Siglata l'intesa per il rinnovo del contratto di mobilità del prossimo anno scolastico tra Miur e sindacati con un contratto che proroga integralmente, limitatamente all’anno scolastico 2018-19, la validità del vigente Contratto sulla mobilità del personale della scuola, in attesa di regolare pienamente la materia nell’ambito del prossimo rinnovo del contratto collettivo nazionale per il triennio 2016-2018.
Una scelta dettata dalla necessità di assicurare un regolare inizio del prossimo anno scolastico senza affanni ad evitare trasferimenti e assegnazioni provvisorie ad anno scolastico iniziato come purtroppo è avvenuto negli ultimi anni. Un rinnovo del contratto di mobilità che farà da ponte, dunque, fino a quando non verrà definito il nuovo Contratto nazionale, il cui negoziato è appena iniziato, e alla cui conclusione si intenderà definire un contratto di mobilità con validità triennale (come prevede l’atto di indirizzo del Governo all’ARAN). Un rinnovo del contratto di mobilità per il 2018/19 che non apporta modifiche migliorative rispetto alle deroghe di legge acquisite lo scorso anno che avevano comunque eliminato diversi punti negativi della Legge 107/2015 ristabilendo la possibilità di trasferimento del personale sulle singole scuole e limitando in parte la tanto avversata chiamata diretta.
La proroga è stata siglata anche allo scopo di assicurare procedure di mobilità con tempi certi e che non avrà difficoltà ad essere approvato dalla Funzione pubblica e MEF avendo confermato lo stesso impianto contrattuale che consentirà l’utilizzazione della stessa modulistica per trasferimenti, assegnazioni provvisorie e utilizzazioni riferiti al corrente anno scolastico, lasciando alle istituzioni scolastiche più tempo per la formulazione degli organico e per il trattamento delle domande di mobilità.
Queste in sintesi i punti del contratto di mobilità 2018/19:
Le aliquote
Ai trasferimenti interprovinciali sarà destinato il 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali. Ai passaggi di cattedra e di ruolo il 10%.
Scelta sedi
Sarà possibile indicare scuole e ambiti territoriali, per cui la titolarità sarà su scuola per chi otterrà il trasferimento in una delle scuole indicate, su ambito se si otterrà il trasferimento su ambito.
Domanda unica
La domanda di trasferimento sarà unica, sia provinciale che interprovinciale, e le preferenze nell’unico modulo di domanda potranno essere 15, comprensive delle sedi sia provinciali che interprovinciali. All’interno delle 15 preferenze esprimibili, sarà possibile chiedere fino a 5 scuole di uno stesso ambito o di ambiti differenti.
Deroga al vincolo triennale
Confermata anche la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di titolarità e nella scuola in cui si è ricevuto l’incarico triennale, per cui tutti i docenti, compresi i neo assunti (assunti cioè il 01/09/2017), potranno presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale.
Fasi
La mobilità avverrà in due fasi: provinciale e interprovinciale.
Le domande del personale docente saranno presentate telematicamente, tramite il potale Istanze On Line
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