Il miur ha incontrato i sindacati nei giorni 4 e 5 dicembre per proseguire il confronto sul rinnovo del prossimo CCNI partendo da una bozza proposta dall'Amministrazione e che ha riguardato in particolare la sezione contenente le disposizioni per il personale docente. Le delegazioni hanno esaminato i primi 22 articoli della proposta contrattuale fornita dal Miur procedendo ad apportare le necessarie modifiche, per adeguare le disposizioni al quadro normativo che vedrà confermare l´abolizione degli ambiti territoriali e della chiamata diretta. In particolare è stata raggiunta l'intesa sulla rimodulazione delle percentuali da destinare alla mobilità per il prossimo anno agevolando le possibilità di ottenere trasferimento interprovinciale anche rivedendo i meccanismi di elaborazione dei passaggi di ruolo e di cattedra che quest'anno avverranno simultaneamente. Tra i punti più importanti all´esame del tavolo negoziale anche le questioni riguardanti la riduzione al 50% delle disponibilità per i trasferimenti da posto di sostegno a posto comune e la mobilità tra e verso i licei musicali. Di seguito riportiamo i punti su cui è stata raggiunta una convergenza di massima durante le due giornate tra il Miur e le OO.SS.:
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- la mobilità avverrà su istituzioni scolastiche con una domanda unica per mobilità provinciale ed interprovinciale nella quale sarà possibile esprimere fino a 15 preferenze, anche tutte puntuali su sedi scolastiche, oltre che sintetiche per comuni, distretti e province. Spariscono quindi gli ambiti territoriali e la tanto contestata “chiamata diretta” ripristinando per tutti la titolarità su scuola;
- vengono ripristinate le 3 fasi “tradizionali” precedentemente in uso al varo della legge "107": comunale, provinciale, interprovinciale;
- è finalmente stata prevista un’unica data di pubblicazione degli esiti, circostanza che oltre ad anticipare i tempi delle operazioni di mobilità, potrà garantire la massima ottimizzazione dei posti a disposizione. Il Miur ha confermato che l'algoritmo elaborerà allo stesso tempo i movimenti di tutti i gradi e quindi le fasi avverranno in contemporanea rendendo possibile il recupero dei posti che man mano si rendono disponibili per i passaggi di cattedra tra pari grado e per i passaggi di ruolo tra i diversi ordini;
- sarà garantita per quest'anno e comunque almeno nel primo anno di vigenza del contratto triennale, una percentuale più alta, rispetto al passato, per i trasferimenti interprovinciali per consentire il rientro nelle province di residenza di un maggior numero di docenti vittime dell'algoritmo per tenere conto dei trasferimenti forzosi operati dalla legge 107. Sull'intero contingente dei posti disponibili preliminarmente alle operazioni annuali di mobilità il 50% sarà destinato ai trasferimenti (rispetto al 40% degli ultimi due anni), l’altro 50% alle immissioni in ruolo. Nei due anni successivi, a regime, si andrà ad un riequilibrio tra le due procedure.
Un confronto intenso, dunque, quello avvenuto in questi due giorni tra organizzazioni sindacali e rappresentanti del MIUR che ha visto la condivisione di gran parte della bozza discussa ma restano almeno due questioni fondamentali da sciogliere ancora e su cui si sta cercando un punto d'incontro che però vede alcuni sindacati decisi a non firmare nel caso il miur non tornasse sui suoi passi:
- l’amministrazione, contravvenendo a quanto prevede l’art. 22, c. 4, del CCNL, vorrebbe bloccare la mobilità per tre anni anche al personale docente che ottiene il trasferimento su scelta sintetica o su provincia. Il citato contratto prevede detta possibilità solo nel caso si ottenga la scuola richiesta volontariamente.Si tratterebbe di un contratto illegittimo in quanto un contratto decentrato non può andare contro una norma del CCNL, per cui potrebbe essere impugnato da chiunque;
- sempre l’amministrazione ha riproposto che per i trasferimenti nella fase provinciale da posto di sostegno a posto comune venga ridotta della metà l’aliquota dei posti disponibili;
Resta inoltre aperto il problema dei licei musicali, in particolare è in elaborazione una proposta per i docenti utilizzati da diversi anni nei Licei Musicali tale da permettere di dare una risposta alle loro istanze di mobilità professionale e dunque di continuità didattica, ma con la volontà di salvaguardare la domanda di mobilità territoriale.
In merito poi alla questione di personale educativo, il sindacato UIL, registrata la contrarietà delle parti a prevedere il passaggio del personale educativo abilitato, con concorso ordinario del 2000, nei ruoli della primaria, ha proposto che tale passaggio sia almeno possibile limitatamente al riassorbimento dell’esubero.
Il confronto proseguirà il 13 dicembre. Il 6 dicembre, invece, inizierà il confronto sul personale ATA.
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