25 novembre l'Aula del Senato esamina il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016 e le Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014).
Il 23, 29 e 30 ottobre la 7a Commissione esamina:
1. Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016.
- Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza). (Tab. 2)
- Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016. (Tab. 7)
- Stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016. (Tab. 13)
2. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014).
RAPPORTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA PER L'ANNO FINANZIARIO 2014 E PER IL TRIENNIO 2014-2016 (DISEGNO DI LEGGE N. 1121 – TABELLA 7) E SULLE PARTI CORRISPONDENTI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1120
La Commissione, esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, nonché le parti connesse del disegno di legge di stabilità per il 2014,
premesso che il disegno di legge di stabilità non prevede tagli lineari ma cerca di preservare i settori di competenza, proseguendo la tendenziale opera di restituzione di risorse alla scuola, l'università, la ricerca e alla cultura, già avviata attraverso i decreti-legge "del fare", "valore cultura","scuola" e "IMU";
con riguardo alle parti del disegno di legge di stabilità:
· rileva con favore che l'articolo 3, commi 3 e 4, stanzia risorse (3 milioni di euro nel 2014 e 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016) per sostenere la strategia nazionale di sviluppo delle Aree interne del Paese, finalizzate ad interventi pilota per riequilibrare i servizi di base anche in materia di istruzione,
· manifesta soddisfazione per l'articolo 9, comma 4, che incrementa il Fondo per il finanziamento ordinario (FFO) delle università di 150 milioni di euro per il 2014. Se a questi si aggiungono i 21,4 milioni di euro di aumento del FFO già fissati dall'articolo 58, comma 2, del decreto-legge n. 69 del 2013, l'ammontare del FFO per il 2014 passa da 6.574 milioni di euro a 6.745,4 milioni di euro (nel 2013 erano 6.694 milioni di euro),
· valuta positivamente il comma 5 dell'articolo 9 che autorizza, per l'anno 2014, la spesa di 220 milioni di euro da destinare al sostegno delle scuole non statali (paritarie pubbliche e private), compensando la pregressa riduzione del rispettivo finanziamento registrata dal disegno di legge di bilancio,
· giudica positiva la destinazione di 80 milioni di euro in favore dei policlinici universitari disposta dal comma 20 dell'articolo 9,
· considera con favore l'articolo 10, comma 24, che interviene sulla definizione del fabbisogno finanziario annuale delle università stabilito sulla base di un dato che non risente degli effetti del bilancio unico di ateneo, onde evitare le conseguenze negative di tale passaggio contabile,
· concorda con il comma 31 dell'articolo 10, che dispone una riduzione della durata dei corsi di specializzazione in area sanitaria a 4 anni, a decorrere dall'anno accademico 2014-2015, ferma restando la possibilità di una diversa durata per alcuni corsi, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente,
· esprime soddisfazione per il comma 33 del medesimo articolo 10 che, pur riducendo le spese rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero, secondo gli importi contenuti nell'allegato 3, esclude le spese iscritte negli stati di previsione del Dicastero dell'istruzione, nonché le spese relative alla missione "Ricerca e innovazione" che è di carattere trasversale. Analoga valutazione positiva è riferita al comma 37 che preserva il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dalla diminuzione dei consumi intermedi,
circa le Tabelle allegate al disegno di legge di stabilità prende atto che:
- in Tabella A è previsto un accantonamento per il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca pari a 593.000 euro per il 2014 e a 9.000 euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016 destinato, secondo la relazione illustrativa, alla copertura del decreto-legge n. 35 del 2013 (recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali), nonché alle scuole non statali,
- in Tabella C vengono pressoché confermati gli stanziamenti previsti dalla legislazione vigente senza alcuna variazione, né in positivo né in negativo;
quanto al disegno di legge di bilancio rileva criticamente che, nonostante i positivi provvedimenti legislativi citati in premessa, sussistono ancora riduzioni di spesa derivanti dall'effetto di trascinamento dei tagli degli anni precedenti.
La Commissione formula conseguentemente un parere favorevole con le seguenti condizioni riferite al disegno di legge di stabilità:
1. preso atto che ai sensi dell'articolo 10, comma 7, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sono individuati i beni immobili appartenenti all'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE) da trasferire all'Agenzia del demanio per la successiva dismissione, si richiede che le risorse conseguenti vengano riassegnate all'Istruzione per il miglioramento dell'offerta formativa delle scuole;
2. tenuto conto delle disposizioni in materia di contrattazione contenute nell'articolo 11, si invita a porre rimedio alla doppia penalizzazione gravante sul personale della scuola, considerato che il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2013, n. 122, per tutto il personale del pubblico impiego autorizza le procedure contrattuali per il biennio 2013-2014 per la sola parte normativa, senza possibilità di recupero per la parte economica, ma che per il solo personale della scuola proroga fino al 31 dicembre 2013 il blocco degli scatti già stabilito per gli anni 2010, 2011 e 2012. Bloccando la progressione per anzianità anche per il 2013 si interviene infatti sul contratto vigente, con un prelievo di 300 milioni di euro, che si spostano dalle retribuzioni del personale, già molto basse, verso il contenimento della spesa pubblica. Del resto, su tale doppia penalizzazione prevista solo per il personale della scuola la Commissione aveva già espresso parere negativo nelle prime settimane della legislatura;
3. dopo il positivo sblocco al 50 per cento per il 2014 e 2015 del turn over del personale delle università e degli enti di ricerca, previsto dal cosiddetto "decreto del fare", e confermato nel provvedimento in esame, valuta negativamente l'ennesimo slittamento dello sblocco totale – disposto dai commi 8 e 9 dell'articolo 11 – al 2018 anzichè al 2016. Si sollecita pertanto la definitiva rimozione dei limiti assunzionali per tale comparto, onde non disperdere il prezioso potenziale rappresentato dalle immissioni di giovani leve che, altrimenti, sarebbero sempre più spinte ad andare a lavorare all'estero. Si auspica inoltre che la distribuzione delle poche risorse disponibili per il rimpiazzo delle cessazioni non penalizzi pesantemente intere aree del Paese aggravando gli squilibri territoriali proprio in un campo strategico per lo sviluppo economico e sociale come l'alta formazione e la ricerca;
4. si ritiene grave quanto previsto dall'articolo 15, che assoggetta anche le aziende pubbliche dei servizi alla persona (ASP) ai vincoli del patto di stabilità interno previsto per i Comuni, contraddicendo peraltro quanto disposto dal decreto-legge n. 101 del 2013 appena approvato e si esprime preoccupazione per la tenuta del sistema dei servizi educativi e per l'infanzia;
5. in ordine al comma 4 dell'articolo 17, si auspica che la effettiva riduzione della quota percentuale di fruizione dei crediti di imposta relativi all'erogazione di borse di studio a studenti universitari sia assai contenuta, tenuto conto delle positive ricadute che tale istituto ha sul diritto allo studio, tanto più che la decisione sulle suddette quote è rimessa ad un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;
6. al fine di rilanciare la crescita e l'innovazione, si sollecita un ulteriore impegno del Governo per stimolare la ricerca e lo sviluppo, come dichiarato nel Documento di economia e finanza, per tornare ad investire nei Progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) – per i quali erano stati stanziati 38 milioni di euro dal bando 2013 – e in quelli per i giovani ricercatori di cui al Fondo per investimenti della ricerca di base (FIRB), per i quali erano stati stanziati 30 milioni di euro nel bando 2013, oggetto di tagli indiscriminati dal 2009 in poi, nella prospettiva di tornare almeno agli stanziamenti del 2011;
7. specificatamente nel campo degli enti pubblici di ricerca, si chiede al Governo uno sforzo per recuperare le somme decurtate a seguito del decreto-legge n. 95 del 2012 (spending review).
Con riferimento al disegno di legge di bilancio, la Commissione formula invece le seguenti osservazioni:
a. preso atto delle riduzioni previste nella legge di bilancio, si registra che per l'anno 2014 le spese in conto competenza del Ministero ammontano a 51.039,9 milioni di euro; rispetto alle previsioni assestate per l'esercizio finanziario 2013, si riscontra dunque una riduzione di 491,1 milioni di euro, come peraltro avvenuto l'anno scorso anche se le riduzioni sono state in parte recuperate con l'assestamento 2013, prevalentemente con riguardo alla cassa. Si rimarca pertanto la necessità di recuperare, entro l'assestato 2014, le riduzioni previste nella legge di bilancio 2014 per le spese in conto competenza del Ministero e per la missione Istruzione scolastica, rispetto al bilancio assestato 2013;
b. in merito allo spostamento di circa 1 miliardo di euro dal programma 1.2, relativo all'Istruzione prescolastica, al programma 1.3, relativo all'Istruzione primaria, si raccomanda di compiere una scelta contabile di carattere definitivo.
RAPPORTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE PER L'ANNO FINANZIARIO 2014 E PER IL TRIENNIO 2014-2016 (DISEGNO DI LEGGE N. 1121 – TABELLA 2), LIMITATAMENTE ALLE PARTI DI COMPETENZA, E SULLE PARTI CORRISPONDENTI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1120
La Commissione, esaminati lo stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016, limitatamente alle parti relative allo sport, nonché le parti connesse del disegno di legge di stabilità per il 2014,
con riguardo alle parti del disegno di legge di stabilità:
- condivide l'articolo 7, comma 5, che rifinanzia per 400 milioni di euro per il 2014 il 5 per mille dell'IRPEF destinato, fra l'altro, al sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche,
- manifesta soddisfazione per l'articolo 9, comma 20, relativo al fondo per il finanziamento di esigenze indifferibili con una dotazione di circa 107,6 milioni di euro per il 2014, che destina 6 milioni di euro al Comitato italiano paralimpico,
- rileva positivamente il rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva per 10 milioni di euro nel 2014, 15 milioni di euro nel 2015 e 20 milioni di euro nel 2016, disposto dal comma 21 dell'articolo 9, rimarcando tuttavia che si tratta di cifre inferiori alla dotazione di 23 milioni di euro con cui il Fondo era stato istituito nel 2012;
- prende atto degli stanziamenti inseriti in Tabella E sia per i Giochi del Mediterraneo di Pescara che per i Campionati di nuoto del 2009;
quanto al disegno di legge di bilancio, manifesta rammarico per la decurtazione di circa 9,6 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate del 2013 subita dal programma Attività ricreative e sport all'interno della missione Giovani e sport.
La Commissione formula conseguentemente un rapporto favorevole con le seguenti osservazioni riferite al disegno di legge di stabilità:
1. si auspica che le maggiori risorse del Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva possano essere utilizzate per sostenere adeguatamente le numerose richieste di accesso ai finanziamenti, dando priorità alla ristrutturazione degli impianti esistenti e alla costruzione di nuovi nelle aree che ne sono sprovviste;
2. si raccomanda vivamente che le risorse del predetto Fondo per la diffusione della pratica sportiva siano riportate già dal 2014 ai valori del 2012, quando il Fondo fu istituito con una dotazione pari a 23 milioni di euro, e che detto importo sia poi progressivamente incrementato nel corso nel triennio;
3. con riferimento alla Tabella E, si invita il Governo a trasmettere al Parlamento una relazione sui finanziamenti pluriennali a favore di eventi sportivi già svolti da tempo, quali i Campionati mondiali di nuoto del 2009 e i Giochi del Mediterraneo di Pescara.
Il 23 ottobre, dopo le comunicazioni del Presidente al Senato, i ddl di stabilità e bilancio vengono deferiti alla 5a Commissione alla quale le altre Commissioni trasmetteranno i propri rapporti.
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fonte: http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=31192