieste dei docenti, l'associazione Professionisti Scuola Network ha deciso di riaprire i termini della scadenza dei propri ricorsi prorogando il termine di adesione al 28 agosto. Qui tutti i dettagli per aderire con i chiarimenti sui ricorsi proposti.