PSN pubblica l'attesa analisi dei dati del censimento di posti disponibili e dei presenti in GAE che il Miur ha messo a disposizione su pressante richiesta del M5S. L'analisi è stata ottenuta incrociando i dati con i pensionamenti 2015-16 e operando diversi confronti per verificare i numeri indicati nella relazione tecnica del ddl #BuonaScuola. I sei file rilasciati dal Miur infatti non riportano i dati dei pensionamenti e sono stati forniti in maniera disaggregata e in una forma tabellare che non consentiva una immediata analisi se non operando diverse operazioni preliminari sui file in modo che potessero effettuare somme e confronti dei singoli campi.
A pensar male si fa peccato (ma spesso ci si prende), ma l'impressione è che la Giannini abbia volutamente fornito dati parziali e in forma criptata o comunque non subito immediatamente comprensibili appieno per non dover ammettere superficialità e dilettantismo su numeri e previsioni delle stabilizzazioni promesse. Grazie allo sforzo fatto dalla redazione di PSN, che ha lavorato con instancabile dedizione, siamo stati in grado di ottenere numeri e tabelle molto significative e ad evidenziare la somma su ciascuna provincia di tutti i posti disponibili per singola classe di concorso.
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Si tratta di posti per ciascuna classe di concorso ottenuti dalla somma dei pensionamenti e del cosiddetto FTE (fabbisogno territoriale equivalente). Con questo termine il Miur ha indicato delle unità di posti equivalenti alle cattedre ottenuti come la somma di tutte le cattedre e spezzoni su cui sia stato stipulato per l'anno 2014-15 un contratto in una determinata cdc di ciascuna provincia e dividendo il totale per l'orario di cattedra previsto per il tipo di posto o grado di istruzione. Tale operazione di somma è stata effettuata dal Miur separatamente sulle due tipologie di contratti stipulati per supplenze annuali (31agosto) e fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). La somma di questi due FTE da quindi la fotografia dei posti effettivamente coperti da incarichi di supplenza dai precari. A tali posti, rispetto alle tabelle rese disponibili dal Miur, PSN ha pero' sommato i posti lasciati liberi dai pensionamenti aggiornati all'11 marzo 2015 ottenendo quindi il dato complessivo (Tab. 4) delle disponibilità effettive già presenti al primo settembre 2015 e che ammonta a oltre 120 mila come abbiamo anticipato in esclusiva in questo articolo di PSN.
Questo dato è fondamentale per comprendere che a differenza di quanto il Governo Renzi avesse da sempre fatto intendere fin da settembre 2014 i posti già disponibili sono ben oltre le 120 mila. Il dato smentisce clamorosamente tutte le indicazioni date fino a ieri nei diversi passaggi della buona scuola. Si fa osservare infatti che Renzi prometteva di dare un organico aggiuntivo di circa 50 mila (48.812) posti su organico dell'autonomia grazie al quale assicurava di assumere 100.701 docenti e col quale avrebbe chiuso per sempre la partita con le Gae.
Ciò che invece viene fuori con l'analisi incrociata che PSN è riuscita a fare, grazie alle riconosciute competenze in ambito statistico e di data managing, è che i posti su organico indicati nella relazione tecnica alla lettera (E) della Tab. 2 sono esattamente i posti già presenti in organico di fatto ad oggi già presenti, se si escludono i posti su sostegno, come evidenziato nella tabella 7 della elaborazione di PSN riprodotta nella immagine di apertura di questo articolo. Stando così le cose i posti effettivi per assicurare le immissioni promesse dovrebbero allora essere 170 mila dovendo aggiungere ai 120 mila posti i circa 50 mila dell'organico dell'autonomia sbandierati come la soluzione del precariato storico. E che questo dato fosse da attenderselo bastava osservare che già nel luglio 2014 nella relazione che accompagnava l'iniziativa del M5S sul tavolo di confronto sulla scuola in audizione alla Camera, erano indicati in 118 mila circa le supplenze al 31/8 e 30/6 per il 2013/14.
Nell'incrocio dei dati, PSN ha elaborato una ulteriore tabella (la n.6) in cui ha confrontato i posti disponibili rispetto ai presenti in GAE su ciascuna classe di concorso di ogni provincia. Il dato che viene fuori ha dell'incredibile perchè dimostra che se non si crea entro settembre 2014/15 un organico dell'autonomia di ulteriori 50 mila posti aggiuntivi, nonostante i presenti in gae siano 125 mila circa a fronte di 120 mila posti già disponibili, non sarà possibile che assumere al massimo 70 mila docenti circa. Quello che emerge, infatti, in maniera desolante nei dati Miur, nonostante più di otto mesi di lavoro, è il non aver evidenziato il disallineamento tra posti disponibili e profili dei docenti.
Un dato su tutti, a fronte di quasi 42 mila posti sul sostegno disponibili da subito tra posti in OD e in deroga, i presenti in Gae con specializzazione sul sostegno sono molto meno. Sarebbero infatti in tutto 14 mila i docenti specializzati secondo l'opuscolo della buona scuola pubblicato a settembre (pag. 78) e pertanto a voler essere ottimisti resteranno almeno 28 mila posti sul sostegno non assegnati al ruolo e che andranno a supplenze a personale specializzato in seconda fascia di istituto o in mancanza di personale specializzato a docenti di seconda e/o terza fascia non abilitati delle GI. In ogni caso i posti su cui sono disposte immissioni sul sostegno saranno in tutto circa 15 mila (8.895 + 6.446) e quindi solo per il sostegno avanzano quasi 28 mila posti non assegnabili, a cui andranno a sommarsi posti non attribuibili a docenti delle Gae perchè su classi di concorso con pochi aspiranti. E' il caso di A013 (Chimica) con 382 posti a livello nazionale senza aspiranti, A020 (Meccanica) con 505 posti, A033 (Tecnologia) con oltre 2.000 posti, A042 (Informatica) con oltre 600, A059 (Scienza) con quasi 3.600, solo per citarne alcune.
Di contro ci sono aspiranti di determinate classi di concorso che potranno essere assunti solo su un numero limitato di disponibilità e che quindi non potranno essere scorse interamente le graduatorie ad esse corrispondenti. E' il caso di Infanzia e primaria che presentano rispettivamente 25.243 e 13.469 aspiranti in più rispetto ai posti disponibili e che quindi restano fuori dalle immissioni ad eccezione di una parte che sarebbe assunta sul sostegno ma nel limite dei 14 mila posti complessivi per tutti i gradi di istruzione. E il caso inoltre di quasi 6.700 aspiranti su A019 (Diritto) in eccesso rispetto ai posti disponibili, di A032 (musica alle medie) con oltre 2 mila aspiranti in più, A037 (Filosofia e Storia) con 1.602 in più, A060 (Scienze naturali) con 1.476 in più A017 (Economia) con 1422 e A061 (Storia dell'arte) con 1.248. Di questi docenti in "esubero", una parte può essere assunto nel contingente di sostegno se ne ha il titolo, ma sempre nel limite dei 14 mila specializzati su tutti i gradi e comunque entro il contingente massimo di 15.341 posti previsti dalla relazione tecnica del ddl.
Dalla tabella 6 nell'ultima colonna è stato calcolato come sub totale, la somma dei posti non attribuibili per mancanza di aspiranti sommati su sostegno e cdc comuni pari al totale di 47.344 posti. Nella stessa tabella 6, sempre all'ultima colonna alla riga successiva, il numero dei docenti non assumibili nella cdc a punteggio più alto per carenza di posti disponibili rispetto al numero di aspiranti e che ammonta ad un totale di 67.028 docenti.
Va detto che di questi docenti una parte può essere assunta sui posti sopra anzi detti, ma questo è vero solo in parte visto che posti avanzati e docenti delle Gae, diciamo in "esubero", appartengono a classi di concorso non appartenenti allo stesso ambito e che quindi rappresentano insiemi non sovrapponibili interamente se non in minima parte. Se infatti fossero tutti abilitati su ciascuna cdc i docenti rimasti potrebbero ridistribuirsi sui posti avanzati ma resterebbero fuori in 19.684.
Nella realtà i docenti di infanzia e primaria non sono utilizzabili su altri gradi e viceversa e allo stesso modo docenti di ambito letterario non sono utilizzabili per quelli di ambito scientifica e così via per altri ambiti didattici. Dall'analisi di PSN è risultato quindi che i docenti non assumibili dalle Gae, nell'ipotesi che si assumesse su tutti i 120 mila posti già disponibili in organico e censiti in base ai dati Miur, sono pertanto all'incirca tra 40 - 50 mila e quindi risulterebbero stabilizzati al massimo 70 mila dei 120 mila posti già oggi disponibili. Posti come già detto non in organico funzionale ma effettivi su posti comuni e sostegno. Questo significa che i 50 mila che resterebbero fuori dalle immissioni in ruolo per mancato scorrimento delle Gae possono essere assunti solo su un organico funzionale (o dell'autonomia) da attivarsi in aggiunta ai 50 mila ma su posti differenti e per finalità differenti da quelli già oggi presenti e che invece dovranno necessariamente essere assegnati ancora con supplenze al futuro concorso a meno di non prevedere immissioni anche per docenti abilitati su queste cdc ma non inseriti in Gae (TFA, PAS).
In allegato il file excel con l'analisi dettagliata realizzata da PSN
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