Prosegue il percorso di formazione rivolto alla figura di referente/coordinatore per l’inclusione, che non solo risulta essere un punto di riferimento nell’istituzione scolastica riguardo ai temi dell’inclusione e della disabilità, ma che avrà anche il compito di trasferire le competenze professionali acquisite nell’ambito della propria comunità professionale, secondo modalità operative concordate con il dirigente scolastico.
Secondo la nota Prot. n.32839 del 3/11/2016 del MIUR, tale iniziativa formativa vede come destinatari 10.000 docenti che hanno partecipato positivamente al percorso formativo dello scorso anno scolastico. E’ consentito il subentro di un nuovo docente debitamente incaricato dal dirigente scolastico di svolgere la medesima funzione nell’istituto. Si rammenta, comunque, che l’attività formativa è in particolare rivolta ai docenti specializzati per il sostegno, con l’obiettivo di rafforzarne l’identità professionale, la continuità di presenza, l’assunzione di compiti di sistema, con specifica attenzione alle attività delle reti di scuole, dei CTI/CTS.
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Ciascun percorso formativo avrà una durata complessiva di 50 ore, pari a due unità formative. Una unità formativa di 25 ore comprende, di massima: 8-12 ore di lezioni e attività laboratoriali in presenza; 6-8 ore di esercitazioni, tutoring, pratica didattica; 8- 10 ore di studio, documentazione, lavoro on line. Le tipologie di attività potranno essere liberamente composte sulla base dei bisogni formativi rilevati. In questo secondo anno sarà importante prevedere prioritariamente attività laboratoriali realizzate attraverso casi pratici, project work, etc., coinvolgendo attivamente anche altri attori (famiglia, operatori socio-sanitari del territorio, associazionismo, strutture del terzo settore, enti locali). Ciò anche al fine di impegnare i partecipanti nell’elaborazione di prototipi di accordi inter-istituzionali, di modelli e ipotesi di formazione in servizio, di analisi di casi e sviluppo di strategie didattiche inclusive, di continuità e orientamento al “progetto di vita”, ecc.
I temi che potranno essere approfonditi saranno:
- La Diagnosi Funzionale (o il profilo di Funzionamento): comprendere i bisogni dell’alunno con disabilità attraverso un dialogo efficace con la famiglia e gli operatorisocio-sanitari;
- Il Piano Educativo individualizzato: il coinvolgimento attivo del consiglio di classe, della famiglia e degli operatori socio-sanitari per la formulazione di un documento che descriva le misure (in termini di utilizzazione di risorse umane e materiali assegnate) per la realizzazione del successo scolastico dei singoli alunni con disabilità;
- L’individuazione degli strumenti di valutazione periodica e finale dei risultati dell’inclusione dei singoli alunni condisabilità;
- L’individuazione degli indicatori per autovalutare la qualità inclusiva realizzata durante l’anno scolastico nelle singole classe e nell’istituto (anche in connessione con il RAV, il Piano di miglioramento, e il Piano perl’inclusione)
A conclusione del percorso formativo, verrà rilasciato un attestato descrittivo del percorso svolto e delle esperienze formative realizzate.
In allegato troverete la nota completa e gli allegati
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