La ministra Azzolina ha annunciato di aver pubblicato le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica. A partire dal prossimo anno scolastico, il 2020/21, questo insegnamento, trasversale alle altre materie, sarà infatti obbligatorio in tutti i gradi dell’istruzione, a partire dalle scuole dell’infanzia.
Ricordiamo che l’educazione civica è la materia che studia le forme di governo di una cittadinanza, con particolare attenzione al ruolo dei cittadini, alla gestione e al modo di operare dello Stato, il cui studio risale al 1958, da quando Aldo Moro con D.P.R. n. 585 del 13 giugno 1958 introdusse l’insegnamento nelle scuole medie e nelle scuole superiori. Due ore di lezione al mese tenute dal professore di storia ed è stata insegnata fino all’anno scolastico 1990/1991. Negli anni successivi ha subito diverse trasformazioni, avendo comunque un ruolo trasversale infatti da Educazione Civica si è poi trasformata in Cittadinanza e Costituzione, con decreto legge n. 137/2008. Una nuova materia affidata agli insegnanti di storia e geografia per parlare, principalmente, di educazione stradale, ambientale, sanitaria, alimentare e anche di Costituzione italiana.
Con l’entrata in vigore della legge 20 agosto 2019, n. 92, a partire dal 2020 è stata prevista l’introduzione, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, dell’insegnamento obbligatorio dell’Educazione civica e ambientale e che come ha comunicato la ministra, avrà, dal prossimo anno scolastico, un proprio voto, con almeno 33 ore all’anno dedicate.
Le Linee guida sull’introduzione dell’educazione civica, secondo la ministra “rappresentano un documento agile e di facile consultazione, attraverso il quale i dirigenti scolastici e gli insegnanti potranno dare seguito alle regole che entreranno in vigore a settembre”.
Tre gli assi attorno a cui ruoterà l’Educazione civica: lo studio della Costituzione, lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza digitale.
La Costituzione
Studentesse e studenti approfondiranno lo studio della nostra Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. L’obiettivo sarà quello di fornire loro gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità.
Lo sviluppo sostenibile
Alunne e alunni saranno formati su educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Rientreranno in questo asse anche l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. La sostenibilità entrerà, così, negli obiettivi di apprendimento.
Cittadinanza digitale
A studentesse e studenti saranno dati gli strumenti per utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali. In un’ottica di sviluppo del pensiero critico, sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrasto del linguaggio dell’odio.
Nella scuola dell’infanzia, si dovrà prevedere, attraverso il gioco e le attività educative e didattiche, la sensibilizzazione delle bambine e dei bambini a concetti di base come la conoscenza e il rispetto delle differenze proprie e altrui, la consapevolezza delle affinità, il concetto di salute e di benessere. Ci saranno apposite misure di accompagnamento e supporto per docenti e dirigenti scolastici.
L’obiettivo è fare in modo che “le ragazze e i ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete.
La ministra ha poi ribadito che in questi giorni sta lavorando alle Linee guida per la riapertura delle scuole nel prossimo mese di settembre, un lavoro complesso che sta portando avanti con gli stakeholder della scuola, con le Regioni e gli Enti locali e che saranno rese note questa settimana.
Il rientro a scuola in totale sicurezza è importante ma non di meno l’importanza di creare una scuola proiettata nel futuro e che la renda moderna, sostenibile e ancora più inclusiva.
“Essenziale sarà anche la formazione degli insegnanti, sarà quindi una delle priorità su cui lavoreremo per l’avvio del nuovo anno scolastico - aggiunge la Ministra -. Solo così le difficoltà che stiamo affrontando a causa della pandemia saranno non solo un ostacolo da superare, ma un’occasione di miglioramento, uno stimolo a guardare avanti, per tutti “ conclude.