Un’applicazione in grado di assumere il controllo dei cellulari degli studenti. Non è un incubo, si chiama ISmartKeeper. Brevettata e adottata in Sud Corea, attraverso questa nuova app sarà possibile disabilitare smartphone e tablet all’interno di un dato perimetro, consentendo esclusivamente chiamate vocali o d’emergenza. Mai più Whatsapp, Facebook, Twitter o Wikipedia nelle aule, anche se al momento l’applicazione è in grado di interferire esclusivamente con i dispositivi che adottano il sistema operativo Android. Verrà sperimentata anche in Italia ?
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Nonostante l’indubbia utilità durante esercitazioni scritte, concorsi pubblici e quant’altro, emergono vistosamente degli aspetti preoccupanti, propri di un regime più che di una democrazia. In un’epoca in cui la tecnologia assorbe quasi interamente la sfera privata dei consumatori, l’utilizzo di un’applicazione sviluppata al fine di esercitare un controllo dei dispositivi altrui, risulterebbe una pratica invasiva e potenzialmente lesiva dei diritti di ciascuno. Quanto ci vorrà ad esempio, prima che venga adottata anche dai datori di lavoro nei confronti dei propri dipendenti ? Sembrerebbe allora preferibile continuare a battere la strada dell’educazione, come hanno già obiettato alcuni docenti in difesa dei diritti dei propri studenti.