In un post sulla sua pagina facebook il ministro Azzolina difende la scelta di dare la possibilità a chi si sta laureando di avere incarichi di supplenza nella scuola dell'infanzia e primaria prevista dalle nuove GPS (graduatorie provinciali per le supplenze). Ricordiamo infatti che con l'ordinanza firmata lo scorso 13 luglio per la costituzione delle GPS (Graduatorie provinciali per le supplenze) sarà possibile conferire incarichi di supplenze per le scuole di infanzia e primaria a studenti in Scienze della formazione primaria se non si troveranno supplenti già laureati e abilitati pronti a ricoprire la cattedra.
Va tenuto conto che senza questa scelta le graduatorie di II fascia delle nuove GPS, riservate ai non abilitati, sarebbero rimaste vuote visto che gli unici titoli che danno accesso all'insegnamento per infanzia e primaria sono il diploma magistrale e la laurea in SFP, titoli già abilitanti. Con le nuove GPS invece potranno insegnare in qualità di supplenti nella scuola dell’infanzia e primaria gli studenti iscritti al terzo, quarto o quinto anno di Scienze della formazione primaria.
Una disposizione che permetterà di porre un freno a quanto stava accadendo negli ultimi anni, visto che senza una specifica fascia di non abilitati nelle precedenti GI, i dirigenti scolastici in maniera discrezionale finivano per conferire dalle MAD (messa a disposizione) supplenze per infanzia e primaria a laureati di vari ambiti, diversi da SFP, pur di coprire i posti disponibili. Una regolamentazione, quella appena introdotta con le nuove GPS, che consentirà invece di assegnare tali incarichi di supplenza a studenti di SFP del terzo, quarto e quinto anno in regola con uno specifico numero di crediti formativi e che hanno intrapreso un percorso con specifico tirocinio per l'insegnamento per infanzia e primaria.
Questo quanto scrive la ministra Azzolina in merito:
"Sull’assegnazione delle supplenze qualcuno vuole far credere che daremo le cattedre a chi non sa insegnare e non ha titolo a farlo. Niente di più falso. Voglio rassicurare tutti, soprattutto le famiglie: stiamo facendo l’esatto contrario. Fino ad oggi accadeva che le supplenze potessero andare a chiunque, anche a chi non era minimamente formato, attraverso le cosiddette Mad, le messe a disposizione. Si presentava un curriculum a scuola e avveniva la chiamata.
Noi stiamo cambiando sistema. Per infanzia e primaria i contratti a tempo determinato, perché di questo stiamo parlando, andranno prima a chi è abilitato, e dopo, in subordine, a chi si sta laureando in Scienze della formazione primaria. Si tratta della laurea che abilita all'insegnamento proprio per questo grado di scuola e durante la quale si fanno anche specifici percorsi di tirocinio. Parliamo quindi di giovani preparati, perché già in possesso delle competenze derivanti dallo svolgimento del tirocinio. Ci rimproverano per questo? Diamo spazio ai giovani, in un Paese che li ha spesso dimenticati. Giovani che hanno scelto di insegnare.
E a chi dice che non pensiamo ai precari rispondo che abbiamo messo 78mila posti a concorso. Non confondano le acque per fare propaganda."
E ancora durante una visita a un istituto comprensivo di Milano, ha puntualizzato: “Questi giovani lavoravano già, la Lombardia è una delle Regioni che ha più supplenze per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Non è una novità, noi lo abbiamo semplicemente messo all’interno di graduatorie. Questo faciliterà le segreterie che non dovranno più avere a che fare con le Mad, dichiarazioni di Messa a disposizione, ed impazzire dietro le Mad e daremo da lavorare a persone che hanno scelto di fare l’insegnante, che hanno fatto un percorso che era a numero chiuso. Persone preparate con passione e amore per la scuola. E’ un passo in avanti”.